Russo sprona l’Atletico Messina: “Siamo forti, contro l’Aci S. Antonio senza paura”

Mariano RussoMariano Russo è stato prelevato dal Sant'Agata

Contro il Villaggio Sant’Agata fanalino di coda ha messo il punto esclamativo sul 4-0 finale che ha permesso all’Atletico Messina di mettere in cassaforte tre punti pesanti, che proiettano la squadra di Bellinvia all’interno della griglia playoff. Posizione che i biancoazzurri dovranno difendere con le unghie e con i denti, ma servirà quella continuità nei risultati che sin qui ha rappresentato l’autentico tallone d’Achille dei ragazzi di Nino Naccari prima e di Santino Bellinvia adesso. Per Mariano Russo e per tutta la compagine peloritana, all’orizzonte c’è l’ostacolo più duro. L’Atletico Messina domenica renderà visita all’Aci Sant’Antonio capolista, autentico dominatore del girone, forte dei suoi 51 punti, ben 12 in più del Milazzo secondo.

Russo in azione con l’Atletico Messina

Gli etnei, inoltre, possono contare anche sul miglior attacco e sulla miglior difesa del torneo, con 46 gol realizzati e appena 6 subiti in 19 partite. Numeri da squadra sicura e solida, ma che non sembrano spaventare l’esperto ex difensore del Sant’Agata: “Loro sono senza dubbio una squadra forte – sottolinea Mariano Russo – vanno a segno con una certa continuità e subiscono poco, però ritengo che il risultato di domenica dipende da noi. Possiamo contare su una società che ci mette nelle condizioni di poter fare calcio come si deve, un mister molto attento a tutte le dinamiche possibili. Siamo una squadra forte, dobbiamo solo imparare a dimostrarlo e bisogna iniziare già da domenica”.

Difensore esperto con il vizietto del gol, Russo rappresenta un lusso per la categoria e spiega i motivi del suo approdo in biancoazzurro lo scorso mese di dicembre: “Ho scelto di scendere di categoria perché mi ha convinto il progetto, qui si ragiona a lungo termine e non si pensa a sopravvivere. Dopo tanti anni mi sono imbattuto in un presidente che ha entusiasmo, in dirigenti competenti che hanno messo in piedi una macchina societaria che permette ai giocatori di potersi esprimere al meglio. Inoltre c’è un tecnico che per la categoria rappresenta un lusso”.

Ad inizio stagione i playoff rappresentavano l’obiettivo minimo per una squadra costruita con l’intento di lottare per il vertice. Le cose, però, non sono andate secondo i piani, ma per Russo il salto di categoria può arrivare anche attraverso gli spareggi: “In questa rosa ci sono elementi che farebbero la fortuna di squadre di categorie superiori. Elementi che sono abituati a lottare per il vertice in Eccellenza o che fino a dodici mesi fa erano in Serie D. L’esperienza e la capacità di saper affrontare uno spareggio è fondamentale, ma adesso dobbiamo solo pensare a vincere quante più partite possibili per poter giocare i playoff, altrimenti ogni discorso diventa inutile. Inoltre lo stesso mister Bellinvia tre anni fa ha conquistato l’Eccellenza con il Città di Messina vincendo i playoff, quindi è un tecnico esperto che sa come affrontare certe gare”.

Russo, infine, parla senza mezzi termini del suo tormentato addio al Sant’Agata: “Purtroppo per fare calcio in modo vincente certe volte bisogna anche mettersi in discussione. In quella società non esiste autocritica, dopo tutto i risultati degli ultimi anni parlano chiaro. Il Sant’Agata nelle ultime stagioni ha speso tanti soldi senza mai riuscire a centrare l’obiettivo stagionale, tanti ottimi giocatori sono andati via senza che nessuno si domandasse il perché”.  

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