Messina, alla ripresa serve una reazione. Dall’11 gennaio l’udienza per Di Napoli

Di Napoli al momento dell'ingresso in campoDi Napoli fa il suo ingresso in campo. Un'immagine più lontana dopo la lunga squalifica?

Un doppio turno casalingo per provare a rilanciarsi. La sosta è ancora lunga e il campionato di Lega Pro riprenderà soltanto nel week-end del 9 e 10 gennaio, ma il Messina guarda già con voglia di riscatto alle prime sfide del 2016 contro Martina e Benevento, sempre al San Filippo, a cavallo della fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno. Appuntamenti chiave per una squadra che ha chiuso l’anno in difficoltà dopo un grande avvio di stagione. La pausa natalizia è giunta a pennello per i giallorossi reduci dalla batosta di Caserta, con un carico di quattro reti al passivo e due espulsioni. Berardi e De Vito salteranno la sfida con il Martina, con l’esterno sinistro, appiedato per due turni dal Giudice sportivo, che sarà fuori causa anche per il successivo match interno. Il portiere è al secondo rosso del torneo e deve approfittare della sosta per riflettere sulla doppia espulsione rimediata non per episodi di gioco.

Un intervento provvidenziale di Berardi, unico reduce della passata stagione

Un intervento di Berardi

Le sei gare senza vittorie, in una fase d’emergenza per i tanti infortuni, hanno originato la flessione, comprensibile per un gruppo che non ha svolto la preparazione estiva e che, pur staccato di cinque punti dai playoff, può comunque vantare sei lunghezze di margine sulla zona playout, in linea con l’obiettivo primario di centrare la salvezza nella categoria. Guai, però, a cullarsi, perché alla ripresa del campionato sarà obbligatorio invertire subito la rotta. Dalla finestra invernale del calciomercato, che aprirà i battenti il 5 gennaio, ci si aspetta subito dei movimenti, specie nel settore offensivo, anche per ovviare all’infortunio di Cocuzza ed al possibile addio di Tavares. Ma non sarà soltanto l’attacco il reparto sul quale lavorare per il ds Argurio, complici i problemi sulla fascia destra di difesa, le poche alternative a centrocampo ed il rendimento deludente di qualche pedina.

Arturo Di Napoli

Arturo Di Napoli in piedi di fronte alla sua panchina (foto Armando Russo)

A pesare sul momento del Messina c’è anche il deferimento di Arturo Di Napoli nell’ambito dell’inchiesta denominata “Dirty Soccer” sul calcio scommesse, avviata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro. Si terrà lunedì 11 gennaio e nei giorni seguenti a Roma l’udienza del Tribunale Federale Nazionale relativa ai deferimenti della Procura Federale a carico di 29 società di Serie B, Lega Pro, Dilettanti e 52 soggetti riconducibili alle società in questione. Il comma n. 14 del documento tira in ballo Di Napoli, all’epoca dei fatti allenatore tesserato per il Savona, insieme ad Ercole Di Nicola, responsabile dell’area tecnica de L’Aquila, e Massimiliano Solidoro, collaboratore tecnico del club ligure, “in concorso fra loro e con altri soggetti non tesserati ed altri allo stato non identificati, per la violazione dell’art. 7, commi 1 e 2, del C.G.S. per avere, prima della gara L’AQUILA – SAVONA del 23.11.2014, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, anche al fine di consentire a soggetti non tesserati di effettuare scommesse dall’esito sicuro, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato; Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del C.G.S., della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, del conseguimento del vantaggio in classifica, nonché della pluralità degli illeciti commessi e contestati a Di Nicola Ercole (anche nell’ambito dei procedimenti nr. 859bispf14-15 e 1048pf14-15)”. Il pericolo di una squalifica per Re Artù è concreto. L’auspicio è che tutto possa risolversi per il meglio, ma un’altra spada di Damocle pende sul Messina.

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