Ignoffo saluta il calcio giocato. Allenerà i Giovanissimi del Benevento

Giovanni Ignoffo lascia il calcio giocato e comincia una nuova avventura. L’ormai ex difensore del Messina allenerà infatti i Giovanissimi del Benevento. Complessivamente 50 le presenze in campionato (con due reti, entrambe curiosamente siglate contro la Vibonese) del centrale nativo di Palermo con la maglia giallorossa nelle due stagioni coronate da altrettante promozioni. Per il classe ’77, cresciuto proprio tra i rosanero, si chiude così una carriera lunghissima e ricca di soddisfazioni. Nel curriculum le esperienze con Marsala e Leffe prima del triennio tra le file del Palermo. Quindi Avellino, Perugia (con tanto di debutto in A ed in Coppa Uefa nel 2003-04, oltre alla gioia del primo centro in massima serie), Napoli, Salernitana, Foggia, Benevento e Siracusa. L’amarezza di una serie di playoff persi svanisce con l’approdo in riva allo Stretto. Nel biennio col club di Lo Monaco è stato tra gli assoluti cardini del gruppo, capace di raggiungere la Lega Pro unica, dimostrando stile e professionalità, anche nei momenti più delicati. Una guida dentro e fuori dal campo, specie per i più giovani. A Benevento, dove ha collezionato 43 gettoni ed un gol tra il 2008 ed il 2010 in Prima Divisione, inizierà per lui una nuova vita.

Giovanni Ignoffo in azione

Giovanni Ignoffo in azione

E’ un ritorno sotto altre vesti – ha detto Ignoffo a Ottopagine.net sono felice di ripartire, in questa inedita avventura, da una società che mi sta dando fiducia. Potevo rimanere a Messina ma il mio obiettivo è quello di rimettermi in gioco in un settore giovanile che condivide in pieno la mia filosofia: quella di portare i ragazzi fino in prima squadra. Avrò la fortuna tra l’altro di lavorare con persone come Cinelli e Landaida che conosco bene e che mi potranno indirizzare nel modo giusto. Sarà un bel punto di partenza e spero di arrivare in alto in questo nuovo mondo anche per ricambiare la fiducia che mi è stata data dal presidente Vigorito e da Diego Palermo. Sicuramente la prima funzione sarà quella di educatore. Il calcio è una conseguenza. Sarà bene non caricare i ragazzini di troppe responsabilità, per loro è importante divertirsi, stare insieme, e rispettarsi, aspetto fondamentale nella formazione di ogni calciatore”.

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