Igea, Furnari: “Ripartire così bene non era scontato. Non avverto pressioni”

IgeaUna formazione titolare dell'Igea

Partire con il vento in poppa non era affatto scontato, neanche se ti chiami Igea. Osservando il secondo turno di riposo sui quattro gare totali di campionato dal momento della ripresa, la compagine barcellonese si gode comunque un momento positivo. Sei gol fatti e neanche uno subito nelle due partite con Palazzolo e Mascalucia: questo il biglietto da visita di Biondo e compagni, che subito dopo la lunga pausa imposta dal Covid hanno lanciato un segnale ben preciso alla folta concorrenza, capitanata da Giarre e Siracusa, reduce dal pari nel big-match del turno infrasettimanale.

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Biondo grande protagonista alla ripartenza del torneo

Il messaggio forte e chiaro, a dire il vero, lo aveva già lanciato la società, perché se a inizio stagione il presidente Barresi aveva parlato di annata transitoria senza l’obbligo di dover raggiungere la D al primo colpo, l’appetito vien mangiando e il vulcanico numero uno barcellonese ha piazzato colpi come Mondello, Isgrò e Carrello, ingaggiati durante la lunga pausa invernale.

Il tecnico igeano Giuseppe Furnari si dice soddisfatto dei risultati ottenuti sin qui: “Sono contento perché non era affatto scontato partire così bene. Venivamo da un lunghissimo periodo di pausa: in sei mesi di solito si svolge un campionato, noi in questi lasso di tempo siamo stati fermi. Non abbiamo potuto svolgere una vera e propria preparazione, né sostenere doppie sedute, ma questo è stato un limite per tutte le squadre. È una situazione figlia di questo tempo segnato dalla pandemia e ci siamo adeguati, faccio i  complimenti ai ragazzi per le risposte che mi hanno dato sul campo e in allenamento”.

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Il tecnico dell’Igea Giuseppe Furnari

Con gli ultimi acquisti, l’Igea ha completato una vera e propria rivoluzione: “La società ha allestito, fin dall’inizio di questa stagione, una rosa importante. Rispetto alla fase iniziale del torneo ho più possibilità di scelta. Se ad inizio campionato non potevo disporre di un difensore per una partita mi dovevo inventare qualcosa, adesso posso contare su elementi come Dall’Oglio, Cassaro, Tricamo e Trimboli. Posso variare l’assetto tattico della squadra, ho giocatori di grande qualità ed esperienza che si sono messi a disposizione con abnegazione e umiltà. A inizio anno avevamo iniziato un percorso: sono arrivate sconfitte anche pesanti come quella col Giarre prima della sosta, ma se andiamo a vedere anche altre gare, vedi Siracusa ed Enna, sono state caratterizzate da alcuni episodi a noi sfavorevoli”.

Gli investimenti compiuti dalla proprietà sono direttamente proporzionali alle responsabilità e alle pressioni, che però non spaventano Furnari:Barresi è un passionale, il classico presidente-tifoso che va oltre il fattore economico: per lui l’Igea è prima di tutto una questione di cuore. Però è anche una persona che conosce il rispetto dei ruoli, non ho mai subito intromissioni su questioni tecniche. Intanto il nostro obiettivo è quello di andare nei playoff e giocarcela, senza dimenticare che stiamo parlando di partite secche, dove c’è un margine d’errore molto ridotto. Basta un episodio, un rigore dubbio fischiato contro o un gol subito grazie ad una prodezza di un avversario e tutto viene irrimediabilmente compromesso. Noi dobbiamo dare il massimo affinché tutto giri per il verso giusto”.

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