Betaland, Di Carlo: “Abbiamo un pubblico speciale. Stagione condizionata dagli infortuni”

Di Carlo (Betaland)

Si è abbassato definitivamente il sipario sulla stagione della Betaland Capo d’Orlando che conclude l’anno con la festa permanenza dopo la sconfitta con Pistoia. Un match equilibrato fino all’intervallo lungo che poi ha vissuto di folate con gli ospiti che respingono i padroni di casa negli ultimi minuti di gioco grazie alle triple di Filloy e Moore. La Betaland chiude comunque festeggiando tra i propri tifosi la salvezza ottenuta con due gare d’anticipo. Al PAlaFantozzi grande l’atmosfera a fine gara a testimonianza della condivisione totale di energia e passione tra ambiente e team.
Questo il pensiero conclusivo di coach Gennaro Di Carlo: «Mi dispiace non aver potuto salutare il nostro caro pubblico con una vittoria. Fino ad ora ho tenuto per me una cosa, oggi è il giorno giusto per dirlo. Devo ringraziare il mio staff tecnico e medico in toto perché mi ha sostenuto dal primo giorno. Si sono fatti il culo per aiutarmi, abbiamo lavorato tanto e una percentuale del nostro successo è anche merito loro. Anche se non ne ho mai parlato dietro le quinte loro sono state i miei più fedeli aiutanti. Abbiamo pagato a caro prezzo i periodi in cui siamo stato martoriati dagli infortuni. Oggi non sono state le motivazioni, ma il roster afflitto dagli infortuni. Il nostro pubblico è fatto di persone sane, oneste, che ci supportano in modo caloroso. Facciamo quasi fatica a non poterli ricambiare sempre. Oggi i bimbi in campo per salutarci erano emozionanti. Ci saranno dei motivi che non conosco forse bene, ma abbiamo un pubblico speciale».

Esposito e Kirk (Pistoia)

Esposito e Kirk (Pistoia) – Foto R. Fazio

Festa speciale anche per la Giogio Tesi Group Pistoia che col quinto posto affronterà per la prima volta la post season. L’analisi di coach Vincenzo Esposito: «È stata una stagione incredibile, fare 32 punti e qualificarsi all’ultima giornata è stato abbastanza stressante. Ho provato a dire ai ragazzi di non guardare la classifica e pensare solo alla partita nel momento in cui Capo ci ha sorpassato la pressione sulla squadra arriva. Con la pressione difensiva e un paio di ottimi attacchi siamo riusciti ad allungare. È una roba incredibile. Con un budget modesto ma lavorando bene nella costruzione della squadra abbiamo fatto una stagione incredibile. Vale per noi e anche per Capo questo significa che si è lavorato bene.
A Capo ho vissuto sei mesi incredibili mi sento parte di questo posto. È la magia di Capo che le ha permesso in tutti questi anni di rendere e far rendere oltre le aspettative alcuni giocatori. Risultati storici nel passato e risultati stupefacenti oggi. È sempre un’emozione incredibile venire qui. Quando la famiglia Sindoni mi portò qui ero in una situazione psicologica difficile, devo dirle grazie per quello che ha fatto per me. Essere arrivati sesti è un risultato storico per Pistoia, non era mai arrivata oltre l’ottavo posto nella sua storia. Capo era un avversario ostico, ha fatto il miglior girone di ritorno di tutte. Da domani iniziamo a preparare la gara di Cremona».

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