Sicula Leonzio, Ricciardo: “Orgoglioso per la fascia. Con la Frattese test duro”

Giovanni Ricciardo, attaccante della Sicula Leonzio

Il campionato delle siciliane di Serie D si sta rivelando per certi versi sorprendente. Tra luci ed ombre, come è normale che sia per le cinque isolane, spicca il magic moment di Gianni Ricciardo, capitano della Sicula Leonzio. L’attaccante bianconero, nativo di Ficarra, è davvero partito con il piede giusto: con tre gol all’attivo, di cui due segnati nella gara di domenica scorsa a Roccella Jonica, è appunto il secondo marcatore siculo più prolifico, alle spalle di Facundo Lescano che per l’Igea Virtus ha segnato ben sei reti in sole cinque partite. Per Ricciardo inizia quindi una stagione che con ogni probabilità lo vedrà protagonista, al suo secondo anno consecutivo in Sicilia dopo le esperienze in Lega Pro con le maglie di Fondi, Matera, Melfi e Casertana.

Ricciardo in azione con la Casertana a Cosenza

Ricciardo in azione con la Casertana a Cosenza

Il centravanti, che a dicembre spegnerà trenta candeline, non avrà in questa stagione il solo compito di fare gol, ma sarà anche il leader della squadra di Seby Catania: “Portare al braccio la fascia di capitano mi rende orgoglioso. Rappresento un gruppo di ottimi calciatori, – commenta – oltre che di ragazzi per bene che porteranno alto il nome di Lentini in questo campionato. Non è da meno, infatti, l’onore di difendere la ben nota tradizione calcistica di questa città. Per me è in fondo la prima volta da capitano. Mi è capitato di esserlo a Milazzo, dove si attuava una sorta di rotazione o qualche volta a Melfi, ma non lo sono mai stato stabilmente”.

Giovanni Ricciardo in azione con la maglia del Milazzo contro l'Avellino

Giovanni Ricciardo con la maglia del Milazzo contro l’Avellino

La classifica è al momento positiva e recita undici punti per la squadra aretusea, che ha raccolto tre vittorie e due pareggi. Chiave di volta è di certo la difesa che, come scoperto da Gianluca Di Marzio, è addirittura l’unica a non aver subito gol dalla Serie A al massimo campionato dilettantistico. Per vincere, però, bisogna sempre segnare e l’attaccante lo ha fatto per due volte domenica scorsa: “Stiamo facendo bene in questi primi appuntamenti – afferma Ricciardo –. Siamo secondi alle spalle del duo di testa Igea Virtus e Rende e questa posizione ci sta sicuramente bene. Col Roccella la gestione della gara è stata perfetta. Siamo partiti con piglio giusto ed ho potuto firmare io la doppietta che ci è valsa i tre punti. Nell’arco di soli quattro minuti abbiamo concretizzato un vantaggio che ci ha permesso di mettere in discesa la gara ed amministrarla al meglio. Fin qui abbiamo vinto tutte le gare tranne quelle di Castrovillari e dell’Angelino Nobile con di fronte il Gragnano, ma posso assicurare che tra le mura amiche non abbiamo fatto una cattiva partita – afferma –. Sappiamo benissimo che quanti verranno in casa nostra proveranno spesso a chiudersi, quindi sarà abbastanza difficile vincere senza sbloccare presto il risultato”.

Un primo piano di Giovanni Ricciardo

Un primo piano di Giovanni Ricciardo

Ricciardo, che è assistito dal procuratore Maurizio Casilli, è tornato in Sicilia lo scorso anno per condurre in paradiso il Siracusa. Stare al di qua dello stretto è pur sempre un piacere per l’attaccante: “Ho girato un po’ tutta l’Italia. Lo scorso anno ho colto al volo l’occasione di tornare in Sicilia, – dice – quando mi è stata prospettata la possibilità di firmare per il Siracusa. Abbiamo fatto un’ottima scelta e la vittoria del campionato di Serie D lo ha dimostrato in pieno. Quest’estate non ho esitato nel corrispondere l’interesse della Leonzio. Sono stato in una piazza di grande tradizione – prosegue –  e continuo ad esserlo anche oggi, qualche chilometro più in là”.

Ricciardo con la maglia della Casertana

Ricciardo nel giorno in cui è stato presentato dalla Casertana

Ficarra, il piccolo centro che sorge sui Nebrodi di cui il capitano della Leonzio è originario, è ad un tiro di schioppo da Piraino, dove i bianconeri hanno bagnato il proprio esordio in campionato. Il Due Torri, secondo Ricciardo, ha tutte le carte in regola per riscattare una partenza negativa. “Nonostante la sorte non sia stata dalla parte della sua formazione, credo che Antonio Venuto sia pronto ad invertire la rotta di questo cammino. A prescindere dai giocatori che ha a disposizione, – commenta – il mister sa motivare un gruppo nel suo complesso per condurlo a risultati straordinari. Mi auguro che il punto conquistato a Castrovillari sia di buon auspicio e sono sicuro che è cominciato proprio in Calabria il vero campionato dei pirainesi”.

Giovanni Ricciardo

Ricciardo di testa nel corso del match in cui andò a segno con il Melfi contro il Messina

La squadra di Seby Catania dovrà dividere gli applausi per questa prima parte con una incredibile Igea Virtus, che resta arpionata alla vetta e che suscita anche la fiducia di Gianni Ricciardo: “Sono stato un giocatore dell’Igea Virtus per quattro anni, ai tempi della Serie C. Conosco benissimo l’ambiente, – afferma –  il clima che si crea al D’Alcontres, così come molti giocatori che adesso vestono giallorosso. So anche che tipo di allenatore è Peppe Raffaele e sono i fatti a dimostrare come sappia tirare fuori il massimo da ogni giocatore. Di sicuro l’Igea non è in testa per puro caso. Ha meritato di essere lì,– continua – vincendo meritatamente quattro gare su cinque e questa è la giusta premessa per un campionato splendido.

Domenica a Lentini arriva la Frattese, indicata per il salto tra i professionisti al pari di altre due campane, la Cavese e la Turris. La Leonzio sembra già pronta e per il suo capitano non sarà necessario affannarsi. “Il prossimo sarà per noi un test duro ed allo stesso tempo parecchio significativo. La Frattese – commenta – ha cambiato pochissimo rispetto allo scorso anno, ha un gruppo storico che finisce nelle zone alte della classifica da più anni. Nonostante vengano da due sconfitte consecutive, hanno tutte le carte in regola per vincere il campionato. Quanto a noi, porsi degli obiettivi serve fin quando non diventano un’ossessione. Per questo mi piace ragionare gara dopo gara ed i miei compagni condividono questa mentalità. Nel calcio si fanno dei calcoli, è innegabile, quindi posso assicurare che li faremo solo dopo aver raggiunto la quota salvezza, che sono sicuro non ci creerà problemi. Siamo un’ottima squadra, – conclude – sarebbe impossibile lamentarsi, ma va tutto dimostrato sul campo”.

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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro