Sciotto: “Dalla contestazione negatività alla squadra. Stiamo uscendo dal tunnel”

TribunaL'irruzione del tifo organizzato in Tribuna

Dopo la vittoria con il Locri, che vale il raggiungimento della zona salvezza, in sala stampa si è presentato il nuovo presidente Paolo Sciotto, figlio del dimissionario Pietro, che si è rivolto prima di tutto al sindaco Cateno De Luca, che ha consentito l’apertura dello stadio: “Vogliamo ringraziarlo, ci è stato molto vicino. È un segnale importante: lo vorremmo allo stadio in tutte le partite casalinghe, ma giustamente ha i suoi impegni. Siamo contenti di averlo al nostro fianco e speriamo di proseguire assieme un percorso positivo”. 

La gara è stata caratterizzata dall’inedita contestazione dei tifosi organizzati, che hanno fatto irruzione in Tribuna A dopo avere disertato per settimane la Curva: “Mi dispiace, perché in un momento in cui la squadra sta giocando e lottando per un risultato positivo, l’arrivo dei tifosi ha trasmesso paradossalmente negatività. Queste contestazioni fanno male alla squadra. Noi assorbiamo tutto ma loro ne risentono e perdono serenità. Vorremmo avere i tifosi dalla nostra parte, non contro. Mi è dispiaciuto vederli rivolti verso la presidenza e non verso il campo”.

Paolo Sciotto

Il presidente dell’Acr Messina Paolo Sciotto

Sciotto ha parlato con la squadra nel corso dell’intervallo, dopo i cori: “Sono andato ad incitare i ragazzi e mi hanno detto: “Presidente, non ascolti nulla. Noi lottiamo per lei e per noi”. Stiamo lavorando con i dirigenti per ricreare una famiglia. Il compito del cda che presiedo è traghettare la società fino a maggio nel migliore dei modi. Noi lavoriamo tutta la settimana per uscire da questo tunnel”.

Sciotto ha analizzato l’operato del padre e spiegato come verrà gestito il finale di stagione: “Io sono qui da dieci giorni, in cui stiamo affrontando tutte le problematiche che emergono. Forse la grande passione della nostra famiglia per il Messina ci ha portato ad effettuare scelte ritardate e inopportune. Non devo fare lezioni a nessuno, ma con il fair play finanziario non facevamo certo riferimenti alla Uefa. Ormai lo applicano le famiglie e le aziende, è nella vita di ognuno di noi in tempi di crisi. È un piano di revisione di spesa, che non comporta grandi rischi. Dobbiamo analizzare tutte le spese che la società deve affrontare, per darle un futuro ed evitare che possano scaturire dei debiti”.  

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Plurilaureato, giornalista per passione, docente di matematica e dottore commercialista di professione. In una parola: poliedrico.