Sant’Agata, Meli: “Non finalizziamo la buona mole di gioco. Dobbiamo sbloccarci”

Sant'AgataGiappone in uscita anticipa Tripicchio (foto Nino La Macchia)

Il Sant’Agata ha conquistato appena tre punti nelle ultime sei gare e dopo la vittoria domenicale del Marina di Ragusa può amministrare soltanto tre punti di margine sugli iblei e quindi sulla zona retrocessione a tre giornate dal termine, ma con un match in meno, che verrà recuperato mercoledì proprio contro il Santa Maria Cilento.

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Calafiore e Cicirello (foto Nino La Macchia)

Il direttore sportivo Ettore Meli ad Antenna Gol non ha nascosto la propria amarezza per la sconfitta subita con il Dattilo: “La squadra ha espresso un bel calcio ed è stata di certo una delle nostre migliori prestazioni stagionali. Nel primo tempo abbiamo dominato senza finalizzare le tante occasioni avute e nell’ultimo minuto abbiamo subito gol sul primo calcio d’angolo avversario. Abbiamo ricominciato ad attaccare e incassato un’altra rete su un tiro dalla distanza. Non riusciamo a buttare la palla dentro: il predominio è stato evidente ma tra imprecisione, sfortuna o altre situazioni non riusciamo a fare gol. Poi in ogni organico di D ci sono giocatori che fanno la differenza e noi siamo stati puniti alle prime due occasioni. Adesso sappiamo che mancano quattro partite e l’obiettivo è arrivare il prima possibile alla matematica salvezza”. 

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Il portiere Bruno opera un rinvio (foto Nino La Macchia)

Nella stagione del ritorno del team nebroideo in serie D il salto con l’Eccellenza si è fatto sentire: Tutti i nostri attaccanti ci possono dare tanto e non dobbiamo perdere la fiducia nonostante gli ultimi risultati negativi. Cicirello è rientrato, ha mancato un paio di situazioni ma ha disputato un’ottima partita. Per noi lui è molto importante: non era al meglio ma ha dato tutto. Ci manca quel successo e quel gol che finalmente ci sbloccherebbe. Questa stagione ci lascia tanto in eredità, siamo tornati dopo 30 anni in serie D in una dei momenti economici più precari vissuto dal nostro paese. Non è la serie A ma non è nemmeno minimamente paragonabile all’Eccellenza. Ho imparato tanto da quest’annata ma ancora non possiamo guardare al futuro finché non avremo la certezza aritmetica della salvezza”. 

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Fragapane contende un possesso a Terranova (foto Nino La Macchia)

Col mister c’è grande sintonia, la volontà comune di proseguire il binomio c’è ma nessuno allenta la tensione dal finale di stagione: “Giampà si è calato perfettamente in questa realtà, sono passati trentasei calciatori in rosa, numeri assimilabili anche alle altre realtà del girone. Negli ultimi due mesi di mercato siamo praticamente rimasti alla finestra a differenza di altre squadre che hanno operato tanto. Ovviamente la nostra precaria posizione di classifica ha fatto sì che si enfatizzassero le nostre trattative. Mi spiace per la squadra che nelle ultime sei gare ha raccolto molto meno di quanto meritasse. Raramente la fortuna ci ha aiutato, spesso siamo stati puniti alla prima occasione avversaria ma sono sicuro che l’intendimento della società a salvezza acquisita sarà quello di proseguire con il mister”.

In conclusione un pensiero rivolto al derby contro l’Acr Messina, ultima partita interna della stagione che potrà vedere il ritorno del pubblico al “Fresina”: “Qualche calcolo lo stiamo facendo, è innegabile, anche in considerazione del calendario del Marina di Ragusa. Vorremmo arrivare al match conclusivo senza avere l’acqua alla gola e poter finalmente dedicare il mantenimento della categoria ai nostri tifosi”. 

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