Torrenova, Di Viccaro: “Sempre creduto nella salvezza. Che reazione in gara-5”

TorrenovaVincenzo Di Viccaro tra i protagonisti della stagione

L’esperto Vincenzo Di Viccaro, nonostante una lunga storia cestistica, indica senza esitazioni come uno dei traguardi più sentiti a livello personale la salvezza ottenuta con la maglia della Fidelia Torrenova al termine di una stagione più breve del consueto ma intensa: “Emotivamente contro Varese è stata una serie molto dura. Dopo essere andati avanti per due gare a zero e poi subire il pareggio da parte degli avversari le gambe potevano tremare e recuperare energie nervose in sole 48 ore non era cosa facile. Non era scontato che una squadra così giovane come la nostra sapesse mantenere i nervi saldi e la necessaria freddezza, ma onestamente siamo stati fin troppo bravi nell’ultima partita”.

Torrenova

Simone Lasagni celebra la salvezza

Ai microfoni di Radio Doc il giocatore laziale ha ammesso che per lui la lotteria salvezza rappresentava quasi un appuntamento inedito: “In carriera i playout li ho disputati soltanto una volta a Potenza mentre nei playoff mi era già successo di ritrovarmi sul 2-2 dopo le prime quattro gare. Devo dire che la tensione l’avvertivo più in questa occasione che allora. Faccio i complimenti ai miei compagni più giovani. Sono contento da giocatore più grande di avere vissuto quest’altra esperienza del tutto nuova nella mia carriera”. 

Onori e oneri per il capitano, un ruolo che calza a pennello per “Vinscredible”: “Il capitano nel bene e nel male deve stimolare i compagni, magari dicendo anche qualcosa che alle volte può risultare sconveniente unicamente per aumentare l’attenzione emotiva. Spero di esserci riuscito e aver trainato i compagni. Dopo il 2-2 ero certo che in noi potesse scattare qualcosa e infatti gara-5 è stata interpretata perfettamente. Le nostre facce parlavano da sole e credo che la paura ci abbia dato la molla giusta”. 

Torrenova

Il capitano di Torrenova Vincenzo Di Viccaro

A fine stagione è già possibile stilare i primi bilanci. L’ex Green non si tira indietro e anzi si sbilancia in merito a ciò che la formazione tirrenica ha espresso: “Questa squadra secondo me merita un 7,5 di valutazione. La reazione finale non se l’aspettava nessuno ma noi invece ci credevamo ciecamente. Il voto secondo me è giusto perché il gruppo aveva molto da dare con un potenziale ancora più alto ma che non siamo riusciti ad esprimere appieno”. 

A livello personale una stagione così concentrata e piena di impegni con una preparazione a singhiozzo ha originato alcuni contrattempi fisici ma l’esperta guardia non ha mai fatto mancare il proprio apporto nello spogliatoio: “Ho avuto a più riprese piccoli problemi muscolari e nel tentativo di accelerare i tempi di recupero il ritorno in campo ha invece richiesto un arco temporale maggiore. Ho sempre dovuto rincorrere e alle volte arrivavo direttamente alla partita senza allenarmi o ero costretto al forfait. In ogni caso ero sempre lì coi ragazzi. Spesso non siamo riusciti a preparare fisicamente le partite per mancanza di giocatori in allenamento. Eravamo consapevoli dei nostri limiti e non volevamo compiere il passo più lungo della gamba. La società è giovane e sta crescendo bene, vuole migliorare e ha bisogno di tempo per aumentare il proprio potenziale. Alla fine le scelte sono state tutte positive”. 

Di Viccaro e Lasagni

Di Viccaro dà il cinque a Lasagni. Entrambi protagonisti

Non è ancora dato sapere se le strade tra Di Viccaro e il club gialloblu si incroceranno di nuovo ma il ragazzo di Anzio ha parole di grande apprezzamento per la compagine del presidente Spirito: “Non so cosa mi riserverà il futuro. Di certo a prescindere dalle mie scelte auguro il meglio a Torrenova, che credo possa avere un ottimo futuro. Per me sarebbe un piacere rimanere ma ad oggi non so realmente cosa avverrà. Sono legato anche alle scelte professionali della mia compagna e ancora è prematuro sbilanciarsi, in estate avrò le idee più chiare. Ad ogni modo è una famiglia, si vive benissimo e la città risponde alla grande. Queste comunque sono le normali logiche dello sport, è sempre stato così, ma qualora non proseguissi la mia esperienza col team gialloblu conserverò ugualmente un grande ricordo”. 

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