Orlandina, Sodini: “Dobbiamo crescere”. Di Paolantonio: “Limitati loro tiratori”

Gay in difesaFlavio Gay in difesa

Terza sconfitta consecutiva per l’Orlandina Basket di coach Marco Sodini sul campo di Mantova. La prima trasferta è probabilmente la più deludente dal punto di vista del gioco, che nelle prime tre uscite aveva convinto: “Siamo una squadra che ha bisogno di fare esperienza. C’era ovviamente l’incognita per la prima trasferta vera, che ha fatto sì che i ragazzi non fossero capaci di correre e proporre la pallacanestro che intendiamo. Specialmente nel primo tempo non siamo mai stati capaci di essere intensi né offensivamente, né difensivamente. Abbiamo giocato pochissimo in campo aperto e ci siamo fatti imbrigliare da Mantova che è stata brava a chiudere gli spazi e noi poco capaci ad aprirli. Questo ha generato una serie di tiri forzati, anche se a onor del vero, qualche canestro segnato in più quando abbiamo tirato completamente liberi avrebbe potuto portare la partita ad essere combattuta fino in fondo”.

Simone Bellan

Simone Bellan out per infortunio (foto Sciò)

Bisogna fare i conti anche con i primi contrattempi fisici, forse inevitabili giocando così spesso: “Credo che dobbiamo considerare questa partita come se fosse un’esperienza da fare, uno scotto da pagare. Cercheremo di migliorare sperando che, oltre all’infortunio di Tintori, non sia grave quello occorso a Simone Bellan, che verrà valutato in queste ore. Dobbiamo comunque continuare a lavorare senza lasciarci andare o dare la colpa a qualcuno per questo momento che viviamo. Una squadra cresce proprio assumendosi le responsabilità nei periodi più difficili. Siamo molto giovani e stiamo attraversando un passaggio obbligato di crescita. Il mio compito è quello di sostenere i ragazzi in questo percorso”.  

Primo successo invece per gli Stings Mantova. Prova convincente per i ragazzi di coach Emanuele Di Paolantonio, che hanno limitato l’estro offensivo del team paladino: “Abbiamo offerto una prova molto convincente a livello difensivo per quaranta minuti rimanendo nel piano partita che ci eravamo imposto. Una gara più che sufficiente e quando giochiamo così diventiamo molto performanti. Ad oggi Capo d’Orlando era il migliore attacco del torneo con quasi 92 punti per gara e si sono fermati a quota 70. Hanno segnato 14 punti a gara comunque conclusa, per cui faccio i complimenti ai miei ragazzi. Floyd ha segnato 24 punti di grande talento ed è un signor attaccante ma su di lui abbiamo difeso di squadra e con ottime collaborazioni. Abbiamo ben limitato anche Johnson, altro loro go to guy tenuto sotto media. Tutto il mio gruppo merita una sottolineatura ma non siamo dei fenomeni oggi e non eravamo brocchi l’altra sera”. 

Tommaso Tintori

Tommaso Tintori deve fare i conti con un problema fisico

Soddisfazione emersa anche nelle parole di Mario Ghersetti, che a quasi quarant’anni continua a dimostrare il suo valore sul parquet: “Una gara spettacolare. Eravamo tutti sugli stessi binari e giocando una pallacanestro molto buona che possiamo migliorare. Il coach sta facendo un grande lavoro rimanendo molto calmo dopo questo avvio difficile di torneo. La sua idea di una difesa con un blocco sistematico su Floyd e Johnson alla fine si è rivelata decisiva. La gara è stata vinta in difesa, dove possiamo ancora migliorare. Tutti stiamo recuperando una buona condizione e la collaborazione tra noi è stata la chiave”.

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