Sussi: “Ragazzi straordinari, simbolo del club. È mancato qualche dettaglio”

Orlandina BasketDavid Sussi ha guidato l'Orlandina dalla panchina (foto Carmen Spina)

Cantù vince sul campo dell’Orlandina Basket al termine di una gara avvincente risolta all’over time e prosegue la caccia al primato. In sala stampa sia l’assistente David Sussi (sostituiva coach Marco Cardani fermato dal Covid al pari di Traini) che il grande ex Marco Sodini lodano la prestazione tutta orgoglio dei ragazzi biancoblu: “I miei giocatori sono stati straordinari per atteggiamento, fatica profusa e voglia di superare l’avversario. Massima identificazione con un club di un paesino dove storicamente accadono magie. Siamo stati imprecisi in qualche dettaglio, probabilmente anche per qualche mia indicazione errata nel finale e ci è mancato l’affondo decisivo come come un tiro in più o un pallone conquistato che sarebbe valso un successo impensabile in avvio”.

Orlandina Basket

Mack e King sono protagonisti di un’ottima stagione (foto Carmen Spina)

Poco o nulla da recriminare considerate le tre assenze in organico (out per infortunio anche Ellis e Laganà) e quelle del coach al cospetto di una formazione costruita per vincere: “Siamo stati come diceva Tanjevic quelli che hanno dato il calcio al secchio del latte appena munto dalla vacca. Cantù, un top team, veniva a casa nostra e a un certo punto l’avevamo superata ma non abbiamo portato a casa il successo. Ciò non toglie nulla all’impegno dei ragazzi, siamo professionisti e pensiamo già a vincere la prossima gara dopo aver superato il rammarico per questo ko. Nelle ultime tre gare siamo andati vicinissimi ad altrettanti successi persi sempre nel momento finale. Sono particolarmente contento per l’attaccamento mostrato al club e alla società e trascinati da questa energia spero che la prossima volta i tifosi presenti saranno più numerosi”.

Orlandina Basket

L’appoggio a canestro di Diouf (foto Carmen Spina)

Il coach triestino in una sfida oggettivamente impari elogia lo spirito e la capacità del gruppo di andare ben oltre le difficoltà: “L’Orlandina è una cosa grande e capire quanto è grande questa squadra. I ragazzi erano molto carichi sin dall’avvio, serviva un ottimo atteggiamento perché sapevamo di affrontare una grande squadra. La base morale e tecnica per questa gara era quella di arrivare in fondo per essere solidi, difendere casa nostra anche perché sapevamo che le energie sarebbero mancate specialmente alla fine. Abbaino cambiato difesa nell’ultimo quarto, la percentuale di precisione negli arresti e tiro nel supplementare da parte di Cantù ha fatto la differenza”.

Anche il coach viareggino Marco Sodini si unisce a tessere le lodi della sua ex squadra: “Innanzitutto desidero ringraziare tutti gli orlandini per l’affetto incredibile che hanno riservato nei miei confronti. Sono sinceramente commosso. Quanto alla gara, come prima cosa devo senz’altro fare i miei complimenti a Capo d’Orlando, per la prestazione che è stata in grado di tirare fuori; del resto, veniva da cinque vittorie su sei partite casalinghe. Il secondo aspetto che desidero evidenziare è che noi oggi dobbiamo essere contenti. Contenti perché abbiamo vinto una partita su un campo difficile e contenti perché questo, per noi, è il secondo successo di fila. Ci siamo complicati la vita, senza dubbio, tuttavia abbiamo avuto la lucidità di vincere la partita al supplementare, spingendo fino in fondo”.

L'ex di turno Marco Sodini

L’ex di turno Marco Sodini

Analizzando la sfida con onestà il tecnico della seconda forza del torneo plaude al risultato ottenuto ma pretende uno step in più da parte della sua formazione: “La partita l’abbiamo giocata bene solo per 23-24 minuti, e questo non va bene. Non di meno, se vogliamo arrivare fino in fondo alla stagione, allora, serve infondere positività e contentezza, al fine di dare un’impronta diversa. Non dimentichiamoci, inoltre, che stiamo giocando una marea di partite in trasferta, anche questo conta. Venire a Capo d’Orlando, peraltro, ha comportato un dispendio di energie non da poco. Dunque, credo sia logico che l’attenzione possa calare nel corso di una gara e affiorare così la stanchezza di una squadra. Con questo, però, non dico di essere contento della gara che abbiamo fatto, anzi. Cercheremo di migliorare e di limitare certi errori, intanto ci prendiamo con grande gioia questa vittoria. A Capo d’Orlando non vinceranno tante squadre, ne sono sicuro. Questo è un gruppo che darà filo da torcere a tanti altri”.

Autori

+ posts