Il toccante addio al basket di Alice Mandelli: “Un augurio speciale all’Alma”

Alice MandelliLa pattese Alice Mandelli bloccata da problemi fisici

Pubblichiamo di seguito il pensiero della giocatrice Alice Mandelli, costretta a chiudere la sua carriera per un problema fisico. Il mancato esordio con l’Alma Patti e le emozioni trasmesse da 14 stagioni sul parquet tra i principali argomenti trattati .

Alma Patti

Alice Mandelli in azione

“Scrivo e riscrivo da giorni senza trovare le parole giuste. Probabilmente queste parole non ci sono e non arriveranno mai, ma da qualche parte si deve pur iniziare e per prima cosa vorrei fare un gigantesco in bocca al lupo a tutte le ragazze, amiche e compagne che in questo weekend hanno iniziato la stagione. Vi guarderò dagli spalti e farò il tifo per voi, sarà bellissimo ritornare a giocare con tante persone a vedervi. Purtroppo quest’anno non scenderò in campo con la maglia dell’Alma Patti come avrei voluto e desideravo da tanto tempo. Una società e delle compagne fantastiche che mi hanno fatta sentire a casa sin dal primo giorno. È raro trovare tanta attenzione e professionalità al giorno d’oggi. Vi meritate il meglio. Avrei voluto lottare su ogni pallone, esaltarmi ad ogni tripla, dare il cinque anche al custode e festeggiare le vittorie con la solita pizza post-partita. Questa volta però, il mio ginocchio ha deciso che no, non potrò più farlo. Abbiamo percorso insieme infiniti chilometri, provato parquet di ogni tipo, girato per aeroporti, alberghi, case e stazioni di tante città diverse. Dopo 14 anni da professionista inizia all’improvviso e senza preavviso una nuova vita, spero tanto di trovare qualcosa che mi possa far sentire ancora così viva e felice come la pallacanestro.

Alma Patti

Alice Mandelli ha salutato l’Alma Patti e concluso la sua carriera da professionista

Voglio dire un grazie infinito alla mia mamma Giovanna, al mio fratellino Luca e al mio Gianlorenzo. Senza di voi non avrei mai potuto vivere il mio sogno così appieno. Grazie per avermi sempre incitata, tifata e dato una sveglia quando serviva. Avete sempre creduto in me, anche quando le cose sembravano cadere in picchiata. Siete i miei pilastri.
Un enorme grazie anche a tutta la mia famiglia, alle nonne, ai miei zii e i miei cugini, siete sempre scesi in campo insieme a me, non potete immaginare quanta forza mi avete dato e quante volte mi avete spronata ad andare oltre. Ai miei migliori amici, che mi hanno ascoltata infinite ore e fatta svagare quando serviva. Recupereremo tutto il tempo, promesso. (Marta, Ashley, Norma, Nicolò, Arianna, Alessandra, Nicoletta). Grazie anche a Liliana, sei stata fantastica. Alla mia Bennina, che in questo periodo mi ha caricata sulle spalle e fatto bene al cuore. Porterò con me tutti i sorrisi e le cose belle che ho imparato da ogni persona che ha fatto parte di questa parte di vita così pazzesca. Se c’è una cosa sopra tutte che mi ha insegnato la pallacanestro è proprio quella di rialzarsi dopo una caduta, non importa quanto dolorosa sia. Lo farò anche questa volta. È stato un viaggio incredibile”. Ice

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