È una giornata chiave per il Messina, chiamato a comparire di fronte al Tribunale Federale Nazionale per il mancato versamento di contributi previdenziali e ritenute fiscali del trimestre compreso fra novembre 2024 e gennaio 2025. In giornata l’udienza telematica in cui si conosceranno finalmente le richieste della Procura Federale, dopo settimane di ipotesi.

Quattro i club che saranno giudicati: oltre all’Acr tocca anche al Taranto, a Lucchese e Triestina: toscani e friulani militano negli altri due gironi di Lega Pro. Il momento è delicatissimo, anche perché i pugliesi vanno verso l’esclusione del torneo al pari della Turris, che comparirà invece di fronte al collegio giudicante mercoledì 12 marzo. Dopo la discussione, con l’intervento degli avvocati, dovrebbe arrivare già in giornata il dispositivo con le decisioni. Le motivazioni saranno invece pubblicate nel corso della prossima settimana.
Al Messina saranno contestati i mancati versamenti Irpef e Inps: si rischiano due punti di penalizzazione per ogni voce. C’è attesa per le richieste della Procura Federale, che nelle ultime ore antecedenti all’udienza ha anche potuto visionare le memorie difensive, presentate dall’Acr entro il termine delle ore 12 di giovedì 6 marzo. Il 2 gennaio il Messina ha peraltro cambiato proprietà, con il presidente uscente Pietro Sciotto che ha ceduto il club al successore Stefano Alaimo e all’amministratore Doudou Sarr Cissè, entrambi deferiti dalla Procura.

Dopo oltre due mesi dovrebbe avere completato le proprie valutazioni la Commissione sulle acquisizioni e le partecipazioni societarie, costituita dalla Covisoc per monitorare i cambi di proprietà e la solidità di chi subentra, oltre che il curriculum dei nuovi dirigenti. L’Acr ha affidato la sua difesa al legale lucano Luis Vizzino, che in passato ha già assistito Picerno, Potenza, Rotonda e Imolese.
L’avvocato ottenne nell’aprile 2022 la restituzione di due punti determinanti per la salvezza ai playout degli emiliani da parte del Collegio di Garanzia del Coni. In giornata l’Acr conoscerà l’entità della penalizzazione e potrà iniziare a valutare se sarà utile o meno ricorrere eventualmente in secondo grado di fronte alla Corte Federale d’Appello.