Giovanni Lucchesi ospite del raduno di Azzurrina a Patti: “La Sicilia sta crescendo”

Il tecnico della Nazionale under 18 ed assistente della Nazionale maggiore Giovanni Lucchesi

Il tecnico della Nazionale under 18 ed assistente della Nazionale maggiore Giovanni Lucchesi

Una giornata di Azzurrina in Sicilia per Giovanni Lucchesi. L’assistente di Roberto Ricchini e head coach della Nazionale Under 18 domenica scorsa è stato ospite della nostra provincia, precisamente a Patti, per svolgere due allenamenti con le diciotto atlete coinvolte durante Azzurrina da Piero Musumeci, Gianni Recupido e Ninni Gebbia.
Curriculum ricco per il tecnico romano. E’ stato assistente di Aldo Corno a Vicenza e a Schio e di Gianni Zappi ad Ancona: ha vinto uno scudetto Juniores ad Ancona, dove è stato anche responsabile del settore giovanile per ben otto anni. Sei, invece, le stagioni da capo allenatore in A1 Femminile tra Ancona, Costamasnaga e Schio. E’ stato collaboratore del Settore Squadre Nazionali e Vice Allenatore della Nazionale Femminile agli Europei di Brno e ai Goodwill Game di San Pietroburgo nel ’95-’96. Dal 2008 è il capo allenatore della Nazionale Under 16 Femminile, agli Europei di Katowice (Polonia) ha vinto una medaglia d’argento. Dal 2010 si occupa della Nazionale Under 18 Femminile con la quale  ha vinto l’oro europeo ai campionati di categoria a Poprad, in Slovacchia.

Giovanni Lucchesi

Giovanni Lucchesi

“Sono sensibili i segnali di crescita da parte del movimento femminile giovanile in Sicilia – afferma l’allenatore azzurro Giovanni Lucchesi – ed è importante notare come i tecnici locali siano stati coinvolti in modo significativo dal progetto. L’augurio è che questo segnale non sia un episodio ma la svolta che porti ad un netto cambiamento del trend”.
L’uomo dell’oro europeo di Poprad 2010 nota un gruppo interessante che nelle ultime settimane ha lavorato in giro per la Sicilia: “Ci sono atlete che nei prossimi anni potranno essere coinvolte dalle rappresentative nazionali – sottolinea Lucchesi – E servirà continuare a lavorare, perché il movimento cestistico può fare ulteriori passi in avanti”.

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