Chiacchio: “Condivido blocco retrocessioni. Inopportuno fermare i ripescaggi”

Eduardo ChiacchioL'avvocato Eduardo Chiacchio assiste la Reggiana

Ad aprire a una riforma dei campionati, peraltro invocata invano ogni estate, è stato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Poi sono arrivate le indiscrezioni di Sportitalia, secondo le quali si sarebbe passati dalle attuali cento squadre professionistiche ad appena sessanta, con venti club in A e ben quaranta in B. Un unicum per le grandi federazioni europee (Francia, Germania, Inghilterra e Spagna), dove non esiste un torneo cadetto suddiviso in due gironi.

Reggiana

La Reggiana contesta il criterio con cui verrà scelta la quarta promossa

Per fare il punto sui possibili scenari estivi abbiamo ascoltato l’avvocato Eduardo Chiacchio, uno dei massimi esperti in Italia di diritto sportivo: “Più componenti, ovvero dirigenti di prima fascia e vertici federali, hanno chiarito che una riforma di questo genere non è facilmente attuabile, anche se in uno scenario come quello odierno, stravolto dall’emergenza Coronavirus, tutto diventa possibile”.

La Figc, nel comunicato con cui ha annunciato lo slittamento del Consiglio Federale inizialmente fissato per l’8 maggio, ha parlato di “proposte” di riforma: “Forse c’è altro sul tavolo. Di certo alle venti società che oggi sono iscritte in B non fa tanto piacere che il loro titolo venga deprezzato di colpo del 50%. Ma, ripeto, non mi sorprenderebbe nulla, anche se si tratterebbe di un provvedimento eccezionale, che stravolgerebbe il format e che quindi già solo per questo doveva essere previsto con un anno di anticipo”.

Carpi

Il Carpi rivede la B grazie al voto dell’assemblea di Lega Pro

L’ipotesi di tornare al semi-professionismo in C d’altronde consentirebbe di abbattere notevolmente i costi, andando incontro alle esigenze di molti club, che resterebbero in un campionato nazionale, ed eviterebbe possibili contenziosi. In attesa di capire che tipologia di riforma varerà il calcio, meglio concentrarsi sulle proposte già formalizzate dalla Lega Pro. Destinate ad avere strascichi legali, a meno che non interverrà, come sembra dalle bozze del “decreto Rilancio”, una norma del Governo per limitare l’ondata di ricorsi.

Se sulla promozione in B di Monza, Vicenza e Reggina c’è poco da obiettare fa discutere infatti il criterio del merito sportivo sul campo, votato da 23 club su 60, che premia il Carpi per un semplice millesimo nel calcolo della media punti ponderata (2,038, in 26 gare, contro i 2,037 della Reggiana in 27 partite e i 2 del Bari in 30 gare). I pugliesi contestano di avere giocato ben 16 partite in trasferta contro le 12 del Carpi e annunciano ricorso.

Eduardo Chiacchio

L’avvocato Eduardo Chiacchio in passato ha assistito anche l’Acr Messina

Chiacchio assiste proprio la formazione emiliana: “Tra Carpi e Reggio Audace c’è una differenza di un millesimo di punto. Una squadra seconda a sei punti dalla prima non può accettare di vedersi sottratta così la serie B. Lotterà affinché non si verifichi questa aberrazione giuridica, peraltro votata soltanto da 23 club su 60, a conferma di un’assemblea spaccata, mentre per lo stop del campionato c’è stata una maggioranza bulgara”.

L’auspicio sarebbe quello di potere scendere in campo almeno per la post-season: “Ci auguriamo si possano disputare i play-off. Se riparte la A magari si potrà giocare almeno la fase finale in C, ovviamente nel rispetto dei protocolli scientifici. Così sarebbe il pallone a decidere chi merita il quarto posto in B”.

Matelica

Il Matelica celebra la vittoria della Coppa Italia di serie D. Ma potrebbe rinunciare alla C

La C ha votato anche per due blocchi che fanno discutere. L’avvocato campano ne approva soltanto uno: “Sono favorevole al blocco delle retrocessioni, proprio in virtù del momento che sta attraversando la C. Mi sembra invece inopportuno lo stop imposto ai ripescaggi da un’altra lega. Credo che ci vorrebbe un confronto tra le parti e non un voto unilaterale. Va detto che questa è soltanto una proposta, tanto che non può essere impugnata. Ritengo che oltre alle nove promosse, il cui diritto sembra acquisito, si debba invece immaginare qualche ripescaggio, ovviamente soltanto in caso di vuoti di organico”.

Che potrebbero anche non verificarsi, dal momento che con l’arrivo del Palermo e delle altre otto prime classificate le squadre ai nastri di partenza della prossima serie C salirebbero già a 69 per 60 posti. Non è comunque scontato che tutte le aventi diritto rispondano presente. Il Matelica, che un anno fa vinceva la Coppa Italia di D battendo l’Acr Messina in finale, primo classificato nel girone F al momento della sospensione, ha già chiarito che i costi sono eccessivi e che potrebbe quindi rinunciare a malincuore a un diritto acquisito sul campo.

squadre penalizzate

Il dettaglio relativo alle squadre penalizzate in serie C. Nel 2019-2020 è toccato solo al Rieti

L’avvocato Chiacchio tiene comunque a evidenziare che il record negativo della stagione 2018-2019, quando vennero comminati addirittura 107 punti di penalizzazioni complessive, è decisamente lontano: “Sotto la guida del presidente Ghirelli in tutto il campionato, fino a febbraio, c’è stata una sola squadra penalizzata per il mancato pagamento degli stipendi (il Rieti, ndc), dopo anni in cui invece c’era una pioggia di irregolarità. E soltanto tre club su sessanta non hanno rispettato la scadenza di marzo. La situazione non era drammatica ma è ovvio che ora il Covid potrebbe incidere molto di più, in assenza di aiuti concreti”.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza