“Unni sini”, l’inno alla solitudine di Oriana Civile. Anticipa l’album “Storii”

Oriana CivileUn'illustrazione del video di Oriana Civile

Un inno alla solitudine, compagna inseparabile e fondamentale nella vita e soprattutto nel momento della creazione. Uno stato di grazia che si evolve in un atto di autoerotismo femminile, in cui lui (o lei) diventa una immaginaria presenza che lascia spazio alla fantasia erotica più di quanto farebbe in un reale contatto. È “Unni sini” (Dove sei), il nuovo brano di Oriana Civile, artista, studiosa delle tradizioni musicali siciliane e interprete del repertorio di tradizione orale della sua terra.

Oriana Civile

La cantante messinese Oriana Civile

Il brano, cantato in lingua siciliana, è il primo estratto da “Storii”, che segna il suo esordio da cantautrice dopo due album di riproposta di brani tradizionali. Il disco vedrà la luce il 17 giugno. “Unni sini” esce accompagnato da un video firmato da Storie dipinte, con le illustrazioni di Giorgio Rizzo. “Storii” è un album di racconti dalle sonorità minimaliste e di grande impatto grazie anche al carisma interpretativo della Civile. È stato registrato in presa diretta come un live in studio.

A comporlo, come indica il titolo, una manciata di storie, personali e collettive, individuali e universali. Tredici brani in tutto che si aprono con una canzone il cui testo è una poesia dell’avvocato Pippo Mancuso, tratta dal libro Malu Tempu – strofe strofacce aneddoti. Tra i “solchi” incontriamo paesaggi, leggende, denunce, provocazioni e strambi interrogativi ai quali dare finalmente una risposta definitiva, come il sesso dell’arancin*. Ma anche personaggi come Attilio Manca (la cui morte è uno dei misteri italiani legati a Cosa Nostra), Claudio (agente di scorta di Paolo Borsellino) e Luciano Traina e addirittura Lady Gaga, la pop-star americana originaria di Naso, il paese in provincia di Messina da cui viene anche Oriana Civile.

Oriana Civile

Oriana Civile premiata a Capo d’Orlando

“Storii”, che è stato preceduto da una fortunata campagna di crowdfunding, esce per l’etichetta Suoni Indelebili ed è distribuito da Ird. Oriana Civile, cantante, attrice, autrice, appassionata studiosa delle tradizioni musicali della terra di Sicilia, è una interprete unica e preziosa del repertorio musicale di tradizione orale della sua terra. È presidente della sezione ANPI Capo d’Orlando/Nebrodi Ignazio Di Lena. È stata coordinatore artistico della rassegna Il Teatro siamo Noi del Teatro Vittorio Alfieri di Naso.

Nel 2018 le è stato assegnato il Premio Antimafia Salvatore Carnevale “per l’impegno culturale e civile profuso come attrice e cantautrice, sempre congiunto a meritevoli battaglie di legalità e alla valorizzazione del ruolo di coraggiose figure femminili del movimento antimafia”. Nel 2016 ha aperto il concerto di Noa e Gil Dor in occasione della XXIII edizione del Capo d’Orlando in Blues Festival, consacrando così le sue qualità di interprete in grado di calcare importanti palcoscenici internazionali.

Ha all’attivo numerose collaborazioni con artisti italiani e internazionali, tra cui Mario Incudine,

Oriana Civile

Una delle splendide illustrazioni di Giorgio Rizzo

Antonio Putzu, Salvo Piparo, Marco Corrao, Roy Paci, Pierre Vaiana e Salvatore Bonafede. Ha preso parte a diverse produzioni discografiche e ha realizzato due album da solista come interprete: Arie di Sicilia (di Oriana Civile e Maurizio Curcio, OnAir Records, 2009) e Canto di una vita qualunque (di Oriana Civile, Autoproduzione, 2016), che contiene i brani dell’omonimo spettacolo di teatro-canzone da lei scritto, diretto e interpretato.

Oriana ha, inoltre, collaborato a numerose produzioni cinematografiche; una per tutte Ore diciotto in punto del regista Pippo Gigliorosso, investendo nella produzione e interpretando la colonna sonora composta da Francesco Di Fiore, della quale nel 2019 è stato pubblicato il disco dall’etichetta olandese Zefir Records. L’11 ottobre 2019 il debutto alla Cité de la Musique di Marsiglia con il progetto A Vuci Longa della “chanteuse sicilienne” Maura Guerrera insieme a Catherine Catella, progetto che punta alla riproposta delle complesse forme polivocali di tradizione orale contadina siciliana.

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