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Serie D – L’Orlandina si sente derubata, il Savoia esulta ma frena sui facili entusiasmi

Dopo il triplice fischio che ha sancito il successo del Savoia in casa dell’Orlandina al termine di una sfida caratterizzata dagli episodi, su tutti il rigore del sorpasso per l’1-2 finale a dir poco “generosamente” elargito dal direttore di gara alla capolista, abbiamo raccolto le impressioni e gli stati d’animo dei rappresentanti dei due club.

Tifoseria Orlandina
Tifoseria Orlandina

Volti scuri per la sconfitta in dirigenti, tecnici ed atleti della compagine paladina che con dignità e sportività accettano il risultato del campo, ma non nascondono la rabbia per il metro arbitrale e le scelte operate dal sig. Sprezzola di Mestre.

Siamo stati puniti dagli episodi: il fallo da rigore non c’era ed è stato vergognoso. Ripartiamo dalla sconfitta – sbotta per primo il d.s. orlandino Marco Cirillo, tra l’altro originario di Torre Annunziata – sapendo che abbiamo un gruppo forte e che darà soddisfazioni. Sul campo, anche contro la capolista, abbiamo dimostrato tutto il nostro valore”.

Il presidente paladino Massimo Romagnoli
Il presidente paladino Massimo Romagnoli

Abbiamo subito una rapina a mano armata! Non è possibile che un arbitro decida l’esito di una partita – accusa il presidente Massimo Romagnoli che non ha digerito la condotta arbitrale –  falsando il suo andamento con decisioni a senso unico. Debbo, comunque, ringraziare i ragazzi per la maiuscola prestazione fornita, tenendo testa a quella che fino ad oggi si era dimostrata la squadra ammazza campionato. Anzi, debbo rettificare, per oltre un tempo abbiamo tenuto in scacco il Savoia non facendolo ragionare, e rendendoci pericolosi sui capovolgimenti”.

La squadra ha fatto bene – analizza mister Beppe Raffaelesi espressa al 100% del suo potenziale. Siamo riusciti a controllare la gara concedendo pochissimo agli avversari fino a quando non ci hanno raggiunto al 12’ della ripresa. E avremmo potuto chiudere la partita sulle due conclusioni di testa di Frisenda e sul palo di Mincica. Nel finale ho tentato il tutto per tutto, mettendo davanti Cocimano e Frisenda ai lati di Orioles: si sono create situazioni interessanti, ma il pareggio non è arrivato. Speriamo di rifarci domenica a Pomigliano, ma sarà una partita difficile“.

Vincenzo Feola, allenatore del Savoia
Vincenzo Feola, allenatore del Savoia

Abbiamo avuto grandi difficoltà – commenta mister Vincenzo Feola, ieri sostituito in panchina dal vice Pasquale Suppa a causa della squalifica di tre giornata inflittagli dopo la gara con la Cavese –nel primo tempo, devo fare i complimenti all’Orlandina un’ottima squadra, organizzata e ben messa in campo, ha messo grande corsa raddoppiando e senza dare punti di riferimento. Sapevamo che avremmo incontrato un avversario che avrebbe venduto cara la pelle giocando contro il Savoia, meritavano qualcosa in più, ma poi lo spessore e la caratura abbia determinato la vittoria“.

Siamo una squadra che veniva da sei vittorie consecutive, da tutti riconosciuta quale favorita, anche se dico – prosegue Feola – che sarà una lotta a tre o a quattro, e tutti contro di noi hanno grandi stimoli. Iniziano a studiarci, bloccarci sugli esterni, se noi poi manchiamo di umiltà e giusta cattiveria come nel primo tempo. Quando, però, facciamo il vero Savoia emerge la differenza. Il cambio degli esterni nella ripresa, l’ingresso di Del Sorbo in avanti ci hanno dato maggior peso e sono stati decisivi nell’imprimere una svolta alla gara. Dobbiamo ancora pensare nell’ottica di una gara alla volta, ora ci concentreremo sulla Coppa e poi sull’Hinterreggio“.

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