Il Messina ha cambiato volto sul mercato e il presidente Pietro Sciotto ha rivendicato il consistente sforzo compiuto dal club: “La squadra andava verso una retrocessione certa. Non sono abituato a perdere, sarebbe stata una sconfitta pesantissima e quindi sono intervenuto nel calciomercato. Ero consapevole delle grosse difficoltà e ho fatto grandi sacrifici perché vogliamo ottenere la salvezza”.
Un traguardo che sembrava compromesso alla fine del girone di andata ma in cinque giornate sono arrivati undici punti, tanti quanti ne erano stati conquistati nei primi quattro mesi: “Sono molto fiducioso. I primi risultati sono confortanti, siamo in piena lotta. Sono stati stipulati contratti biennali ma intanto noi dobbiamo mantenere la categoria, altrimenti tutto va in discussione”.
Una svolta necessaria dopo che il campo ha bocciato la gestione Auteri. Ma per Sciotto non c’è stato alcun ridimensionamento estivo: “Sono il presidente e mi assumo sempre le responsabilità. Ho scelto il direttore sportivo che la città voleva e lui ha scelto l’allenatore. Il budget fissato in estate secondo le rilevazioni della “Gazzetta dello Sport” era il 24esimo sui sessanta club di serie C, non era quindi da ultimo posto. Ma anche se le cose non sono andate bene non voglio criticare nessuno”.
Dal mercato sono arrivati sei over di grande esperienza ma anche under di prospettiva come Ortisi, Celesia e Salvo: “Abbiamo scelto oltre ai leader come Ragusa anche under di qualità per l’eventuale minutaggio, che ci premia se ne schieriamo quattro. Nel girone di andata ci sono state partite anche con sette giovani in campo. Perché ogni estate smantelliamo? Dopo la promozione dalla D alla C io avrei confermato tutti. Poi mi sono affidato a chi ha preferito rinnovare tutto. Dovevo impormi maggiormente, non erano scelte mie”.
