Sant’Agata, Ferrara è raggiante: “Sento già mia questa squadra”

Ortoleva e FerraraIl presidente del Sant'Agata Antonio Ortoleva con il tecnico Pasquale Ferrara

La seconda era di Pasquale Ferrara a Sant’Agata sta iniziando a dare i suoi frutti. La squadra biancoblù ha cominciato a muovere i primi passi, in una stagione nella quale in molti vedono i nebroidei pronti a giocarsela per la vittoria finale. Il pareggio del “Fresina” contro il Milazzo, che ha segnato l’esordio in Coppa Italia dei santagatesi, ha già fatto spellare le mani al tecnico barcellonese, favorevolmente sorpreso dalla prestazione dei suoi ragazzi, capaci di mettere in mostra i dettami di gioco provati durante la preparazione. E’ notorio, infatti, come per l’ex tecnico del Camaro sia fondamentale il raggiungimento del risultato attraverso un calcio divertente e convincente.

Pasquale Ferrara

Pasquale Ferrara tornato al Sant’Agata dopo 3 stagioni

Per Ferrara, dunque, l’unica cosa che non è andata per il verso giusto è proprio il risultato finale, ma la squadra mostra segnali più che incoraggianti: “Non voglio peccare di superbia, ma credo che basti guardare la sintesi del match per capire quanto ci stia stretto l’1-1 finale. Abbiamo interpretato molto bene la gara, facendo vedere delle ottime trame di gioco e sono molto soddisfatto perché dopo pochi allenamenti ho visto applicati molti dei concetti che ho cercato di impartire in queste settimane. Avevamo davanti una squadra che si è difesa in modo molto attento, ma il primo tempo ci è mancata solo la finalizzazione e lì dobbiamo migliorare, perché è un peccato creare tanto e concretizzare poco. Abbiamo subito gol nell’unica sortita offensiva del Milazzo, poi nella ripresa la squadra ha attaccato, forse c’era un po’ di nervosismo dovuto all’andamento della gara, ma è naturale. Forse non c’è ancora il giusto ritmo in fase di manovra, ma dopo appena 38 allenamenti mi sembra normale, anzi mi sarei preoccupato del contrario, perché vorrebbe dire che a arriveremo a novembre con la lingua di fuori”.

Ferrara e Ortoleva

La stretta di mano tra Ferrara e Ortoleva

Tecnico, squadra e società puntano molto sull’effetto “Fresina”, che però domenica non ha dato il giusto supporto: “Mi risulta che ci sia astio tra i club organizzati, piuttosto che incitare i ragazzi si pensa a risolvere le faide interne al tifo e questo non è positivo. Addirittura c’è stato qualche fischio verso Iraci quando ha sbagliato un gol, questo non va bene. I tifosi santagatesi sono sempre stati molto attaccati alle sorti della loro squadra, ricordo l’entusiasmo con cui tre anni fa ci seguivano anche in trasferta. Mi piacerebbe che si superassero questi problemi e si pensasse solo al bene del Sant’Agata”.

Capitolo mercato. “Forse numericamente non ho una rosa numerosa, ma sono complessivamente soddisfatto della qualità dei giocatori che ho a disposizione. Credo che attenderemo le prime partite ufficiali per vedere se e dove intervenire, poi si sa che il mercato tra i dilettanti è un po’ particolare. Questa è una società che fa le cose con oculatezza e che non compra tanto per comprare”.

Sul campionato che sta per iniziare Ferrara aggiunge: “Ci sono squadre che stanno allestendo rose importanti, potendo disporre di budget superiori al nostro. Mi riferisco al Palazzolo, ma anche al Paternò. Fortunatament, però, il calcio non è una scienza esatta e non sempre vince chi spende di più. Noi dobbiamo lavorare su noi stessi. Qui c’è tutto per poter fare bene, ma soprattutto sono contento del gruppo che si sta formando, c’è voglia di sacrificio, di lavorare in allenamento e di aiutare il compagno durante la partita, questi sono sentimenti positivi che fanno nascere i grandi gruppi e di conseguenza le grandi squadre”.

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