Sant’Agata, il dg Meli: “Campionato? Avanti il Biancavilla. Ora un innesto per ogni reparto”

Il tifo caloroso del gruppo KAOS a sostegno del Sant'Agata

Il doppio 3-1 inflitto al Città di Messina sa già di messaggio forte e chiaro lanciato al campionato. Il Sant’Agata quest’anno ha tutta l’intenzione di recitare un ruolo da protagonista, un ruolo che in molti alla vigilia gli hanno già assegnato. Si parte allora dall’ottimo campionato della passata stagione, quando la compagine tirrenica ha sorpreso tutti per qualità di gioco e mole offensiva. L’obiettivo è quello di migliorare e la società si è mossa in questo senso.

Il Sant’Agata punta dritto alla Serie D

Il direttore generale, Ettore Meli dà la sua impressione dopo le prime uscite ufficiali del nuovo Sant’Agata: “Adesso si inizia a fare sul serio, le partite inizieranno a pesare e da qui in avanti saranno sempre più impegnative. Non sarà semplice – afferma -, il doppio confronto con il Città di Messina è stato semplice solo all’apparenza. Abbiamo affrontato un’ottima squadra che contro di noi ha messo il 150%. A questo però dovremo farci l’abitudine, ogni squadra che giocherà contro di noi vorrà fare la partita della vita”.
Questo lo scotto da pagare per chi quest’anno ha l’obbligo di essere protagonista. Ma per Meli, il ruolo del favorito spetta a qualcun altro: “Credo che dopo gli acquisti di Baiocco, Russo e Parisi sia quasi obbligato definire favorito il Biancavilla. Hanno giocatori  – commenta – che nella loro carriera hanno vestito maglie importanti, giocato addirittura la Champions League come il centrocampista ex di Juventus e Catania, quindi non è assurdo definirli in prima linea per la vittoria finale. Noi vogliamo essere protagonisti, non ci nascondiamo, questo è il nostro obiettivo. Se a qualcuno pesa questa responsabilità non è nel posto adatto, noi vogliamo giocarci le nostre chance fino alla fine”.

Il manto in terra battuta del “Fresina” non ospiterà più le gare della maggiore formazione della città

Peserà inevitabilmente la lontananza dal “Fresina” e il fatto di disputare le partite casalinghe a Capo d’Orlando: “Era una scelta obbligata – dichiara il dg–. Dopo i risultati ottenuti in casa lo scorso anno solo un pazzo avrebbe giocato altrove, ma se l’abbiamo fatto vuol dire che non c’era altra scelta.  Il terreno di gioco si è ulteriormente deteriorato e quindi dovremo aspettare che venga installato il sintetico. Fino a quel momento disputeremo le partite casalinghe a Capo d’Orlando. Rocca di Caprileone? era una scelta a noi più gradita vista la maggior vicinanza, ma evidentemente si vede che non siamo riusciti a toccare i tasti giusti con l’amministrazione comunale. Comunque va bene così, lo stadio è un bene del Comune quindi non spetta a noi decidere chi deve giocarci oppure no”.
Sul mercato, infine, Meli promette ancora altri botti: “E’ probabile che andremo ad operare ancora un innesto per ogni reparto. A breve potrebbero esserci delle novità”.

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