Riviera, De Domenico al presidente Figc Morgana: “Arbitri scadenti, a fine stagione lascio”

Il presidente del Riviera, Massimo De Domenico (scatto di R.S.)
Il presidente del Riviera, Massimo De Domenico (scatto di R.S.)

Il presidente del Riviera, Massimo De Domenico (scatto di R.S.)

E’ mia intenzione al termine della stagione cedere la mano, e lo faccio con molto rammarico perché la passione e l’amore verso questo sport è ancora viva”. E’ il passo più saliente di una lunga lettera indirizzata al presidente regionale della Figc Sandro Morgana  – e per conoscenza a tutti gli organi d’informazione – da Massimo De Domenico, presidente del Riviera. La motivazione della sua annunciata uscita di scena risiederebbe nel proprio disagio e malcontento nei riguardi della classe arbitrale. Il riferimento non riguarda solo la prima squadra rivierasca, ma anche le formazioni del proprio settore giovanile.

Nuovo logo Riviera dello StrettoEcco di seguito il testo della missiva:

“Carissimo Presidente Morgana,

Ti scrivo questa mia lettera aperta perché ho profondo rispetto per Te e per la Lega che rappresenti, ma dopo l’ennesimo episodio di sabato scorso, nella partita Mamertina – Riviera Messina Nord, la misura è colma!!!  Il calcio come tutti noi sappiamo è uno sport dopo esistono tre componenti fondamentali: le due squadre e la terna arbitrale. Ora non mi soffermo sul singolo episodio, rigore dato o non dato, fuorigioco o meno, fallo più o meno concesso, ma vorrei sottoporre alla Tua attenzione la qualità tecnica e la preparazione fisica della classe arbitrale.

Ebbene, dopo un intero campionato di Promozione, ma mi riferisco anche ai campionati di settore giovanile a cui partecipiamo (Juniores, Allievi Regionali e Giovanissimi Regionali) sono giunto alla conclusione che la classe Arbitrale è di un livello scadentissimo (Arbitri e Assistenti  che ignorano le più elementari nozioni di calcio, ma quello che è ancora piu’ grave ignorano le più elementari nozioni di educazione civica (presuntuosi e pretestuosi). Per non parlare di una preparazione atletica e fisica da fare ridere (arbitri che raggiungono 90 kg che si piazzano in mezzo al campo e di correre non se ne parla nemmeno), il tutto documentato con foto da me scattate da cui si evince chiaramente la struttura ovale del soggetto in questione.

Ricordo a me stesso che la società che rappresento partecipa al Campionato di Promozione girone B ai campionati Juniores, Allievi Regionali, Giovanissimi Regionali nonché ai campionati provinciali di Esordienti, Pulcini e Primi Calci con un notevole esborso di risorse finanziarie, oltre ai sacrifici in termini di tempo da dedicare a questo sport.

Detto ciò in premessa, Ti comunico  che è mia intenzione al termine della stagione cedere la mano. E lo faccio con molto rammarico perché la passione e l’amore verso questo sport è ancora viva, ma osservando alcune cose mi accorgo che le società tutte siamo controllate e marcate ad uomo. Con commissari di campo che svolgono egregiamente il proprio lavoro, mentre la classe Arbitrale è una sorta di lobby dove il controllato ed il controllore sono la stessa identità. Questa cosa è talmente strana che hanno costruito intorno a loro un limite invalicabile, sono come gli attori che di colpo, da non protagonisti diventano prime donne.

Concludo rimarcando due fattori fondamentali: la società  che rappresento è una società sana ed in regola con tutte le spettanze economiche; l’altro fattore è che questa mia non è nè una minaccia nè una promessa, ma è una constatazione dei fatti ponderata ed equilibrata al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.

Certo di una Tua presa in considerazione Ti invio cordiali saluti”.

IL PRESIDENTE                                                                                                           

MASSIMO DE DOMENICO

 

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