Nibali: “Pedalo sui rulli e inondo casa… A Rio non usai la radio: che rabbia”

Vincenzo NibaliVincenzo Nibali in azione (foto Joao Fonseca)

Lo stop forzato, i programmi per il futuro e tante curiosità. Vincenzo Nibali ha parlato in collegamento con “Casa Sky Sport”: “In questo momento la situazione non è certamente delle migliori. Noi ciclisti abbiamo ridotto le nostre ore di allenamento, poi cambia un po’ da Stato a Stato. Soltanto in Italia, Francia e Spagna non si può neanche uscire, mentre nel resto del mondo alcuni compagni mi dicevano che si stanno allenando comunque, ma hanno ridotto le sedute da quattro a due ore. La migliore soluzione è per me non entrare in contatto con nessuno, facendo un’attività a casa coi rulli”. 

A Lugano, dove lo “squalo dello Stretto” vive attualmente con la moglie Rachele e la piccola Emma Vittoria, ecco come si tiene in forma: “In Svizzera non c’è una chiusura totale, qui le persone fanno le passeggiate mantenendo le distanze. Stanno nascendo le varie piattaforme per pedalare con i rulli, collegandosi con un i-pad o con un computer. Da qui ha origine una competizione virtuale che sta avendo un grande successo. Dopo un’ora così, però, a terra è tutto bagnato”.

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Vincenzo Nibali della Trek Segafredo in azione durante la crono di Saint-Amand-Montrond (foto Ansa)

“In Italia la curva è in discesa – prosegue Nibali sul coronavirus – tanti amici medici mi dicono che le cose stanno migliorando, specialmente da Bergamo. Questo virus è stato molto forte e aggressivo, però il decreto adottato dall’Italia ha fatto sì che le cose migliorassero in modo sostanziale”.

L’appoggio al sindaco, esaminando la situazione a Messina, è assoluto: “A Messina per fortuna è andata piuttosto bene perché c’è un sindaco che si è fatto sentire molto, Cateno De Luca. La città soffre per il porto che costituisce una grande porta per la Sicilia. Tra chi è di passaggio per viaggiare e i residenti la cosa giusta è identificare tutti, per vedere chi deve passare. C’è stata una presa di posizione molto forte”.

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I sostenitori di Vincenzo Nibali presenti sull’Etna (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Impossibile fare programmi per il futuro, al momento soltanto ipotesi per il ritorno alle gare. “Vedremo la nuova stagione come si sbloccherà a livello di calendario, ora è tutto un punto interrogativo. I rumours dicono che si dovrebbe ripartire da giugno in poi, cominciando con gare più tranquille. Il Tour de France magari slitterà di una settimana. Io devo soltanto mantenermi, stando attendo all’alimentazione, per via degli allenamenti ridotti. Oggi, ad esempio, ho mangiato solo uno yogurt”.

Costante il contatto con la sua nuova squadra, la Trek-Segafredo, per i nuovi programmi: “Il Giro d’Italia era un appuntamento importante per me, Rcs ci darà eventualmente le nuove date. Giusto rimandare di un anno le Olimpiadi, anche perché tutti gli atleti devono totalizzare un punteggio per parteciparvi. Quella del 2016, quando son caduto a Rio, mi ha lasciato qualche rammarico. Se avessimo usato le radioline, sapendo di quel tratto, forse un po’ umido, avrei potuto evitarla. Purtroppo noi del gruppo di testa non sapevamo che alcuni erano caduti nel giro precedente”. 

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La bici con cui Vincenzo Nibali trionfò in Francia sul pavé all’asta per raccogliere fondi

Le domande da casa lo fanno soffermare su uno dei suoi tanti trionfi: “Alla Milano-Sanremo ho vissuto una giornata pazzesca, quella vittoria mi ha regalato un’emozione unica. A mio avviso è la gara più facile ma anche la più difficile allo stesso tempo. Ci avevo praticamente rinunciato, invece sono riuscito a vincerla”.

Spazio anche alle altre grandi classiche: “Il Giro delle Fiandre l’ho corso una volta e mi ha dato grandi emozioni: c’era un pubblico favoloso, purtroppo per quest’anno è stato cancellato. A volte è difficile scegliere di parteciparvi per l’avvicinamento in quella fase delle grandi corse a tappe. La Parigi-Roubaix è molto più da passisti, non credo la farò, mentre al Fiandre potrei ritornarci. La Liegi-Bastogne-Liegi? Ci ho provato tante volte, arrivando anche secondo”.

Intanto alla gara di solidarietà Vincenzo Nibali sta partecipando mettendo all’asta la bici “del pavè” del trionfale Tour de France 2014. Fino a mercoledì 15 aprile, alle ore 20, ci si potrà aggiudicare il prezioso cimelio. L’intero ricavato verrà devoluto alla Protezione Civile per sostenerla nella battaglia contro il coronavirus.

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