Milazzo, Caragliano: “Dimissioni? I ragazzi mi hanno fatto cambiare idea”

Nico CaraglianoIl tecnico del Milazzo Nico Caragliano

Il calcio chiude i battenti, almeno fino al prossimo 3 aprile. Il decreto governativo che ha allargato la zona rossa in tutto il territorio nazionale per fronteggiare l’emergenza Coronavirus impone lo stop forzato a tutti i campionati professionistici e dilettantistici. Una decisione sensata, perché ad ogni livello il calcio fa comunque parte del nostro tessuto sociale. In linea con le disposizioni nazionali, il Milazzo ha disposto uno sciogliete le righe fino a nuovo ordine, sospendendo tutti gli allenamenti.

Quella trascorsa è stata una settimana travagliata ma conclusa con il più classico lieto fine e che era iniziata con le improvvise dimissioni del tecnico Nico Caragliano, prontamente respinte dalla società dopo 24 ore di riflessione. Una decisione che conferma il feeling tra il tecnico e tutto l’ambiente rossoblù: “Dopo la sconfitta con lo Sporting Taormina ho ritenuto opportuno questo passo, ma in quelle ore ho ricevuto prove di stima e di attaccamento da parte della società e dei giocatori che hanno manifestato la volontà di voler proseguire con me questa stagione. Sono contento perché vuol dire che il lavoro che stiamo facendo insieme al mio staff viene apprezzato sia dalla società che dai ragazzi”.

Milazzo

L’undici titolare del Milazzo che ha sconfitto l’Aci Sant’Antonio

Caragliano spiega i motivi che lo avevano portato a fare un passo indietro: “Nel calcio si può vincere e si può perdere, ma bisogna fare attenzione a come arriva la sconfitta. Come tecnico accetto tutto, gli allenamenti servono proprio per migliorare sotto l’aspetto tattico, ma non posso tollerare che una mia squadra non giochi con quella cattiveria e quel temperamento che la deve contraddistinguere e che io quotidianamente cerco di trasmettergli. In occasione della sconfitta con la Messana e soprattutto a Taormina questo temperamento io non l’ho visto, quindi avevo deciso di fare un passo indietro perché credevo di non esser riuscito a far passare certi messaggi alla squadra. Detto questo mi ritengo soddisfatto della stagione che stiamo portando avanti, siamo in semifinale di Coppa Italia e in zona playoff in campionato, due strade utili per giocarci la promozione in linea con gli obiettivi predisposti dalla società”.

Il tecnico milazzese si augura che il campionato riprenda da dove si era fermato: “Personalmente ritengo la situazione molto complessa, non mi stupirebbe una mancata conclusione del campionato legata ai fatti che purtroppo conosciamo. Naturalmente da uomo di sport, ma prima ancora da cittadino, mi auguro che la normalità torni il più presto possibile e possano riprendere i campionati. Qualora ciò accadesse l’unico modo per non creare danni alle società sarebbe quello di riprendere dalla giornata che si sarebbe dovuta giocare al momento della sospensione, sotto questo punto di vista sono irremovibile. E’ vero che in questo momento gli allenamenti sono sospesi, ma io e i miei collaboratori abbiamo dato ad ogni calciatore una scheda personalizzata con degli esercizi da poter eseguire all’aria aperta in solitudine, senza infrangere le normative vigenti”.

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