Il Messina e l’incubo rimonta. Grassadonia a Coverciano per il Master

Alessio De BodeDe Bode in marcatura su Fofanà

Un trittico di gare da brividi, da qui alla sosta natalizia, contro altrettante formazioni campane. Ischia e soprattutto le corazzate Benevento e Salernitana, tra le principali dominatrici del torneo ed attivissime sul mercato per andare a caccia della promozione diretta in Serie B, sulla strada dei giallorossi. Sono appena due i punti di margine sulla zona playout e la priorità in questa fase è almeno quella di limitare i danni in vista della pausa invernale e della riapertura delle liste di trasferimento. Dietro di certo non corrono (nell’ultimo turno ko Reggina, Savoia e Martina, pari che serve a poco tra Barletta e Aversa, mentre il Cosenza si è aggiudicato lo scontro diretto con l’Ischia), ma il Messina guarda all’immediato futuro con un pizzico di preoccupazione in più, leccandosi le ferite dopo l’ennesima rimonta subìta.

"Re Giorgio" Corona (foto Paolo Furrer)

“Re Giorgio” Corona (foto Paolo Furrer)

Contro l’Aversa Normanna era stato l’ex De Vena a gelare il “San Filippo” annullando l’iniziale vantaggio firmato Damonte. E’ andata ancora peggio a Martina Franca, quando la doppietta dello scatenato Montalto ribaltò un match che sembrava indirizzato dalla parte della squadra di Grassadonia per effetto del centro di Izzillo. Nuovi rimpianti sono poi scaturiti dal confronto casalingo di sabato con il Catanzaro. Il rigore trasformato da Stefani non è stato sufficiente ad interrompere la striscia senza successi, perchè la disattenzione commessa in pieno recupero ha favorito il pari siglato da Rigione, costando altri due punti preziosi. Messina incapace di gestire il vantaggio, accusando il “braccino”. Insomma, un film già visto. In questa prima parte di torneo, viceversa, soltanto contro Lupa Roma (da 1-2 a 2-2) e Lecce (da 0-1 a 3-1) Bucolo e compagni sono stati in grado di recuperare la situazione, mentre anche a Castellammare di Stabia dopo lo 0-1 realizzato da Corona arrivò il pari dei gialloblù con la punizione di Caserta. In generale, escludendo la doppia cinquina interna degli sciagurati primi tempi contro Matera e Casertana, degli altri 11 gol al passivo ben 9 sono relativi ai secondi 45′. La vittoria manca sempre dal 18 ottobre, giorno dell’1-0 sulla Vigor Lamezia, e il tredicesimo posto a quota 15, insieme al Cosenza, non lascia dormire sonni tranquilli, anche perché domenica i giallorossi saranno di scena nella delicata trasferta di Ischia, in programma nell’insolito orario delle 11. Tra i campani mancheranno gli squalificati Rainone e Wagner. Nel Messina rientrerà Donnarumma, che ha invece scontato il turno di stop.

Il tecnico peloritano Gianluca Grassadonia

Il tecnico peloritano Gianluca Grassadonia

Ripresa della preparazione, con bocche rigorosamente cucite dato il prolungamento del silenzio stampa deciso dalla società, affidata al vice Criscuolo (soltanto ammonito dal Giudice sportivo come il ds Ferrigno dopo l’allontanamento dalla panchina in occasione della gara con il Catanzaro) in quanto Grassadonia è impegnato a Coverciano fino a mercoledì nella terza settimana di lezioni del corso Master per l’abilitazione ad Allenatori professionisti di Prima categoria – UEFA Pro, indetto dal Settore Tecnico della Federcalcio e organizzato dalla Scuola allenatori diretta da Renzo Ulivieri. Al “Celeste”, nel pomeriggio di martedì, il gruppo ha svolto la prima parte della sessione effettuando delle esercitazioni basate sulla tecnica individuale, dedicandosi nella seconda parte ad esercizi aerobici. Hanno svolto allenamento differenziato Bortoli, Izzillo e Migliore. Le maggiori attenzioni sono rivolte al possibile recupero dell’ex spezzino. Fisioterapia, invece, per Marin. Mercoledì seduta pomeridiana.

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