Marra: “Foggia più forte, ma ci proveremo. Il rammarico è non essere al completo”

Sasà MarraSasà Marra dà indicazioni dalla panchina

La sconfitta subìta in rimonta a Castellammare, infortuni e squalifiche, l’avversario peggiore possibile da affrontare. Il momento in casa Messina non è davvero dei più semplici. A due giorni dalla gara casalinga con il Foggia, capolista a punteggio pieno insieme al Lecce, il tecnico giallorosso Sasà Marra è chiamato a fare il punto in conferenza stampa. Un passo indietro alle ultime due sfide, prima di concentrarsi sul confronto con i rossoneri: “Facciamo bene la fase difensiva, infatti abbiamo subito gol solo su palle inattive, sia contro la Virtus Francavilla che con la Juve Stabia. Non siamo però ancora propositivi, poiché manca la tranquillità necessaria in determinate situazioni. Nel primo tempo al “Menti” non c’è stata la qualità dell’ultimo passaggio in alcune ripartenze. Senza contare i tanti infortuni che stiamo accusando. Non ci sono comunque alibi, voglio solo analizzare punto per punto la situazione. Siamo in emergenza e sfideremo un avversario più forte di noi, cercheremo però di dare il massimo e di limitarli il più possibile”.

Sasà Marra e Musacci

Sasà Marra e Musacci

Come impensierire il Foggia di Stroppa, costruito per vincere il campionato e reduce da quattro vittorie di fila? “Non posso affermare che ce la giocheremo a viso aperto. Sappiamo che dovremo essere spensierati, puntando sulle caratteristiche dei nostri attaccanti possiamo creargli dei problemi. Il 3-5-2 o il 4-3-3? Stiamo provando sia con i 3 che con i 4 in difesa, magari con un centrocampo più folto, senza però pensare a chiudersi per tutta la partita. Loro cercheranno di farci correre tanto, occorrerà essere preparati fisicamente e mentalmente. Angelo? Cercheremo di raddoppiare sulla sinistra, la catena di destra è un’arma importante per il Foggia che è forte pure sull’altra corsia. Bisogna avere equilibrio in tutte le zone del campo, sfruttando gli spazi che ci lasceranno, essendo veloci di pensiero”.

Marra

Sullo sfondo Marra si sbraccia dalla panchina

Si vedrà Mancini dal primo minuto? Torna Milinkovic, ma quale Messina scenderà in campo considerate le assenze di Rea, Palumbo, Ciccone e degli squalificati Musacci e De Vito? “Manuel sta crescendo, i minuti di Castellammare gli hanno fatto bene, ma ha un problema al piede. Penso che potrebbe partire dall’inizio, come Bramati e Capua. Palumbo ha avuto un problema al ginocchio che si è rigonfiato. E’ stato schierato in una situazione d’emergenza. Giocare ha però penalizzato il suo stato di forma, mentre sarebbe dovuto entrare gradualmente. Ha bisogno di tempo per recuperare, lunedì non ci sarà. E anche Maccarrone non sta bene. Le squalifiche? Quando succedono queste cose i giocatori sono indifendibili. Sia Musacci che De Vito hanno dimostrato nell’occasione una mancanza di personalità. Non ci sono a mio avviso dei limiti caratteriali, avranno sempre il mio appoggio, ma dobbiamo mantenere i nervi saldi”.

Ionut

Ionut in azione come esterno

Ionut è già a quota tre ammonizioni, Lazar a due. Il carico disciplinare comincia a farsi pesante. “La troppa pressione nel capire che il campionato è importante li fa essere irruenti. Lazar fino a questa stagione non aveva mai giocato in Italia, lo stesso Ionut anche l’anno scorso aveva questo problema. Quando l’avversario è di spalle inutile entrare, si incappa in ammonizioni facili”.

Si ricorrerà ancora al mercato degli svincolati? Marra è abbastanza chiaro: “Voglio sgombrare il campo dagli equivoci. In questa parte della stagione occorre trovare chi può reggere uno spezzone di gara, non chi necessita di un mese o due di allenamento. Cerchiamo un attaccante con determinate caratteristiche. Preoccupazioni? Un allenatore deve mettere in conto di poter stare due o tre partite senza vincere, l’importante è essere consapevoli  delle difficoltà e sappiamo bene gli episodi che hanno condizionato i risultati. Siamo alla quinta giornata, il rammarico è non affrontare queste partite al completo. L’acquisto di Rea doveva aiutarci a livello di personalità e nel trovare un uomo bravo all’avviare il gioco, poi c’è stato anche l’infortunio di Palumbo. In questo momento abbiamo giocatori di prospettiva o adattati che sono più concentrati nella fase di non possesso”.

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