Lavrendi: “Portici e Nocerina cruciali. Scaliamo la classifica per il nostro presidente”

LavrendiLavrendi palla al piede (foto Alessandro Denaro)

Prime fatiche nel 2018 per il Messina, tornato a sudare dopo la breve pausa per il Capodanno. I ragazzi di Giacomo Modica hanno ripreso, infatti, la settimana tipo. Testa bassa e pedalare per battere il Portici, gara che inaugurerà il girone di ritorno. Una metà di campionato che i peloritani vogliono vivere da protagonisti, continuando a sognare una “remuntada” in chiave playoff che avrebbe dell’incredibile. Il calendario, però, sotto questo punto di vista non sembra essere particolarmente amico dei giallorossi che dovranno rendere visita a sette delle prime nove del torneo: Troina, Nocerina, Acireale, Igea Virtus, Vibonese, Sancataldese e Gela.

Lavrendi

Lavrendi contesta una chiamata arbitrale

Trasferte complicate, ma Giovanni Lavrendi mette da parte le tabelle. La strada da fare è davvero tanta, così come le posizioni da scalare, quindi meglio concentrarsi partita per partita: “E’ vero, il calendario almeno all’apparenza non sembra essere nostro amico – ha commentato il centrocampista calabrese – però credo che ormai abbiamo dimostrato di potercela giocare a viso aperto in casa di chiunque. Prima di fare ogni tipo di discorso ritengo che saranno fondamentali le prossime due gare, perché se con Portici e Nocerina dovessero arrivare punti pesanti allora non sarebbe più un’utopia pensare a qualcosa d’importante. Noi lavoriamo giorno per giorno per questo obiettivo. A Paceco abbiamo vinto forse giocando la peggior partita delle ultime settimane, ma questi possono essere anche segnali incoraggianti. La vittoria contro l’Isola di Capo Rizzuto ci ha dato nuova linfa e adesso pensiamo a queste due partite che rappresentano lo snodo per il resto della stagione”.

Lavrendi

Lavrendi in azione contro l’Isola Capo Rizzuto (foto Paolo Furrer)

La gestione degli impianti e la manutenzione dei campi erbosi del “Franco Scoglio” e del “Celeste” hanno portato ad alcuni grattacapi che la società sta cercando di risolvere, ma sotto il profilo tecnico Lavrendi non cerca alibi: “In occasione dell’ultimo allenamento c’è stato qualche problema con il riscaldamento, ma non ne faccio un dramma. Purtroppo questi sono gli inconvenienti dovuti alla categoria, non dobbiamo mai dimenticarci che siamo in Serie D. Anzi, ritengo che soprattutto il manto erboso del “Franco Scoglio” sia migliorato molto rispetto all’inizio della stagione, è molto più scorrevole e si può veramente fare bene”.

Scalare posizioni per regalare anche qualche gioia al presidente Sciotto, sempre più restio a rilasciare dichiarazioni pubbliche: “Lui forse non comunica molto con i media cittadini, ma è sempre stato molto vicino alle sorti della squadra. Durante la cena di fine anno ci ha fatto capire che vorrebbe un girone di ritorno di spessore. Non ha parlato di obiettivi ma sicuramente vuole delle prestazioni in crescendo. Adesso sta a noi accontentarlo, anche perché è una persona molto verace e passionale, che ha investito tanto in questa squadra e in questa società, credo che almeno sotto il profilo tecnico si aspettasse ben altri risultati come noi del resto. Non dobbiamo mai dimenticare che questa società è stata costituita dal nulla e il primo anno qualche colpo di assestamento ci deve sempre essere”.

Sciotto e Modica

Pietro Sciotto e Giacomo Modica

Lavrendi parla poi anche del tecnico, Giacomo Modica: “Ci tiene sulle spine, ha un modo di fare calcio aggressivo e propositivo. Cura molto l’aspetto fisico che è fondamentale. In occasione della pausa natalizia abbiamo fatto un vero e proprio mini-ritiro, mettendo benzina nelle gambe per iniziare al meglio questo girone di ritorno, anche perché siamo il Messina è non possiamo rassegnarci o accontentarci dell’idea di fare un campionato anonimo”.

Positivo anche il giudizio sugli ultimi due arrivati, Bettini ed Inzoudine, ancora oggetti misteriosi per i tifosi: “Sono due elementi molto validi che ci possono dare una grande mano d’aiuto, ma prima ancora sono due ragazzi per bene, che hanno voglia di spendersi per questa maglia. Sono due elementi assolutamente positivi che non potranno che far bene al nostro gruppo”.

Lavrendi

Lavrendi imposta in mezzo al campo (foto Alessandro Denaro)

Per Natale, Lavrendi ha sentito anche il suo procuratore, quel Chirico che guarda caso rappresenta pure Meloni e Balistreri, in passato molto vicini a vestire la casacca giallorossa: “Sono un calciatore particolare, nell’arco della mia carriera non ho mai avuto un procuratore. Solo da qualche tempo ho assegnato la procura a Chirico che è un amico di cui mi fido. Penso però a me stesso, non mi curo delle situazioni degli altri. So che Meloni ha avuto una trattativa con il Messina che a un certo punto non è andata a buon fine, ma non so il perché”.

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