La Betaland salpa per Rimini. Il Ds Sindoni: «Le Final Eight rappresentano molto per noi»

Conferenza presentazione Final Eight

La qualificazione della Betaland Capo d’Orlando alle PosteMobile Final Eight 2017 è un evento per la comunità orlandina e per tutto il territorio nebroideo. Non è un caso che la conferenza stampa di presentazione del quarto di finale Grissin Bon Reggio Emilia-Betaland Capo d’Orlando si sia tenuta nella Sala Consiliare del Comune di Capo d’Orlando. Partner importanti hanno creduto nel progetto Final Eight dell’Orlandina e hanno voluto essere veri e propri compagni di viaggio degli atleti e dello staff in questa avventura. Le maglie celebrative che indosserà Betaland nel torneo, realizzate in edizione limitata e acquistabili solo tramite ordinazione, ospiteranno il logo di Capo d’Orlando Marina sulle spalle, il logo Conad sul pantaloncini, il logo HDI e Alfa Valvole, oltre al title partner Betaland e Upea.

«L’Orlandina ha raggiunto un risultato bellissimo – ha esordito Rosario Milone, Assessore a Sport, Turismo e Spettacolo – Per il Comune di Capo d’Orlando è un appuntamento importante, non potevamo non ricreare la sinergia con la Betaland e un’altra eccellenza orlandina come il porto di Capo d’Orlando. Queste realtà, messe insieme, possono fare grandi cose. Si prevedono cinquantamila presenze al Polo Fieristico e un’occasione per promuovere il nostro territorio».

Tavolo dei presenti della conferenza (Sindoni, Di CArlo, Ingrillì, Nicevic e Milone)

Ds Giuseppe Sindoni: «In rappresentanza della proprietà voglio dire che esprimiamo grande soddisfazione per esserci qualificati alle Final Eight. È un risultato che ha doppia valenza, oltre a quella enorme sportiva, per noi ha grande valore simbolico. Il raggiungimento delle Final Eight di Serie A, nove anni fa, coincide con l’ultimo anno di Serie A. Tornando alle Final Eight è come se si chiudesse il cerchio. Ci tengo a ringraziare mio padre, perché se siamo qui oggi è grazie a lui. Ha creduto in qualcosa in cui nessuno avrebbe mai potuto e voluto credere. Il mio pensiero va oggi a due persone che purtroppo non ci sono più e che mi vengono in mente quando si raggiungono risultati importanti: sono Silo Conforto, che sono sicuro si sarebbe divertito con noi, e l’altro è Rolando Howell, che ricordo come grande protagonista di quelle Final Eight. Rolando allora sbagliò il lay up che ci avrebbe portato in semifinale, io credo nel destino e forse anche grazie a lui quest’anno quel lay up andrà dentro e potremo passare il turno».

Sandro Nicevic, capitano della Betaland: «Quando sono arrivato più di tre anni non avrei mai pensato di rimanere qua per quattro anni. Quando sono arrivato l’Orlandina mi è sembrata una società seria e importante, che è cresciuta e ha dimostrato in questi quattro anni di poter avere grandi speranze per il futuro. Le Final Eight sono un grande traguardo che ci porterà altre motivazioni per andare avanti con speranza. È un’opportunità per questo club di far vedere il grosso lavoro che questa società ha fatto in questi mesi. Si giocherà tutto in una partita secca e noi crediamo di essere a livello di poter combattere con qualsiasi squadra e di andare avanti più possibile».

Gennaro Di Carlo, coach della Betaland: «Approcciamo a questa partita contro Reggio con grande determinazione e voglia, perché credo che le Final Eight le abbiamo conquistate con merito. Parteciperemo al gran ballo non da Cenerentola, ma da protagonisti, consapevoli che si tratta di un risultato che renderà gli orlandini orgogliosi di noi. Sono fiducioso, abbiamo le armi per giocarcerla, saremo al completo perchè ci sarà anche Sandro Nicevic, il quale apporto sarà utile e determinante per continuare a sognare. Io considero le Final Eight una tappa intermedia del nostro percorso. Ci auguriamo tra due mesi di poter festeggiare i playoff e ci auguriamo di andare sempre avanti. Ora ci tufferemo in questa esperienza e ci auguriamo di renderla più lunga possibile».

Di Carlo ed il Sindaco Ingrillì

Franco Ingrillì, Sindaco di Capo d’Orlando: «Parlare dell’Orlandina per me significa parlare di famiglia. Sono sindaco solo da 7 mesi ma sono tifoso dell’Orlandina da una vita e non ho mai capito la ragione per cui gli orlandini e tutti gli abitanti dei Nebrodi non abbiano mai partecipato a questo fenomeno che ha un valore molto superiore a quello che si pensi. L’Orlandina è riuscita ad aggregare ciò che il tempo aveva difficilmente aggregato. E non riesco a capire neanche perché a livello regionale nessuno comprende cosa stia succedendo a Capo d’Orlando dove una società riesce a far sì che il nome di Capo d’Orlando e quello della Sicilia intera venga pronunciato ogni giorno. Sono contento del rientro di Sandro, a Gennaro voglio dire che io, come Sindaco e tifoso, mi auguro di vedere in campo dei guerrieri pronti a dare tutto per Capo d’Orlando. Noi abbiamo voglia di dire a tutti che ok, il nostro palazzetto è quello che è, e noi non abbiamo tutti i soldi che hanno altri club, ma teniamo la testa alta e non abbiamo avuto paura di nessuno».

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