Infantino: “Grande rammarico. Non piangiamoci addosso, abbiamo un’altra chance”

Pietro InfantinoIl tecnico del Messina Pietro Infantino (foto Nino La Macchia)

Primo match-point salvezza fallito dal Messina, sconfitto in casa per 2-1 dalla Sancataldese. Soltanto nel finale i giallorossi hanno riaperto la sfida con il gol di Cocimano, ma ciò non è bastato ad ottenere il punto che serviva. A 90′ dal termine della regular season, l’Acr non è ancora matematicamente salva, anche se ora dovrà affrontare il Rotonda già retrocesso.

Deluso il tecnico Pietro Infantino: “La squadra è entrata in campo con il piglio giusto e ha fatto una buonissima partita, trovando pochi spazi in avanti perché loro si chiudevano abbastanza bene. Nell’azione del raddoppio Gambino l’ha prolungata con la mano, ma non voglio commentare questi episodi. Quel gol, però, ha consentito alla Sancataldese, che doveva vincere per forza, di metterla nella maniera migliore, essendo una squadra molto fisica. Noi non abbiamo un attaccante di razza, possiamo giocare solo sulla rapidità”.

Cocimano

Cocimano firma la rete della bandiera per il Messina (foto Nino La Macchia)

“I ragazzi hanno corso e lottato – ha ribadito l’ex tecnico dell’Acireale – ma non avendo una punta centrale prolifica si va in difficoltà. C’è rammarico, dispiace per i tifosi, perché credevamo di poter chiudere il discorso oggi, invece dovremo essere più compatti e analizzare la gara nel modo giusto per preparare la partita con il Rotonda. Domenica bisognerà archiviare il campionato per poter lavorare sotto l’aspetto fisico in vista della finale di Coppa Italia“.

“Tutti eravamo convinti di fare una grande partita – la conclusione dell’allenatore dell’Acr – questo non è avvenuto ed è sopraggiunta un po’ di frenesia, ma non possiamo buttare tutto per aria, dopo un campionato in salita. Abbiamo grandi qualità, ma alcuni giocatori come Arcidiacono non erano al 100% e si sono sacrificati. Non dobbiamo piangerci addosso e racimolare tutte le forze psicologiche e fisiche per chiudere il discorso. Nel calcio nessuno regala niente, bisogna essere realisti, sappiamo di aver deluso tutti, però non possiamo mollare. Il pubblico ci ha sostenuto fino alla fine e giustamente ci ha contestato al termine della gara. Non dobbiamo buttarci giù, abbiamo un’altra possibilità”.

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Plurilaureato, giornalista per passione, docente di matematica e dottore commercialista di professione. In una parola: poliedrico.