Il Città di Messina passa nel finale con Galesio. Ma che fatica con l’Igea Virtus

GalesioGalesio e compagni celebrano una rete (foto Marco Familiari)

Contro un avversario in nove per le espulsioni di Dodaro e Allegra, i peloritani colgono la seconda vittoria esterna della stagione. Barcellonesi insidiosi a più riprese sullo 0-0: congedo triste ma dignitoso dal torneo di serie D. 

Il pre-partita. Dopo lo scontro salvezza portato a casa contro il Locri, il Città di Messina è ospite dell’Igea Virtus in un D’Alcontres-Barone quasi deserto. A due giornate dal termine i padroni di casa non hanno più nulla da chiedere alla stagione, essendo già amaramente retrocessi in Eccellenza dopo aver vinto appena un anno fa i playoff. Discorso diverso per la formazione di Giuseppe Furnari, che ha due ghiotte occasioni per conquistarsi una posizione migliore e giocarsi in play out in casa. Il tecnico giallorosso paga ancora le assenze di Costa e Fofana, oltre che quelle di Nicosia e Bonamonte. Variato il 3-5-2, trasformato in un 3-4-3 più offensivo con Quintoni e Cangemi in cabina di regia e Argomenti e Di Vincenzo ai lati di Codagnone.

Paterniti

Sebastiano Paterniti opera un rinvio (foto Lorenzo Sarlo)

La cronaca. Si accende subito il Città di Messina con Codagnone, che dopo tre minuti riceve un buon pallone e scarica verso la porta di Cascione. Il suo tiro però finisce ampiamente fuori. L’Igea risponde con un ottimo giro palla e poco dopo Giambanco lancia in profondità Delvecchio, fermato dal fischio del direttore di gara per fuorigioco. Tre minuti più tardi Cangemi recupera un possesso dopo un disimpegno errato della difesa e dopo una progressione cade in area di rigore. Restaldo lascia correre, non assegnando correttamente il calcio di rigore alla formazione ospite.

Al 17′ Argomenti ha una buona occasione su calcio piazzato: il suo cross raggiunge Berra, che di testa colpisce debolmente verso la porta dell’Igea. Al 24′ Quintoni fa lo stesso, servendo il centrale sul secondo palo. L’argentino tuttavia non si coordina bene, mancando clamorosamente in area l’impatto con la sfera. Due minuti dopo Codagnone brucia gli avversari in velocità, venendo fermato soltanto dentro l’area di rigore da un intervento di Allegra giudicato regolare dal direttore di gara. Un minuto dopo c’è la risposta dell’Igea Virtus: Giambanco coraggiosamente prova una conclusione dalla lunga distanza, intercettata da Paterniti con i pugni. La partita però prende una piega negativa, non concedendo alcuna azione degna di nota al pubblico presente. Nessuna delle due formazioni riesce a prevalere sull’altra, e senza concedere alcun minuto di recupero il direttore di gara manda le squadre negli spogliatoi sul parziale di 0-0.

Bombara

Capitan Bombara gestisce un possesso (foto Lorenzo Sarlo)

La ripresa si apre con una progressione di Fragapane, che scarta gli avversari in velocità ma al momento del tiro pecca calciando debolmente. Cinque minuti dopo Allegra si addormenta davanti l’area di rigore, concedendo spazio utile a Cangemi che viene fermato dal fischio dell’arbitro per un precedente fallo. Al 16′ ci prova comunque l’Igea: il solito Giambanco prova la conclusione su calcio piazzato, trovando però la pronta risposta di Paterniti, che senza grandi sforzi blocca il tiro del centrocampista avversario. Un minuto dopo i padroni di casa hanno sui piedi il gol del vantaggio: Sylla sfugge sulla destra, e il Città resta a difendere con il solo Bellopede. L’attaccante davanti a Paterniti colpisce con grande forza, ma la sfera finisce alta sopra la traversa.

Al 21′ l’occasione è per il Città: Princi apre un buon corridoio per Codagnone che, completamente solo, non aggancia il pallone e si lascia anticipare dalla retroguardia avversaria. Sei minuti dopo l’Igea Virtus rimane in dieci, complice l’espulsione per doppia ammonizione di Dodaro. Alla mezz’ora c’è ancora spazio per gli ospiti, che vogliono a tutti i costi trovare il gol del vantaggio: Berra lancia in profondità Princi, che vola alle spalle dei difensori ma spreca in area di rigore. Poi Allegra al 31′ si becca un rosso diretto a seguito di un calcio a gioco fermo sferrato a Fragapane, a terra dopo aver subito un fallo di gioco.

Berra

Il difensore del Città di Messina Tomas Berra (foto Marco Familiari)

Al 36′ Argomenti scatta sulla destra, servendo in area il pallone perfetto per Galesio, libero in area per staccare di testa e insaccare il gol del vantaggio ospite. La gara si fa in discesa per i giallorossi, che gestiscono la superiorità e anche il possesso palla. Al 45′ Galesio dialoga bene con Princi, che dentro l’area di rigore non riesce ad impattare per un presunto fallo subito da un difensore avversario. L’arbitro lascia correre e dopo quattro minuti pone ufficialmente fine al match, che premia un Città di Messina poco lucido nel complesso ma efficace nel finale. Mantenuto il risicato margine su Locri e Roccella, entrambe vittoriose. Contro il Castrovillari servirà un’altra vittoria per assicurarsi il fattore campo nell’appendice dei playout. Per l’Igea Virtus, che già aveva strappato un pari al Rotonda, è invece un triste, ma almeno dignitoso, congedo dalla serie D. Con il passaggio di testimone da Grasso a Grillo restano soltanto le macerie da cui sarà necessario ricostruire.

Il tabellino. Igea Virtus – Città di Messina 0-1
Marcatore: 35′ st Galesio.
Igea Virtus: Cascione, Dodaro, Grillo, Giambanco, Perkovic (33′ st Bruno), Sylla, Delvecchio (43′ st Consales), Allegra, Akrapovic, Miuccio (15′ st Rossano), Moussa. A disp.: Dia, Velardi, Calabrese, Pisaniello. All.: Carruezzo.
Città di Messina: Paterniti, Cannino (34′ st Santoro), Fragapane, Bellopede, Berra (32′ st De Lucia), Bombara, Cangemi, Quintoni (10′ st Princi), Codagnone (23′ st Galesio), Argomenti, Di Vincenzo (10′ st Silvestri). A disp.: Landi, Crucitti, Calcagno, Ferraù. All.: Furnari.
Arbitro: Restaldo di Ivrea. Assistenti: Minafra di Roma 2 e Pasqualetto di Aprilia.
Espulsi: 26′ st Dodaro (I) per doppia ammonizione, 31′ st Allegra (I). Ammoniti: Dodaro (I), Cannino (M), Bombara (M), Sylla (I).

Autori

+ posts

Passione sfrenata per il calcio ed il giornalismo. Sogna di diventare telecronista sportivo e nel frattempo è voce di un programma radio e firma di più testate online