Il Messina passeggia contro una modesta Igea (3-0) e suona la riscossa

CascioneCascione è battuto, Arcidiacono vede il pallone insaccarsi (foto Nino La Macchia)

Vittoria netta e convincente dell’Acr Messina che fa suo il derby della provincia grazie alle reti di Catalano, Genevier ed Arcidiacono. Nella sagra delle occasioni mancate anche i legni colpiti da Arcidiacono, Catalano e Tedesco.

Il pre-partita. Il Messina è chiamato a confermare nel più classico dei derby nostrani quanto di buono palesato sul difficile terreno del Picerno nel vittorioso turno infrasettimanale di Coppa Italia. Il tecnico di casa Biagioni, che in settimana ha chiesto ai suoi il massimo impegno proprio in vista del match con l’Igea Virtus, deve fare a meno degli attaccanti Amido Baldè e Gianluca Marzullo, che attendono ancora i rispettivi transfer, del giovane Carini, dell’acciaccato Ferrante e del portiere Prisco, entrambi ex della gara.

Curva Sud

Nonostante la protesta, consueto colpo d’occhio in Curva (foto Nino La Macchia)

Il trainer giallorosso tira fuori dalla naftalina l’amato 4-3-3 e rimescola e carte schierando, a sorpresa, nell’undici iniziale i centrocampisti Bossa e Traditi con il conseguente arretramento di Biondi e Barbera sulla linea dei difensori. Solo un posto in panca per Sambinha, mentre l’olandese Janse segue il match dalla tribuna. In avanti, il tridente è costituito da Arcidiacono, Tedesco e Catalano. Nelle file igeane, è assente il solo Velardi, che sconta la seconda delle tre giornate di squalifica, mentre sono arruolabili, seppur non in perfette condizioni fisiche, il portiere Cannizzaro, il centrocampista Grosso e gli attaccanti Asprilla e Perkovic, entrambi regolarmente in campo dal primo minuto.

Catalano

Catalano celebra la seconda rete consecutiva dopo Picerno (foto Nino La Macchia)

La cronaca. Parte bene il Messina, che prova subito a rendersi pericoloso. Al 4’ tenta la conclusione acrobatica dal limite Tedesco, ma la sfera termina la sua corsa abbondantemente a lato. Sessanta secondi più tardi Genevier, da distanza siderale, pennella un calcio piazzato per la testa di Zappalà ma Cascione è reattivo e respinge prontamente a mano aperta. Al 7’ il Messina passa in vantaggio. Incisiva e prolungata l’azione offensiva dei padroni di casa, ben finalizza da Catalano che, con un preciso diagonale, insacca la sfera alle spalle di Cascione. Il Messina, galvanizzato dal vantaggio, insiste. Al 19’, sugli sviluppi di un corner battuto da Genevier, Arcidiacono calcia al volo da distanza proibitiva ma non inquadra lo specchio della porta. La reazione dell’Igea si concretizza al 21’ con un destro da limite di Giambanco che, tuttavia, non impensierisce Lourencon. I padroni di casa ricominciano a macinare gioco e al 22’ Genever, da circa 25 metri, scalda i guantoni all’estremo difensore igeano. Al 29’ il tecnico igeano Tedesco, con il chiaro intendo di alzare il baricentro del gioco, getta nella mischia il giovane Santapaola al posto di Bucca. La mossa tattica frutta soltanto un timido tentativo di testa di Akrapovic, peraltro ben neutralizzato dall’attentissimo Lourencon.

Messina

Il Messina celebra una delle sue tre reti (foto Nino La Macchia)

Al minuto 39 il Messina potrebbe raddoppiare con un tiro-cross di Arcidiacono che attraversa tutta l’area di rigore prima di stamparsi sul palo; sulla sfera si avventa come un falco Catalano ma la sua zampata colpisce ancora una volta il legno. Ma la sagra delle occasioni sprecate non accenna a concludersi anche perché in pieno recupero, al 47’, è una conclusione sporca di Tedesco ad infrangersi ancora una volta sul palo. E’ il preludio al raddoppio dei padroni di casa che si materializza trenta secondi più tardi grazie a Gael Genevier che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Catalano, fulmina Cascione e fa esplodere il Franco Scoglio. La prima frazione di gara si conclude con il Messina in vantaggio con il più classico dei risultati.

Curva Sud

Lo striscione esposto in Curva Sud dai tifosi del Messina (foto Nino La Macchia)

La ripresa si apre con un nuovo cambio in casa igeana. Va anzitempo sotto la doccia il colombiano Asprilla, al suo posto c’è Calabrese. Il Messina, pago del vantaggio, si limita a controllare partita e risultato ma non disdegna qualche buona sortita offensiva. All’11’ Arcidiacono trova un varco sulla corsia di sinistra e si presenta a tu per tu con Cascione ma la conclusione con il sinistro è tutta da dimenticare. Tra il 15’ ed il 24’ Tedesco si gioca anche gli ultimi cambi, avvicendando prima Pisaniello con Moussa e subito dopo Mancuso e Giambanco rispettivamente con Grosso e Miuccio. Ma la formazione igeana è davvero troppo modesta per poter impensierire un Messina apparso quest’oggi particolarmente attento e volitivo. Al 32’ giunge anche il punto del tris grazie ad un’azione personale di Arcidiacono che, palla al piede, percorre indisturbato almeno quaranta metri di campo prima di presentarsi tutto solo davanti a Cascione ed infilarlo con un preciso rasoterra. Per l’Igea Virtus è notte fonda. Nei minuti finali non succede praticamente più nulla. Il triplice fischio del Sig. Gullotta consegna al Messina una vittoria importantissima soprattutto perchè conquistata contro una diretta antagonista nella lotta per la salvezza.

Diamoutene e Traditi

Diamoutene e Traditi si contendono un possesso aereo (foto Nino La Macchia)

Il tabellino. Acr Messina-Igea Virtus 3-0
Marcatori: al 7’ pt Catalano (M) al 48’ pt Genevier (M), al 32’ st Arcidiacono (M).
Acr Messina: Lourencon, Biondi, Barbera, Traditi (al 37’ st Dascoli), Zappalà, Ba (al 44′ st Lundqvist), Arcidicono, Bossa (al 33’ st Amadio), Tedesco (al 21’ st Selvaggio), Genevier (al 42’ st Aldovrandi), Catalano. In panchina: Meo, Sambinha, Cocimano, Lundqvist. Allenatore: Oberdan Biagioni.
Igea Virtus: Cascione, Allegra, Akrapovic, Dodaro, Bucca (al 29’ pt Santapaola), Diamoutene, Mancuso (al 24’st Grosso), Giambanco (al 24’ st Miuccio), Perkovic, Pisaniello (al 15’ st Moussa), Asprilla (al 46’ st Calabrese). In panchina: Cannizzaro, Mattaliano. All. Giacomo Tedesco.
Arbitro: Marco Gullotta di Siracusa.
Assistenti: Davide Mongiovì di Agrigento e Francesco Piccichè di Trapani.
Note – Giornata fredda e nuvolosa, terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori circa 300. Una cinquantina circa i tifosi dell’Igea Virtus, assiepati nel settore loro destinato. Ammoniti: Giambanco (I), Ba (M), Lourencon (M), Grosso (I). Corner: 4-4. Recupero: 4’ pt e 3′ st.

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Plurilaureato, giornalista per passione, docente di matematica e dottore commercialista di professione. In una parola: poliedrico.