Il Messina offre un’ottima prova contro il Teramo ma colleziona ancora un pari

Lo stacco di De Bode che è valso il pareggio del Messina (foto Luca Maricchiolo)
Lo stacco di De Bode che è valso il pareggio del Messina (foto Luca Maricchiolo)

Lo stacco di De Bode che è valso il pareggio del Messina (foto Luca Maricchiolo)

Il pre-partita. Squadra che vince non si cambia: fedele al vecchio adagio il tecnico del Messina, alla “prima” al San Filippo, non effettua cambiamenti nell’undici di partenza, rispetto a quanto avvenuto a Sorrento. Costa Ferreira torna a sfidare la sua ex squadra. Al suo fianco Bucolo e Maiorano, che torna a calcare il terreno di casa a distanza di tre mesi dalla vittoria con l’Arzanese, ultima affermazione casalinga per i peloritani, che hanno poi violato i campi di Gavorrano e Sorrento appunto. Sul fronte opposto anche Vivarini rinnova la sua fiducia nell’undici che si è imposto a Lamezia, mercoledì nel recupero. Uno sforzo supplementare che però gli abruzzesi potrebbero pagare caro. Bernardo, ex FC Messina, in campo nonostante il problema alla schiena accusato in settimana. Gregorio, al rientro dalla squalifica, si accomoda in panchina. Cucinotta, dopo il provvedimento del Giudice Sportivo, dirottato invece in tribuna al pari di Buongiorno e degli stranieri Guilana, Scoponi e Piovi, in odor di taglio. Tradizionale divisa bianca con calzoncini e calzettoni neri per il Messina, maglia da trasferta blu con pantaloncini e calzettoni bianchi per il Teramo, che sfoggia soltanto qualche inserto biancorosso.

La rete del momentaneo 0-1 di Caidi (foto Luca Maricchiolo)

La rete del momentaneo 0-1 di Caidi (foto Luca Maricchiolo)

La cronaca. Messina arrembante fin dall’avvio: al 2’ Ferreira sfiora subito il gol da fuori area: Serraiocco respinge in tuffo. Poi entrambe le squadre conquistano due corner a testa, con Quintoni che ci prova con un sinistro al volo al 6’, che non inquadra lo specchio. Al 10’ termina a lato anche la botta di Ferreira, ben imbeccato in profondità da un rigenerato Guadalupi. Al 18’ grande chiusura di Guerriera su Bernardo, che si era involato in contropiede. Grassadonia si agita in panchina, dando indicazioni ai suoi. Nella fase centrale del primo tempo grande forcing dei locali, che provano a sfondare soprattutto a sinistra, sulla corsia di Quintoni: il Teramo si difende con ordine ma è in evidente affanno e non riesce a ripartire in contropiede. Al 28’ ghiotta chance per lo scatenato Ferreira che da fuori area manca d’un soffio una splendida marcatura personale. Alla mezzora invece Chiaria non controlla il lancio in profondità di Maiorano: manovra comunque da applausi quella imbastita dai peloritani.

L'esultanza del difensore del Teramo per lo stacco vincente (foto Luca Maricchiolo)

L’esultanza del difensore del Teramo per lo stacco vincente (foto Luca Maricchiolo)

Al 33’ però passano paradossalmente in vantaggio gli abruzzesi: sul corner battuto da Dimas, Caidi è troppo libero di staccare a centro area e può battere imparabilmente Lagomarsini. Il Messina, sostenuto comunque dalla Curva Sud, reagisce subito e due minuti dopo Guerriera costringe Serraiocco costringe alla parata a terra in due tempi. Al 37’ ci prova dalla distanza anche Guadalupi: la palla sorvola la traversa. Poi Ferreira accusa un problema muscolare e Grassadonia è costretto al cambio: lo rimpiazza Gherardi. Al 40’ tornano a pungere gli ospiti: Bernardo viene imbeccato in profondità ma il suo diagonale è respinto in corner da Lagomarsini. Pregevole nell’occasione anche il lavoro a centrocampo di Cenciarelli. Al 42’ Gherardi non aggancia il pregevole assist di Maiorano ma sul corner il Messina va comunque in rete: De Bode usa finalmente la testa e firma la sua prima marcatura in giallorosso. Al 47’ Gherardi fallisce la misura della botta da fuori area. Le squadre vanno al riposo sul punteggio di 1-1.

Grande agonismo nella sfida del San Filippo (foto Luca Maricchiolo)

Grande agonismo nella sfida del San Filippo (foto Luca Maricchiolo)

In avvio di ripresa dopo ottanta secondi Guerriera non riesce ad indirizzare verso i pali difesi da Serraiocco il pallone servito con il tacco da Chiaria. Determinante il ritorno di Maiorano in mezzo al campo, dove i peloritani sono adesso molto più incisivi, come dimostrano i tre calci d’angolo conquistati in rapida successione. Al 10’ termina alta sulla traversa la girata di Chiaria. Vivarini opera il primo cambio, inserendo Petrella al posto di Sassano. Al 13’ il tiro-cross di Guerriera non crea grattacapi al portiere ospite. Al 15’ il Teramo si rifugia in corner sull’insidiosa sponda di Maiorano, superlativo anche in fase d’impostazione. Grassadonia allora si gioca la carta Corona, già decisivo a Sorrento: “Re Giorgio” rimpiazza Chiaria dopo un lungo riscaldamento. Al 20’ Di Paolantonio fallisce totalmente la misura della conclusione da dentro l’area. Al 25’ Gherardi sfiora il 2-1 sul servizio in profondità di Quintoni: gli abruzzesi si salvano sulla respinta corta del loro estremo difensore. Al 31’ primo pesante provvedimento disciplinare del match, con Silvestri che rimedia il cartellino giallo che gli costerà anche la squalifica. Sulla conseguente punizione Ferrani fallisce di poco la deviazione decisiva: come in occasione della marcatura di Caidi eccessivo lo spazio concesso dalla retroguardia peloritana. Al 38’ decisivo Lagomarsini sul colpo di testa di Ferrani, che sugli sviluppi di un corner godeva ancora di troppa libertà. Al 39’ viene deviato in angolo il tiro di Maiorano. Al 43’ sorvola la traversa anche la botta di Gherardi. Nonostante i generosi assalti finali il Teramo resiste anche se perde la vetta a vantaggio del Cosenza, il Messina – nonostante un’ottima prova – manca l’appuntamento con il successo casalingo e dopo il nono pareggio stagionale scivola nuovamente a -5 dall’ottavo posto ed a -3 dalla zona play-off.

Maiorano difende un possesso in mezzo al campo: il centrocampista, al rientro in casa dopo tre mesi, è ancora una volta tra i migliori in campo

Maiorano difende un possesso in mezzo al campo: il centrocampista, al rientro in casa dopo tre mesi, è ancora una volta tra i migliori in campo (foto Luca Maricchiolo)

Il tabellino. ACR Messina – Teramo 1-1
Marcatori: al 33′ pt Caidi (T), al 43′ pt De Bode (M).
ACR Messina: Lagomarsini, Guerriera, Silvestri, Bucolo, De Bode, Ignoffo (K), Costa Ferreira (38′ pt Gherardi), Maiorano (VK), Chiaria (19′ st Corona), Guadalupi (35′ st Lasagna), Quintoni. In panchina: Iuliano, Caldore, Simonetti, Siciliano. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Teramo: Serraiocco, Ferrani, Scipioni (VK), Cenciarelli, Caidi, Speranza (K), Sassano (11′ st Petrella), Lulli, Bernardo (23′ st Gaeta), Dimas (41′ st Casolla), Di Paolantonio. In panchina: Narduzzo, Gregorio, Pacini, Arcuri. Allenatore: Vincenzo Vivarini.
Arbitro: Andrea Morreale di Roma 1.
Assistenti: Nazzareno Manco di Vibo Valentia e Damiano Margani di Latina.
Note – Contrariamente a quanto annunciato in precedenza, non viene osservato il minuto di silenzio in ricordo di Dore, ex calciatore del Messina recentemente scomparso. Spettatori: circa 1.500 (paganti, quota abbonati ed incasso non comunicati). Ammoniti: 31′ st Silvestri (M), 33′ st Maiorano (M). Corner: 11-6. Recupero: 3′ pt e 3′ st.

Autori

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza