Ferraro: “La squadra è viva. Serve tempo per trovare la quadratura offensiva”

Ferraro e IuratoMister Ferraro segue dalla panchina la progressione di Iurato (foto Paolo Furrer)

L’esordio di Emanuele Ferraro sulla panchina dell’Fc Messina è coinciso con il secondo punto conquistato in classifica e una buona prestazione al cospetto di una formazione quotata come il Trapani, che infonde fiducia in vista dei prossimi impegni: “Con onestà devo dire che in campo mi aspettavo questa risposta da parte dei ragazzi. Hanno dimostrato che la squadra è viva e recepisce bene i concetti. Finché la condizione fisica ci ha assistito abbiamo retto bene contro una grande squadra, poi il campo pesante si è fatto sentire sulle gambe. Per applicazione e voglia i ragazzi hanno dato tutto, rispettando quello su cui avevamo lavorato in settimana”.

Santapaola

Santapaola era già stato allenato da Ferraro a Cosenza (foto Paolo Furrer)

Un punto che spezza la spirale negativa ma il calendario corre e già mercoledì il Fc tornerà in campo in Campania: “Rappresenta una base di partenza. A Portici giocheremo su un campo molto complicato. Bisogna sempre dare l’anima se vuoi ottenere punti in un torneo così difficile, nulla è scritto a priori. Tornerà Sow, che può darci una grande mano. Purtroppo ha avuto un serio lutto, siamo vicini alla sua famiglia”. 

La gara con il Trapani è stata equilibrata, con due formazioni che si sono affrontate a viso aperto. “Nel primo tempo non abbiamo subito veri tiri in porta, arginando la forza dei nostri avversari. Era la nostra prima gara assieme, ci serve un mese di lavoro per vedere un calcio a noi più congeniale. Faccio comunque i complimenti ai ragazzi. Sembra limitante ma molto dipende dal discorso fisico: il campo non ci aiuta, era pesante. Le punte hanno fatto un grande lavoro. Orlando non ha mai mollato, gli altri ragazzi a supporto hanno giocato molto bene, anche i subentranti. Col tempo troveremo la quadratura offensiva”. 

Bramati

I capitani Bramati e Maltese (foto Paolo Furrer)

Il primo gol una molla a livello psicologico per una squadra a secco da cinque giornate. L’ex tecnico della Gelbison è consapevole dell’importanza della marcatura di Castiglia, che però sarà assente a Portici: “Segnare è l’essenza del calcio. Proveremo sempre a chiudere con tre giocatori in area per riempire gli spazi ed essere offensivi. Serve però tempo per ottenere questi automatismi che non sono semplici. Sono molto contento per Ivan, un ragazzo che si è posto con grande predisposizione verso di me, come tutti del resto, e questo facilita il mio compito. L’esserci sbloccati nei gol realizzati è una cosa molto importante”. 

L’ampia rosa verrà scremata, anche per agevolare gli allenamenti: “Le mie scelte le detta la settimana di lavoro. Ho un’idea ben precisa di ciò che voglio da loro e che vogliamo sviluppare. Sfoltiremo la rosa per avere la qualità che ci serve perché siamo troppi. Ho schierato Bramati da play, in Campania ci adegueremo alle caratteristiche degli avversari. Samb ha fatto molto bene, Rosa Gastaldo è stato fuori all’inizio ma è entrato con la testa giusta, a dimostrazione che qui nessuno è un titolare fisso. Serve la mentalità corretta per dare il giusto apporto alla causa”.

Autori

+ posts