Di Napoli: “Catania costato dieci volte di più, ma non cambierei i miei ragazzi”

Re Artù nel corso della conferenza stampa del San FilippoRe Artù nel corso della conferenza stampa del San Filippo

Il derby con il Catania è alle porte ed il numero dei tagliandi venduti continua a crescere in maniera vertiginosa. Superata anche quota 15.000, ci sarà un grande pubblico al “San Filippo” pronto a trascinare i giallorossi. Il successo più bello per il Messina targato Arturo Di Napoli: “L’entusiasmo ci fa piacere, era il nostro primo obiettivo far riavvicinare la città alla squadra, proprio per quel senso di appartenenza di cui parlavamo all’inizio di stagione. Rappresenta un grande traguardo sia per la società che per noi come staff e calciatori del quale dobbiamo andare orgogliosi” ha detto il tecnico nel corso della conferenza stampa della vigilia.

Bramati in azione: si aggiunge alla lista degli assenti

Bramati in azione: si aggiunge alla lista degli assenti

Capitolo formazione. Diversi i dubbi per Re Artù che dovrà rinunciare a tre pedine. “Abbiamo qualche problema, ma questa squadra ha dimostrato al di là di chi scende in campo che c’è una base a livello tecnico e tattico. I miei giocatori venderanno cara la pelle. Valuteremo in extremis domenica mattina gli acciaccati (Baccolo e Palumbo, ndr). Oltre a Gustavo e Tavares, inoltre, tra i sicuri assenti si è aggiunto Bramati. I ragazzi meritano rispetto, ma se ci sarà bisogno di intervenire sul mercato invernale accetterei volentieri un aiuto dalla proprietà, indipendentemente dalla nostra posizione di classifica. Preferisco avere l’imbarazzo della scelta agli uomini contati”.

Arturo Di Napoli, allenatore del Messina (foto Denaro)

Arturo Di Napoli, allenatore del Messina (foto Denaro)

Da un lato il Messina secondo in classifica, dall’altro un Catania in difficoltà che deve fare i conti con il macigno della penalizzazione. La truppa di Pancaro ha raccolto appena 4 punti nelle ultime 4 partite. “Affrontiamo la partita sapendo che dobbiamo centrare la salvezza prima possibile. Se saremo lassù verso la fine del campionato non ci nasconderemo. Il Catania è veramente forte, pratica un calcio importante e saranno ancora più arrabbiati, venendo da un pari e da una sconfitta. I nostri tifosi saranno fieri dei giocatori al di là del risultato che maturerà sul campo, questo lo posso assicurare. Il nostro marchio di fabbrica è quello di essere una squadra che non molla mai”.

La formazione del Messina a Melfi

La formazione del Messina a Melfi

Alle parole dell’ex ds giallorosso Fabrizio Ferrigno (“Il Messina è costretto a vincere”), nell’intervista rilasciata alla nostra testata, Di Napoli replica così: “Ho letto le dichiarazioni di Ferrigno e mi sono messo a ridere. E’ come se oggi dicessi che puntiamo a vincere il campionato e la società mi comprerà Ibrahimovic a gennaio. Il Catania ha una squadra che è costata dieci volte la nostra, basti pensare a Calil, Russotto e Musacci che hanno giocato titolari in serie B. Noi dobbiamo salvarci, gli etnei sono in una zona di classifica non veritiera, dovuta alla penalizzazione, sono loro che devono fare qualcosa in più. Se vinciamo facciamo un’impresa, ma non cambierei nessuno dei miei ragazzi con uno dei loro, perchè meritano rispetto per l’entusiasmo che stanno dando alla città e per me sono il massimo. Proveremo a vincere con tutte le nostre forze, se Ferrigno intende questo allora sì”.

Gran controllo da parte di Cocuzza

Gran controllo da parte di Totò Cocuzza (foto Lenzo)

Il pensiero va poi inevitabilmente al mese di agosto, quando nulla lasciava presagire una posizione del genere in graduatoria e una sfida da giocare davanti ad una simile cornice. “Ogni domenica è per noi una battaglia. Oltre che riconquistare la fiducia ed il rispetto dei tifosi, dobbiamo assicurarci la matematica certezza di mantenere la categoria. Saremo sempre chiari e trasparenti ed una volta ottenuta la permanenza lotteremo eventualmente per vincere il campionato. Pensando oggi a qualcosa che non ci compete andremmo in grossa difficoltà. Io avevo tanta fretta, ma non c’era niente all’inizio del ritiro estivo, né il campo né i giocatori e i ragazzi meritano per questo un grosso applauso. Se dovessimo raggiungere qualcosa in più, per come siamo partiti, sarebbe un miracolo sportivo”.

Cocuzza, tra gli elementi più in forma, scalpita e il tecnico lo elogia pubblicamente, rivolgendogli un messaggio ben preciso: “Totò deve stare tranquillo, non deve cercare rivincite nè risposte, ma continuare a fare quello che ha fatto fino ad oggi. Lo spazio se lo è guadagnato da solo, io non gli ho regalato nulla. Era partito da dietro le quinte, poi ha risposto presente quando è stato chiamato in causa. Chi rientrerà adesso dovrà sudare per riprendersi la maglia da titolare, proprio come ha fatto Cocuzza, un giocatore straordinario che sotto l’aspetto tattico da agosto ad oggi ha fatto miglioramenti stratosferici. Se accetta Parisi la panchina, come avvenuto in qualche partita, la possono accettare anche gli altri”.

 

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