Carillo: “Per me il rigore del Palermo non c’era. Un abbraccio va a Matese”

Celic e CarilloCelic e Carillo guidano la retroguardia giallorossa (foto Nino La Macchia)

Secondo pareggio consecutivo, non senza rimpianti, per il Messina. Dopo l’1-1 contro il Palermo a Vibo Valentia il capitano giallorosso Luigi Carillo, in sala stampa, si è detto preoccupato per Matese, uscito dal campo in barella nei minuti finali: “Voglio rivolgere un pensiero al mio amico e compagno di squadra Mattia, sperando che il suo infortunio non sia nulla di grave e possa riprendersi presto, lo auguro anche alla sua mamma considerato che stanno attraversando un periodo non bellissimo”. 

Matese

Matese portato via in barella (foto Paolo Furrer)

Poi l’analisi del derby da parte dell’ex della Casertana: “Ho visto un gran Messina, con fame e voglia di raggiungere il risultato, che ha capito gli errori della scorsa settimana, non ha cambiato atteggiamento dopo essere andato in vantaggio ed è rimasto sempre sul pezzo. Purtroppo è arrivato il gol del pari, comunque lavoreremo e riguarderemo la partita per cercare di migliorarci. Siamo tutti orgogliosi per l’atteggiamento che ci abbiamo messo. Normale che ci potesse essere un calo fisico nel secondo tempo, siamo partiti in ritardo rispetto agli altri e ci mancano ancora dei giocatori che stiamo aspettando. La società ha fatto un gran lavoro in pochissimo tempo. All’inizio sapevamo che poteva mancarci qualcosa, ma remiamo tutti nella stessa direzione”.

tifosi Messina

Torna il dodicesimo uomo in campo (foto Andrea Rosito)

L’episodio del rigore, poi fallito da Floriano, lo ha visto protagonista per il contatto in area con Luperini giudicato falloso dall’arbitro: “Per me non c’era. Gli arbitri a volte, però, possono sbagliare. Dal campo non mi sembrava per niente rigore, lo riguarderò, comunque ci è andata bene”.

“L’affinità cresce in fretta – ha concluso Carillo – siamo insieme da pochissimo, ma quando c’è un gruppo di ragazzi con gli attributi, tutti proiettati verso lo stesso obiettivo, è molto più semplice creare qualcosa di bello e per i nuovi è possibile integrarsi subito, indipendentemente se vengono dalla Croazia, dall’Africa o da altri posti”. 

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