Atto conclusivo del Raid del Fango

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Vi sono personaggi nella storia che vengono ricordati per il valore assoluto del loro operare in favore dell’umanità, di una nazione, di una città o di un popolo.
Ve ne sono altri che pur nella loro semplicità e nella loro quotidianità vengono ricordati per i loro gesti semplici e naturali come se fossero speciali.
E’ il caso di Cosimo Impellizzeri che Domenica 15 Dicembre 2013 a Casalvecchio Siculo (ME), suo paese di nascita, ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività ciclistica la maggior parte dei quali passati in sella ad una mountain bike, senza disdegnare, di tanto in tanto, la bici da corsa con la quale ha partecipato a tante manifestazioni in giro per l’Italia.
Cosimo è nato a Casalvecchio Siculo il 4 Ottobre del lontano 1938; la sua vita è fatta di lavoro e bicicletta, accompagnata dagli affetti familiari.
Sul lavoro inizia come operaio nella cartiera di Fiumefreddo, poi diventa Capo Macchina e infine Capo Turno.
Come ciclista inizia la sua attività con la Cicloturistica di Messina per hobby, come tanti; ma mentre molti si stancano, Cosimo da buon cicloturista percorre, chilometro dopo chilometro, quasi tutte le strade della nostra Provincia e quelle delle pendici dell’Etna; poi passa a tutta la Sicilia e infine l’Italia.
Dalla Cicloturistica passa alla Forzisi di Giarre per dedicarsi con più assiduità alla nascente Mountain Bike e con la Forzisi arriva il primo titolo Nazionale nel 2001 assieme a tanti titoli provinciali e Regionali.
Successivamente passa alla Enerwolf del Presidente Miuccio, sempre in mountain bke, conquistando ulteriori titoli Provinciali, Regionali e Nazionali.
Infine il passaggio alla Ciclo Tyndaris del Presidente Giordano dove inizia una terza vita conquistando ancora i titoli Nazionali del 2007, del 2010, del 2012 e del 2013. Immeurevoli le vittorie. Sono oltre 80 le maglie conquistate con il sudore e la fatica in tutt’Italia; solo nell’ultima stagione i titoli conquistati sono ben 8.
Cosimo tuttavia non è importante per quello che ha vinto, ma per come ha vinto; la sua vita è un libro aperto intrisa di sudore e fatica; è caduto tante volte, ma sempre si è rialzato portando a termine la sua gara di giornata e quella della vita.
Con il suo operare Cosimo, senza mai fare proclami e senza enfasi è da esempio per i tanti ragazzi che pedalano assieme a lui; vi sono intere generazioni che hanno ricordi ciclistici perché sono stati vicino al buon Cosimo.
Ora la sua attività agonistica è al capolinea perché è giunto al limite massimo (75 anni) per il rilascio della certificazione medico sportiva che lo autorizza a gareggiare, ma non è detto.
Già 5 anni fa Cosimo dette il suo addio all’attività agonistica, ma poi venne innalzata da 70 a 75 anni l’età massima per fare agonismo ed il nostro Cosimo non si è tirato indietro.
In questi giorni, anche grazie agli studi scientifici che innalzano sempre più l’età media dell’uomo e con essa i limiti fisiologici, si discute anche di questo ulteriore possibile innalzamento.
Pensiamo che ciò avverrà, così come siamo certi che Cosimo, ancora una volta, non si tirerà indietro e continuerà; ma se ciò no dovesse avvenire sono pronti per lui dei compiti specifici in bici sui percorsi di gara, nessuno vuole rinunziare all’esperienza e alla serietà di vita sociale e sportiva che Cosimo può mettere a disposizione di tutti.
Queste le premesse di una giornata di tardo autunno, baciata da un tiepido sole che ha scaldato i muscoli ed il cuore ai tanti bikers che, al di là dei diktat e delle bandiere, sventolate in questi tempi più a torto che a ragione, sono venuti a Casalvecchio per onorare l’amico di tutti.
Ma prima della festa vi è stata anche la gara sul classico e collaudato percorso di Casalvecchio, per concludere una stagione ed un Campionato, il 4° Raid del Fango, prima del rompete le righe e delle festività natalizie.
Già al giro di lancio Andrea Pasqaualino (Lucchesi Celetrasporti) lancia il guanto di sfida e mette in fila indiana il giovane e promettente Marco Siracusano.
Al secondo passaggio si conclude il percorso breve riservato ai giovani e ai più anziani, Marco Siracusano vince largamente su Giuseppe Ardizzone, oggi un po’ appannato, e Simone Laquidara; mentre fra iu meno giovani Biagio Davì fa da scudiero al festeggiato Impellizzeri.
Nella gara lunga Pasqualino conclude la sua fatica in testa mentre, con un finale veemente, risale in seconda posizione Salvatore Cordaro che si lascia alle spalle Giovanni Basso ed Antonio Nicita con in 5^ posizione Gioacchino Currò
Fra le Società vince la Agostiniana Enerwolf, 85 punti, con buona seconda la Ciclo Tyndaris, 78 punti, e 3^ il Team Max Bici con 56 punti.
Con questa gara si conclude la stagione della mountain bike siciliana ed il 4° Raid del Fango; Antonio Nicita (Zancle) domina la Classifica Assoluta.
Questi i vincitori di categoria:
Primavera: Sottile Francesco – Cicli Benedetto Falcone
Debuttanti: Laquidara Simone – Ciclo Tyndaris Patti
Cadetti: Trovato Domenico – Team Max Bici Barcellona
Junior: non assegnato
Senior: Sottile Carmelo – Cicli Benedetto Falcone
Veterani: Nicita Antonio – Zancle Cycling Team Messina
Gentlemen: Miuccio Carmelo – Agostiniana Enerwolf S.Teresa Riva
Super Gentlemen A: Davì Biagio – Ciclo Tyndaris Patti
Super Gentlemen B: Impellizzeri Cosimo – Ciclo Tyndaris Patti
Fra le Società vince il Team Max Bici di Barcellona del Presidente Massimo Dragà con 492 punti, seguita dalla Ciclo Tyndaris di Patti che di punti ne conquista 424 assieme alla seconda piazza, mentre al terzo posto si piazza la Cicli Benedetto con 330 punti.

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Giornalista sportivo, iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Grande appassionato di ciclismo, che segue da anni per la nostra testata