Il Messina stende la Casertana e vede la C unica

Lo straordinario colpo d'occhio della Curva
Undicesima rete in stagione per l'ex Ancona

Undicesima rete in stagione per l’ex Ancona (foto Gabriele Maricchiolo)

Il pre-partita. Grassadonia propone l’undici annunciato alla vigilia, con Silvestri che prende il posto di Ignoffo. Rispettato così il parametro legato all’età media (che non deve essere superiore ai 24 anni, pena la rinuncia ai contributi economici garantiti dalla Lega Pro), nonostante la promozione di capitan Corona: Caturano parte quindi dalla panchina. Si accomodano invece in tribuna i vari De Bode, Quintoni e Buongiorno. Indisponibili gli infortunati Zaine, costretto ancora una volta a posticipare l’esordio in giallorosso, e Franco, per il quale la stagione si è già conclusa con largo anticipo. Grandissima cornice di pubblico, dopo i confortanti dati relativi alla prevendita, anche in virtù della “Giornata Giallorossa” indetta dalla società: 5.000 gli spettatori presenti, nuovo record stagionale, in linea con i match della promozione dalla D alla Lega Pro con Cosenza e Nissa. Un ospite d’eccezione in Tribuna: l’ex tecnico di Latina e Nocerina Gaetano Auteri. Prima del calcio d’inizio sul terreno di gioco trovano spazio anche due automobili della QMotors, main sponsor del club. Messina in maglia bianca, con calzoncini e calzettoni rossi, tradizionale divisa a righe verticali rosse e blu per la Casertana, che indossa pantaloncini e calzettoni bianchi. Via posticipato di qualche minuto, per un buco nella rete difesa da Fumagalli, ex senza presenze in riva allo Stretto. Tra i campani c’è soprattutto D’Alterio, a Messina sia nelle gestioni Aliotta e Franza che in quella più recente di Manfredi.

Un primo piano di Lagomarsini

Un primo piano di Lagomarsini

La Cronaca. Pronti-via ed il Messina è in vantaggio dopo appena 12″. Peloritani in rete con il solito Costa Ferreira, che firma l’undicesima marcatura stagionale tra Coppa e campionato con la complicità di una deviazione. Grande esultanza per il portoghese, che riceve dalla panchina e mostra al pubblico una maglietta celebrativa dedicata proprio a Franco, lo sfortunato compagno vittima di un grave infortunio nell’ultima uscita casalinga. Match subito in discesa per i padroni di casa, che con un successo ipotecherebbero di fatto l’agognato approdo in C unica, conquistata grazie ad un girone di ritorno da record. Dopo avere inanellato ben 19 risultati utili consecutivi, la Casertana ha conquistato appena tre punti nelle ultime cinque uscite. Al 5′ Lagomarsini blocca senza patemi la punizione da fuori area di Cruciani. All’8′ Bernardo sfiora perfino il bis; determinante l’uscita al limite dell’area di Fumagalli, che gli chiude lo specchio. Al 13′ strappa qualche sorriso Grassadonia, che a bordo campo attende l’uscita lenta di un pallone calciato fuori con fair play da Mancino, perchè nel frattempo Corona è rimasto a terra infortunato dopo un contrasto. Al 20′ Ferreira non inquadra lo specchio sul pregevole assist di Bernardo. Il portoghese ci riprova subito, dopo avere rubato palla ad Idda. Nell’occasione ignorato Corona, che sfiora la marcatura personale 30″ dopo, al culmine di una pregevole azione personale: palla che fa la barba al secondo palo. Ritmi non certo elevati, anche perchè se le inseguitrici non dovessero vincere la Casertana sarebbe matematicamente promossa anche con la sconfitta. Al 33′ la Casertana invoca la concessione di un penalty per un presunto tocco di mano in area, ma ottiene soltanto un corner: sugli sviluppi della battuta murato Cruciani. Al 41′ provvidenziale intervento di Lagomarsini in uscita sulla sortita in area di Mancino; sugli sviluppi dell’azione arriva il giallo per il diffidato Squillace, che salterà quindi la prossima trasferta di Lamezia. La conseguente punizione dal limite di Correa viene deviata in corner dallo stesso Lagomarsini.

Rete dedicata allo sfortunato Franco

Rete dedicata allo sfortunato Franco (foto Gabriele Maricchiolo)

Doppio cambio nel corso dell’intervallo tra gli ospiti, che schierano Bacio Terracino ed Agodirin al posto di Varriale e Cruciani. Ma all’8′ è Corona a chiudere i conti con una precisa parabola dai trenta metri: nell’occasione grave indecisione della retroguardia campana, con Fumagalli che svirgola il pallone fuori area, agevolando “Re Giorgio”. Grande esultanza per l’attaccante palermitano, che si conferma capocannoniere di squadra con 11 reti in campionato, nonostante il minutaggio ridotto soprattutto nel corso del girone di andata. Tra il 9′ ed il 10′ il Messina sfiora perfino il tris con la conclusione ravvicinata di Maiorano, deviata in corner da Fumagalli, e la girata di Silvestri: peloritani adesso arrembanti sulle ali dell’entusiasmo per il doppio vantaggio. Al 15′ viene allontanato per proteste Grassadonia, alla quarta espulsione in sei giornate (!). Al 17′ rosso diretto per Maiorano, reo di avere colpito con la mano il pallone a pochi centimetri dalla linea di porta dopo una precedente respinta di Lagomarsini: viene concesso un calcio di rigore agli ospiti, che lo trasformano con Mancino, riaprendo incredibilmente il match. Criscuolo corre ai ripari inserendo Simonetti per Corona. Tra il 20′ ed il 21′ doppia chance per i locali, con Fumagalli che si salva in uscita su Squillace e poi sul controllo difettoso di Bernardo, servito a centro area da Silvestri. Poco dopo l’ex attaccante del Teramo viene rimpiazzato da De Vena. Gli ospiti non inquadrano lo specchio da fuori area con De Marco (poi rimpiazzato da Chiavazzo) e poi con Agodirin sotto misura al 25′. Al 30′ clamoroso incrocio dei pali centrato da Mancino, che in precedenza si era visto respingere un pallonetto da Lagomarsini. Dopo un primo tempo al piccolo trotto la terza della classe sta onorando in pieno l’impegno in riva allo Stretto. Al 36′ esauriti i cambi a disposizione delle due squadre, con Cucinotta che rileva uno stanco Guerriera. Tre minuti dopo si ristabilisce la parità per il secondo giallo rimediato dall’ingenuo Agodirin, che pur ammonito commette un fallo inutile in attacco: gesto di stizza per lo sconsolato Ugolotti. Messina costretto comunque ad arretrare il baricentro. Al 48′ debole il colpo di testa di Idda. Finisce così: il Messina stende un’altra delle big del torneo e vede la C unica davvero ad un passo; sei i punti di vantaggio sulla nona da gestire a quattro giornata dal termine.

Subito grande festa per i peloritani

Subito grande festa per i peloritani (foto Gabriele Maricchiolo)

Il Tabellino.
ACR Messina – Casertana FC 2-1
Marcatore – al 1′ pt Costa Ferreira (M), all’8′ st Corona (M), al 17′ st Mancino (C).

ACR Messina – Lagomarsini, Guerriera (36′ st Cucinotta), Silvestri, Bucolo, D’Aiello, Pepe, Bernardo (24′ st De Vena), Maiorano, Corona (19′ st Simonetti), Costa Ferreira, Squillace. A disposizione: Iuliano, Ignoffo, Pagliaroli, Caturano. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Casertana FC – Fumagalli, D’Alterio, Bruno, Marano, Idda, Conti, De Marco (28′ st Chiavazzo), Correa, Varriale (1′ st Agodirin), Mancino, Cruciani (1′ st Bacio Terracino). A disposizione: Vigliotti, Antonazzo, Pezzella, Cuccimiello. Allenatore: Sig. Guido Ugolotti.
Arbitro: Antonio Giua di Pisa.

Assistenti: Dario Benedettini di Pistoia e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
Note – Espulsi al 17′ st Maiorano (M) ed al 39′ st Agodirin (C) per doppia ammonizione. Allontanato dalla panchina al 15′ st il tecnico del Messina Grassadonia. Ammoniti: al 22′ pt Bruno (C), al 41’pt Squillace (M), al 42′ pt Cruciani (C) e Corona (M), al 9′ st Agodirin (C), al 14′ st D’Aiello (M). Corner: 7-3. Recupero: 1′ pt. Spettatori: circa 5.000 (3.296 paganti, incasso non comunicato).

Autori

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza