Al PalaCultura “The new Richie Beirach Quartet” nell’ambito della Filarmonica Laudamo

PalaculturaIl Palacultura Antonello

Nell’ambito della 98ª Stagione della Filarmonica Laudamo domenica 4 novembre, alle ore 18, al Palacultura Antonello, in esclusiva, si esibiranno in concerto di “The New Richie Beirach Quartet”.

Musica

The New Richie Beirach Quartet

Protagonisti Richie Beirach, autentica leggenda del piano jazz moderno, con Joscha Oetz al contrabbasso, Regina Litvinova alle tastiere, e Christian Scheuber alla batteria. In programma composizioni di Beirach e brani del repertorio jazz. Richie Beirach, oltre al concerto, nella mattinata di sabato 3 novembre, terrà un workshop per i musicisti della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, nel percorso di perfezionamento dell’ensemble formato da musicisti dell’area della Stretto, giunto al terzo anno dalla sua costituzione. Beirach, (Brooklyn 1947), dall’età di 6 anni prende lezioni dal pianista classico James Palmieri, da cui dice di avere appreso tutto quello che sa sulla musica. La sua passione per il jazz nasce ascoltando a 12 anni il quintetto di Miles Davis, con Red Garland al piano e nella metà degli anni ’60 entra nella scena del jazz newyorkese suonando nei gruppi di Freddie Hubbard e Lee Konitz. Si iscrive alla Berklee School di Boston dove, però rimane solo un anno, preferendo tornare a New York nel 1968, per studiare composizione con Ludmilla Ulehla alla Manhattan School of Music ed ottiene il Master Degree of Composition.

Musica

Richie Beirach

In quel periodo suona nel quartetto di Stan Getz, insieme a Dave Holland e Jack De Johnette. Dal 1973 è il tastierista del Lookout Farm del sassofonista Dave Liebman, gruppo fra i più acclamati del jazz-fusion di quegli anni. Da quel momento inizia una collaborazione “storica” fra Liebman e Beirach ed entrambi incidono in duo più volte fondando “Quest”, quartetto fondamentale del jazz moderno, con il quale pubblicano sei album dal 1981 al 1991. La quantità di album che Beirach ha pubblicato in solo, duo, trio ed altre formazioni è enorme, e con i più grandi musicisti (Chet Baker, Billy Hart, Cecil Mc Bee, George Coleman, per citarne alcuni) ed il suo contributo alla composizione per il jazz è stato prezioso. Brani come Elm, Leaving ed altri sono oramai diventati degli standard del jazz degli ultimi decenni. Didatta come pochi, ha insegnato per anni alla New School di New York, quindi ha ottenuto la cattedra di jazz al Conservatorio di Lipsia. Regina Litvinova dall’infanzia a Mosca ha studiato pianoforte classico con Eduard Syomin, e jazz con Yuri Chugunov e Gennadi Strelnik. In Germania suona con il batterista Christian Scheuber in numerosi progetti, fra cui il Regina Litvinova Extreme Trio. Nel 2002 vince il Premio “Young Jazz Award” a Tubingen e, nello stesso anno, pubblica il suo primo CD «German Body ,Russian Soul, African Heart» (Rodenstein Records). Ha completato la sua educazione musicale proprio con Richie Beirach al HMT di Lipsia e dal 2014, suona le tastiere e il vocoder con il Richie Beirach’s Coming Together Trio. Joscha Oetz, nato a Colonia, studia all’Università di Essen, all’Accademia di Colonia e a San Diego in California. Quindi si stabilisce per 7 anni in Perù dove arricchisce la sua espressività con lo studio intensivo della cultura peruviana. Tornato a Colonia lavora al progetto “3 in The Red Circle”, con Reiner Witzel e Christian Scheuber, dedicato all’estetica del cinema degli anni 1960 e ad altri progetti. Ha collaborato Michael Brecker, Dave Liebman, Don Byron, George Lewis, N’dugu Chancler, , Steve Noble e Nils Wogram. Christian Scheuber, musicista richiestissimo in formazioni dal vivo e in studio, ha iniziato come flautista, acquisendo esperienza anche in orchestre sinfoniche. A 16 anni svolta verso la batteria, studiando alla Swiss Jazz School di Berna con Billy Brooks e nel 1991 fonda insieme a Reiner Witzel, Olivier Ker-Ourio, Igor Buttman, Andrey Kondakov e Vladimir Volkov, la band “Jazz Inter”. In Norvegia gli è stato assegnato il 1999 “Jazz Ear Award”. Nel 2000 il suo primo CD da leader “Clara’s Smile”. Ha collaborato, fra gli altri, con Herb Geller e Alex Sipiagin ed è docente del Dipartimento di Musica Jazz/Pop di Ludwigshafen. I prossimi appuntamenti prevedono domenica 11 novembre, alle 18 al Palacultura, Orazio Sciortino al pianoforte in “Correspondances (Debussy 1918-2018)”, musiche di Debussy, Turi e Sciortino. Giovedì 15 novembre, alle 19, nella Sala Sinopoli, per la VI edizione della serie Accordiacorde, in collborazione con E.A.R. Teatro di Messina , sarà la volta di Diego Spitaleri al pianoforte, nelle musiche tratte dal suo CD “Pianofor(t)ever”.

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