ACR e Proto ancora distanti. Chiesti 200.000 € per il 44% delle quote

Curva SudLa Curva Sud sfoggia le tradizionali sciarpe giallorosse: ritrovato il successo dopo nove turni i peloritani vogliono subito il bis (foto Alessandro Denaro)

Non decolla la trattativa volta all’eventuale rinnovamento della compagine societaria dell’ACR. L’impressione è che si vada verso l’ennesimo nulla di fatto e quindi con il passare delle ore si concretizza l’ipotesi che la prosecuzione della gestione possa essere ancora affidata agli attuali quattro soci.

L'ex presidente dell'Atletico Catania Franco Proto è tra gli imprenditori che affiancano Barbera

L’ex presidente dell’Atletico Catania Franco Proto è tra gli imprenditori che affiancano Barbera

Le parti in causa restano distanti. Il gruppo Proto nella manifestazione d’interesse presentata lunedì sera ha prospettato l’interesse a rilevare l’intero pacchetto azionario del club. Il presidente Natale Stracuzzi e i suoi compagni d’avventura preferirebbero invece un ingresso graduale. In pratica, come già avvenuto tre mesi prima con Barbera, la voglia – legittima – di non abbandonare del tutto la società acquisita un anno prima da Lo Monaco complica i piani dei potenziali acquirenti.

Che a loro volta si sono dichiarati disposti a riconoscere una contropartita economica di 500.000 soltanto in caso di promozione in serie B ottenuta nell’arco del prossimo triennio. Un traguardo di spessore, indicato come garanzia delle reali intenzioni di investire nel calcio peloritano.

Casertana-Messina

Un primo piano del massimo dirigente Natale Stracuzzi giallorosso a Caserta

Subito dopo avere ricevuto l’offerta formale, già discussa in un faccia a faccia al quale erano presenti anche il vice-presidente Piero Oliveri e l’ex direttore generale dell’ACR Lello Manfredi, tra i principali promotori dell’operazione, all’imprenditore ennese attivo nel settore ospedaliero è arrivata la controproposta degli attuali soci.

La proprietà dell’ACR ha chiesto 200.000 € di contropartita in cambio del 44% delle quote (ovvero la metà di quelle detenute dai due soci di maggioranza, Stracuzzi e Oliveri, che hanno in mano l’88% del club) ed altri 400.000 , sotto forma di contributo utile a coprire parte dei costi che dovranno essere sostenuti nell’arco della stagione.

In cambio avrebbe riconosciuto a Proto e soci l’opzione utile per ottenere la maggioranza delle quote (e quindi almeno un altro 7% dell’intero pacchetto) nel corso dell’anno successivo (stagione sportiva 2017/2018). Anche i soci di minoranza, l’Antares che fa riferimento a Pietro Gugliotta, e Nino Micali, avevano avallato questa operazione di affiancamento (o di “condivisione”, per dirla alla Stracuzzi).

Gugliotta e Oliveri

Gugliotta e Oliveri hanno condiviso la carica di vice-presidenti

Ma Proto sembra intenzionato a impegnarsi soltanto in caso di immediato ottenimento delle quote di maggioranza. L’intermediario che lo affiancava nel colloquio avuto con Stracuzzi e Oliveri inoltre si è già fatto da parte nel momento in cui l’attuale proprietà ha ufficializzato la composizione del nuovo staff tecnico e gli altri acquisti operati per completare la rosa.

Neppure l’abbattimento del monte debitorio di almeno 350.000 (così come certificato dal bilancio 2015) conforterebbe adeguatamente i potenziali investitori, che temono il concretizzarsi di ulteriori pendenze. Nelle prossime ore si capirà se le rispettive parti in causa potranno limare o meno le distanze o se sulla trattativa scorreranno definitivamente i titoli di coda.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza