ZS Group Messina, Hamish Warden annuncia: “Giocherò nella serie A svizzera”

Hamish WardenHamish Warden (Basket School Messina)

Campionati fermi per via dell’emergenza Covid-19 e di basket attualmente si può soltanto parlare. Sui social impazzano le dirette messe in onda dai vari portali specializzati. Ma c’è un club di C Silver che ha pensato di non abbandonare i propri aficionados, dando seguito alle telecronache settimanali delle gare, proponendo un appuntamento sulla propria pagina ufficiale. Il club in questione è la Basket School Messina che proprio venerdì ha mandato on line la seconda puntata della sua diretta Facebook. Nel corso dell’appuntamento condotto da Carmelo Minissale, con la supervisione tecnica di Vincenzo Nicita Mauro, è andata in onda un’intervista doppia ai cannonieri del girone siciliano di C Silver, Martins Berzins dell’Acireale e Hamish Warden della Basket School, realizzata dal collega Roberto Quartarone per Basket Catanese.

Warden

Hamish Warden

Il giocatore australiano, grande protagonista con gli scolari, ha parlato della sua stagione vissuta in riva allo Stretto. “Tutti a Messina sono stati grandi, mi hanno fatto sentire a casa. Compagni di squadra, dirigenti e allenatori sono stati grandi, le persone mi hanno aiutato tanto a Messina. Ho trascorso un anno molto divertente con i ragazzi. La mia esperienza è stata molto positiva. Il campionato è molto differente dall’Australia de dagli USA, qui è molto più fisico e sento che questo tipo di gioco fosse adatto a me. La competizione qui è molto buona con grandi giocatori, intelligenti e tosti”. Dopo aver dato il proprio giudizio tecnico sulla guardia acese, interrogato sul suo futuro cestistico, il lungo di Perth ha affermato: “Purtroppo non tornerò in Italia, giocherò nella massima serie svizzera. Ringrazio tutti della Basket School Messina che hanno reso il mio primo anno europeo fantastico. Grazie a tutti”.

Gruppo Zenith Messina

Bruno Donia Sofio (General Manager Basket School Messina)

La notizia, inattesa, è stata commentata a caldo dal GM della ZS Group Messina Bruno Donia Sofio, che insieme a Federico Manfrè e l’ex capitano giallorosso, Francesco Mazzù, erano ospiti della diretta. “Abbiamo appreso la notizia da questo video, non lo sapevamo. Il ragazzo ha trovato l’accordo in serie A svizzera. A noi chiaramente fa piacere che grazie alla nostro club il giocatore si sia potuto mettere in luce e sia andato in una società che disputa un campionato di serie A, migliorando anche il proprio ingaggio. D’altro canto è chiaro che per noi rappresenta una perdita notevolissima. In questo momento, in realtà, non si può discutere di ingaggio di giocatori stranieri, in quanto non si sa nulla di quel che sarà la prossima stagione in termini regolamentari. Se, per esempio, la prossima stagione prevede ancora la presenza di atleti stranieri, o meno, e questo rappresenta un primo elemento di riflessione. Chiaramente noi abbiamo preso atto di questa sua decisione, ci dispiace non poterlo vedere più a Messina, perché si tratta di un ragazzo che ci ha regalato dei grandi numeri. Quello che mi impressiona sono le sue percentuali dal campo, nei tiri da fuori, ma anche la sua intelligenza, quindi sarà una grande perdita. Però questo non può e non deve rappresentare un problema, perché dal momento in cui c’è una società strutturata, una società forte che programma e studia le varie stagioni nei momenti e nei modi giusti, poi questo fa parte delle dinamiche dello sport. Chi viene qui e fa bene è poi automaticamente proiettato a categorie superiori o a situazioni economiche che non possono essere confacenti alle nostre possibilità. Allora si deve essere bravi a rinnovare e ad essere competitivi allo stesso tempo”.

De Angelis, Manfrè, Warden e Daniels

De Angelis, Manfrè, Warden e Daniels, della Basket School Messina

Anche il compagno di squadra, Federico Manfrè, ha voluto dire la sua sulla decisione di Warden: “Innanzitutto ci tengo a dire che lui vive per la pallacanestro. Non frequenta l’università ma concentra tutte le sue energie nella pallacanestro. E’ molto professionale, la mattina presto già effettuava esercizi atletici, piegamenti, addominali. Da tutto se stesso per la pallacanestro e qualsiasi cosa gli succeda, se l’è costruita e se l’è meritata. Ovviamente da compagni di squadra sono un po’ triste per questa cosa, però gli auguro il meglio perché se lo merita”.

La grinta di Ciccio Mazzù

Le lodi per Warden arrivano anche da Francesco Mazzù: “Senza voler sminuire gli altri ragazzi, Hamish è un giocatore di livello superiore. Possiede una completezza tecnica che per un ragazzo che tendenzialmente giocava da cinque, aveva la capacità di vedere il canestro sia da lontano, che di attaccare il ferro in palleggio, sia vicino o spalle a canestro. Una facilità realizzativa che poi inserita in un sistema come quello di Pippo Sidoti, in cui la palla gira molto velocemente e si cerca una soluzione per creare un vantaggio per lui, era veramente incredibile. Dico questo perché l’anno scorso mi trovavo nella situazione di Hamish, in una situazione di gioco in cui il lungo rimaneva da solo in punta. Con le mie medie facevamo un certo tipo di risultati, con quelle di Warden che era quasi infallibile, diventava una macchina da punti”.

In basso il video della diretta andata in onda, venerdì 1 maggio 2020, sulla pagina Facebook della Basket School Messina.

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