Tony Cairoli chiude a sei punti dal podio la sua prima esperienza americana

Tony CairoliTony Cairoli si è ritirato dalla Mxgp alla fine del 2021

“È il momento di tornare a casa! È stata una super esperienza: anche se è stata difficile, non essendomi preparato, mi sono divertito tantissimo a correre i primi round del National. Ringrazio i fans americani, KTM USA e KTM Factory Racing per avere reso questo possibile e per avermi dato il massimo supporto”. Con questo post sul suo account Instagram, Tony Cairoli si è congedato dalla sua prima esperienza nel campionato americano di motocross.

Tony Cairoli

Per Cairoli quattro appuntamenti negli Usa

Quattro appuntamenti grazie ai quali il nove volte campione del mondo si è finalmente misurato con un mondo di cui ha sempre voluto far parte. Fin dalla giovane età, infatti, Cairoli aveva il desiderio di gareggiare dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Un po’ di amaro in bocca è rimasto. Tony poteva diventare il primo pilota italiano a salire sul podio in un campionato professionistico statunitense e non ci è riuscito per appena sei punti, nella calda Lakewood. Ha pesato l’assenza di una vera preparazione, contro piloti di altissimo livello e in piena attività: un enorme svantaggio.

Dal suo ritiro ufficiale arrivato a novembre 2021, Cairoli ha disputato soltanto una prova del Trofeo Ktm di enduro, prima di lanciarsi nella mischia contro piloti reduci da 17 round di Supercross e pertanto con un ritmo di gara drammaticamente superiore. La preparazione “competitiva” di Cairoli è durata all’incirca un mese, prima della partenza per la California. L’annuncio dell’impegno americano di Cairoli, il 21 aprile scorso, è coinciso grossomodo con l’inizio del programma di allenamenti in vista delle gare che avrebbe dovuto affrontare in seguito. L’indubbia professionalità e meticolosità di Cairoli non potevano essere sufficienti, da sole, a raggiungere grandi risultati da subito. È stato uno sfizio da togliersi a conclusione di una carriera leggendaria.

Tony Cairoli

Tony Cairoli in azione negli Usa

Non si può tuttavia pensare che un pilota del calibro del #222, un autentico animale da competizione, maniacale fino al midollo nella gestione di una gara, abbia affrontato il National come una passeggiata di salute. E qualora ci fosse stato qualche dubbio, Cairoli lo ha chiarito dopo l’uscita sulla pista di Thunder Valley: “High Point sarà la mia ultima gara per il momento, poi vediamo cosa si può fare. Rimarrei qui molto volentieri ma non corro per semplice divertimento, a volte si vuole ricevere anche qualche ricompensa…”. Nonostante i quasi sei mesi di inattività, il pilota pattese è parso tuttora materiale da grandi palcoscenici e c’è ancora la prospettiva di una maglia azzurra. Si correrà a Red Bud, dove nel fangoso Nazioni 2018 Cairoli fu protagonista. Le prospettive insomma sono interessanti… (p300.it)

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