Successo per il concerto di Nino Fiumara al Palacultura “Antonello”

Nino Fiumara_Palacultura_29_11_14_Acc.Fil.ME_Bellini

Lo scorso 29 novembre il pianista Nino Fiumara si è esibito con successo all’Auditorium Palacultura “Antonello” in un concerto organizzato dall’Accademia Filarmonica di Messina e dall’Associazione “Bellini”. Reduce da tanti concerti in Italia, l’artista 21 enne si è esibito nella sua città natale dopo che la scorsa estate ha incantato Taormina, sul palco del Teatro Antico, con la gloriosa “Turkish Youth International Philarmonic Orchestra”, diretta da Cem Mansur. Lo stesso pianista ha dichiarato: “Messina è sempre più emozionante perché è qui che tutto è cominciato”. Fiumara ha portato al PalaAntonello un programma concertistico con una prima parte dedicata agli autori tedeschi con Bach e la sua “Toccata in Do Minore BWV 911” in cui il turbamento e la drammaticità rivivono attraverso Preludio e Adagio; Fuga: Allegro; Adagio; Fuga: Allegro. Con Beethoven e la sua “Sonata per pianoforte n. 28 in La Maggiore op. 101” Fiumara fa risaltare, malgrado la giovane età, una maturità esecutiva, resa più potente dalla dolcezza del primo movimento. La marcia contrappuntistica del secondo movimento esprime l’abilità delle sue mani sulla tastiera e rievoca l’ossessività del tema, allacciandosi al terzo movimento che rappresenta quasi un “affettuoso adagio” ed innalzandosi in un allegro e veloce quarto movimento. Successivamente il pianista interpreta Franz Liszt e la sua la trascrizione di “Tristano e Isotta” di Wagner, nel finale dell’ultimo atto (la morte di Isotta ovvero Isoldens Liebestod S. 447). Nella seconda parte l’artista peloritano si focalizza su Chopin e Skrjabin. Del primo esegue la “Polacca-Fantasia in La Bemolle Maggiore op. 61” che rispecchia l’apice della creatività del compositore nonché una indagine nei labirinti dell’anima e del patriottismo. Da Skrjabin elabora la “Sonata n. 2” ed i “tre studi op. 65”, riuscendo a calibrare anche le disarmonie. Fiumara ha salutato il suo pubblico, concedendo il bis ancora con Chopin e con uno dei suoi famosi studi (il num.10 op. 25). Sicuramente, l’artista avrà molto da dire nei prossimi anni, attraverso le sue doti di raccontarci epoche tante diverse e di spessore al pianoforte. Il prossimo evento in calendario dell’Accademia Filarmonica di Messina e dell’Associazione Bellini sarà sabato 6 dicembre al Palacultura “Antonello”, con Massimo Macrì al violoncello e Giacomo Fuga al pianoforte e musiche di Schumann, Beethoven, Strauss.

Autori

+ posts