Sciotto: “Ancora non c’è la fumata bianca. Domani scioglierò le riserve”

Pietro SciottoIl presidente Pietro Sciotto al Comune (foto Paolo Furrer)

Dopo l’incontro avvenuto questa mattina con il neo sindaco Federico Basile, nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, il presidente dell’Acr Messina, Pietro Sciotto, non ha ancora sciolto le riserve circa l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C: “Diciamo che la fumata bianca ancora non c’è. Abbiamo parlato col sindaco, gli ho fatto delle richieste, dicendo quello che serve per il Messina, ci aggiorneremo e speriamo bene. Io scioglierò le riserve domani mattina. Cosa mi frena? Niente di particolare, ne abbiamo discusso col sindaco, quello che ci siamo detti  sono cose riservate”. 

Pietro Sciotto

Un sorridente Pietro Sciotto si presentato in anticipo al Comune (foto Paolo Furrer)

Il massimo dirigente giallorosso ci tiene a ripercorrere questi cinque anni, vissuti tra luci ed ombre, nei quali le difficoltà non sono mancate: “Volevo ricordare che nel 2017 abbiamo avuto il sì della Lega il 14 agosto, quando tutte le squadre erano già composte e avevano iniziato a fare la preparazione, mentre noi eravamo ancora a zero e difficilmente si poteva vincere il campionato per come si era partiti. Al secondo anno abbiamo incontrato il Bari e al terzo il Palermo, potevamo fare senza dubbio di più, ma non vincere il campionato. Al quarto anno ho ottenuto la promozione e al quinto ho salvato la squadra in C facendo sacrifici immensi a gennaio”.

“Economicamente non ho difficoltà – precisa Sciotto – sono un presidente che vuole spendere i soldi e non guadagnare. Qualunque cosa la si fa per il bene del Messina. Ci vogliono però partecipazione e collaborazione, perché se un presidente deve spendere tutto lui, senza incassi, né sponsor, né pubblicità, né strutture adeguate, dove si vuole arrivare? Io sono disponibile a spendere, ma come avviene a Palermo, Catania e Bari, dove gli sponsor partecipano, chiedo il coinvolgimento di tutti. Non serve una colletta, ma pubblicità e presenze allo stadio, non bastano 500 persone. In tutto il campionato abbiamo avuto 17.300 spettatori paganti, meno dell’Andria. Il Palermo in una sola partita ne ha fatti 34.000, noi dovremmo disputare due campionati interi per raggiungere quella quota”.

Lello Manfredi

Presente anche il direttore generale del Messina Lello Manfredi (foto Paolo Furrer)

“Inizialmente il Comune ci chiedeva 3.000 euro al mese per lo stadio – conclude Sciotto – nelle ultime 7-8 partite col Covid ci hanno graziato non facendoci pagare. Il presidente può bruciare il suo patrimonio per il bene del Messina? Mi devono dare la tranquillità per gestire una società. Il Messina è un patrimonio di tutti, ma la città deve svegliarsi e gli imprenditori devono partecipare come succede in altre città, tutte le attività devono dare il loro contributo, altrimenti significa che non si può fare calcio a Messina e si riparte dalla Terza Categoria. Le cordate interessate a rilevare il club? Meno di zero. Sono disposto a regalare la squadra, dando 100.000 euro di sponsor a chi si prende il Messina”.

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