Quintoni: “Marco sempre nel mio cuore. Era un ragazzo d’oro”

L'esterno sinistro Quintoni

La gioia per il ritorno in campo da titolare a Teramo e per il successo che ha proiettato il Messina al secondo posto si è immediatamente spenta. La morte di Marco Salmeri ha sconvolto Peppe Quintoni che ha appreso la tragica notizia al rientro dall’Abruzzo insieme al gruppo dopo la sfida vinta per 1-0 al “Bonolis”. Il laterale sinistro, al pari di Cucinotta e Bucolo, era stato compagno di squadra dello sfortunato calciatore a Milazzo nel 2010-11. Il ritratto che ne traccia è particolarmente toccante. “Non ci sono davvero parole per commentare quanto accaduto. Quando l’ho saputo mi è crollato il mondo addosso. Non ho chiuso occhio questa notte, non si può morire così a ventitré anni” ha commentato Quintoni intervenendo nel corso di “Area Giallorossa” in onda su Radiostreet. “In queste ore ho ripensato soprattutto ai tanti momenti trascorsi con Marco. Un ragazzo d’oro – aggiunge il giocatore giallorosso – che aveva sempre il sorriso sulle labbra. E poi un professionista esemplare che dava il massimo sia in allenamento che in partita. A Milazzo disputammo un grandissimo torneo in Seconda Divisione, centrando un’incredibile qualificazione ai playoff. Marco mi rimarrà sempre nel cuore. Che possa riposare in pace”.

Una mischia in area

Una mischia in area (foto Vincenzo Ranalli)

Duro, quasi impossibile, con questo stato d’animo, analizzare la trasferta di Teramo. Un’altra grande prestazione di un Messina inarrestabile anche con in formazione sei undicesimi nuovi rispetto alla gara contro il Sorrento. “Sono cambiati gli interpreti, ma il risultato è rimasto quello, lo si è visto anche a Teramo. In questa squadra non esistono secondo linee, perché abbiamo assimilato al meglio gli schemi del mister. Nessuno, alla fine del girone d’andata, avrebbe immaginato un simile cammino. Abbiamo disputato un girone di ritorno superlativo”.

Quintoni era assente dall’undici titolare dal confronto di Martina Franca. ultimo appuntamento del 2013. Un’eternità, ma il suo comportamento è rimasto sempre esemplare. “Ho sempre dimostrato di essere un professionista serio, nonostante con Grassadonia abbia trovato poco spazio. Dopo la brutta prova di Martina Franca la squadra ha intrapreso la strada giusta e l’allenatore ha operato evidentemente altre scelte che rispetto. Penso, comunque, di aver fatto sempre la mia parte quando sono stato impiegato, fornendo degli assist importanti ai compagni. Mi impegno sempre come se dovessi scendere in campo ogni domenica”.

Il primo posto, che sembrava pura utopia sino a qualche mese fa, è divenuto un obiettivo perseguibile, in caso di successo sul Martina e contemporanea sconfitta della Casertana sul campo del Tuttocuoio. “Siamo in uno stato di forma eccezionale ed il morale è alle stelle. Adesso pensiamo anche al primo posto. Dunque vogliamo battere il Martina per poi guardare il risultato della Casertana. Sarà dura perché i pugliesi sono in lotta per i playout e siamo consapevoli che nessuno ci regalerà nulla. I tifosi ? Ci aspettiamo una grande cornice di pubblico al San Filippo come accaduto contro il Sorrento. Possiamo centrare insieme ai nostri sostenitori un traguardo incredibile”.

Tutti sotto la curva a fine gara

I giocatori sotto la curva a fine gara (foto Vincenzo Ranalli)

Sui dubbi legati alla permanenza di Grassadonia e Ferreira spiega: “Non sono io a dover rispondere su questi temi. Il mister dice di voler restare e la società è della stessa idea. Non è facile trovare un allenatore di questo calibro e spero possa rimanere a Messina anche nella prossima stagione. Ferreira aveva mostrato le sue doti anche nel passato torneo, pur non giocando tantissimo. E’ un elemento duttile, capace di calciare con entrambi i piedi. Nella nuova posizione che gli aveva già disegnato Catalano trova ancora più facilmente la porta e può esprimere al meglio le sue incredibili qualità, andando sovente al tiro. Sono contento di aver vinto due campionato con Pedro. Ha tante richieste sul mercato e quando si registra l’interessamento di club di Serie A è dura resistere, ma spero che anche lui possa restare qui”.

Quale sarà, invece, il futuro di Quintoni ? “Da messinese è stata una soddisfazione doppia aver centrato un’altra promozione con questa maglia. Sarei contento di rimanere anche nella prossima stagione. Bisognerà comunque confrontarsi con la società”.

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