Il Bari è già in fuga, la Palmese resta imbattuta. Orgoglio Castrovillari

La Palmese rimonta il Troina in 4 e resta imbattuta dopo otto turni (ph 105 group)La Palmese festeggia (ph 105 group)

Liberi tutti, all’ottavo turno della Serie D. Le difese saltano praticamente dappertutto ed i pareggi non servono neanche a galleggiare. E se il fattore campo costella di frane l’intera classifica, è soltanto il Bari a superare l’esame trasferta nelle condizioni più dure, aprendo ad Acireale la prima fuga della stagione. Regge la Palmese, tutta cuore ed invincibilità: in zona play-off è insomma il momento di mischiare le carte.

Acireale

L’Acireale regge per un tempo. Poi il Bari passa in 9 uomini (foto Nino La Macchia)

Nella tempesta, quindi, la capolista scivola ancora più veloce. Tempra e dominio totale sugli spalti, per l’Acireale, servono infatti a reggere per appena un tempo, nel d-day della formazione di Cornacchini. In vantaggio già al 13′, nel replay che Demiro Pozzebon offre a sette giorni di distanza, i galletti sarebbero già in pace con la classifica per l’ingorgo di pari che si delinea già in alta classifica. I granata, alla mezz’ora, colpiscono con Leotta per l’1-1, ma senza scalfire le certezze dei pugliesi.

La fiammata biancorossa, nella ripresa, non tarda a divampare: vicinissimi al vantaggio, in più occasioni, gli ospiti si esaltano col solito segno del destino. Simeri, entrato da pochi istanti, si prende la scena al 62′ e finalizza un contropiede, portando il Bari sul virtuale +5. L’arbitro censura Pozzebon e Mattera, sventolando il rosso in entrambe le occasioni. Cornacchini cambia, la capolista è viva ed al 76′ infila con Langella il punto del tris, punendo gli etnei su un altro ribaltamento di fronte. Madonia calcia altissimo un calcio di rigore, sui titoli di coda: è il segnale che l’Acireale punta già all’operazione Turris, pur inchiodato a 10 punti, pericolosamente affondato nei pressi della zona play-out.

Pari a reti bianche per la Nocerina, che resta comunque aggrappata al secondo posto (foto Eduardo Fiumara – ForzaNocerina)

Intanto, è black-out tra le inseguitrici. Nocerina Locri non sciolgono nessuna il nodo dello 0-0, davanti avversarie che scalpitano e cedono terreno a chi prende fiato in casa. Ma di certo vanno meglio i molossi, che dividono il bottino con un Portici in crescita e, fuori dal San Francesco, limitano i danni ad un turno dal risicato successo sull’Igea Virtus. Nel derby, la stessa formazione delle ultime uscite raccoglie il sesto risultato utile consecutivo. E sfiorando anche il colpaccio, in una match senza emozioni, l’undici di Viscido resta aggrappato al secondo posto, con un punto di vantaggio.

I calabresi si lasciano invece rubare i riflettori dall’ACR Messina, che segue ancora la politica dei piccoli passi ed incassa un punto senza far drammi (QUI la cronaca). Vede il bicchiere mezzo pieno mister Biagioni, che mette fine al trend di sconfitte e già recrimina, pur dal penultimo posto. Per il Locri è un passo indietro in classifica, con l’aggancio subito dal Gela.

"Vincenzo Presti"

Prima vittoria del Gela in casa. Il “Vincenzo Presti” resta deserto (foto Nino La Macchia)

I nisseni, stavolta, si prendono il terzo posto e smorzano le fatiche dell’avvio, con la collaborazione del Roccella. Gli jonici, che crollano verticalmente sul 5-1, salvano la faccia con la rendita dei 9 punti in classifica, sufficienti ad evitare sorpassi. Ed in appena mezz’ora gli uomini di Giampà sono sotto di due gol, a firma di Alma e Polito. La ripresa inizia con più equilibrio, ma intorno alla metà Dieme, ancora Alma e La Vardera riprendono il tiro al bersaglio. Faella alleggerisce il passivo. Pur ancor a porte chiuse, il Presti non è più un tabù per il suo club, al primo successo interno.

Il balzo maggiore resta quello dell’imbattibile Palmese, che affonda e risorge nel raggio di una sola gara. Ancora imbattuto, l’undici di Franceschini torna alla vittoria contro un Troina pugnace, che passa in vantaggio ma si scontra col cuore dei calabresi. E’ dunque un’illusione il lungo vantaggio dei rossoblù, aperto al 34′ dalla rete di Didiba. La Palmese dimostra ancora di amare i bracci di ferro e cova, per tutto il secondo tempo, una rimonta che scoppia in appena quattro minuti.

Palmese

Seconda vittoria della Palmese, che piomba in zona play-off

Così Ouattara, a 5′ dalla fine, rimette i conti in pari e l’imbattibilità al riparo. Colica, sulla scia dell’entusiasmo, firma il sorpasso e consegna ai suoi il secondo successo in stagione. Il Troina ripiomba in crisi. Continua il magic moment della Palmese: che sia vento favorevole, o stoicismo, 12 punti bastano a puntare le mani sulla zona play-off.

Stessa continuità la mantiene la Turris, che con l’aiuto del fattore campo riprende la scalata all’alta classifica. I corallini battono senza appello la Cittanovese e tengono il podio nel raggio di 3 punti. Il primo tempo è però di studio, coi giallorossi attendisti e sicuri di un posto a metà classifica. Guarracino, nella ripresa, rompe gli indugi e fa 1-0 prima che gli avversari possano essersi disposti in campo. Longo e Vacca, tra 25′ e 32′, arrotondano lo score e mantengono d’attualità le ambizioni dei campani.

Mattia Gallon firma il secondo successo del Castrovillari. Adesso i calabresi respirano

Un’ultima chiamata suonava invece per il Castrovillari, a rilento anche nella gestione Marra. In casa, contro la Sancataldese, i calabresi trovano lo spiraglio per tuffarsi a centro classifica. Ma la rete di Pandolfi, doccia fredda per i siciliani dopo appena 3′, non basta a piegare la gara. In appena dieci minuti Ficarrotta ristabilisce il pari, che dura per tutta la prima frazione. Serve insomma un colpo di genio di Mattia Gallon, dopo l’intervallo, per fissare il 2-1, che i padroni di casa difendono a denti stretti per sbucare fuori dalla bassa classifica. Per i verdeamaranto, a quota 11, è uno stop senza conseguenze.

Sul fondo, si scuote il Città di Messina. I peloritani conquistano la prima vittoria ed abbandonano l’ultimo posto in classifica, spegnendo le luci sul Rotonda (QUI la cronaca). Sconfitti per la settima volta di fila, i lucani tentano comunque di spezzare l’incubo, nel primo tempo. Al gol di Cangemi risponde dunque Valoti, spostando a centrocampo la sfida da in/out dei giallorossi. La ripresa non è senza fatica, per gli uomini di mister Furnari, che ricevono il giusto premio alla propria tenacia. Sul finire l’arbitro decreta appunto un calcio di rigore, che Cardia trasforma per sbloccare i suoi, con un balzo a quota 6.

Giacomo Tedesco

Primo punto per l’Igea Virtus con Giacomo Tedesco in panchina (foto Eduardo Fiumara – ForzaNocerina.it)

Resta alla deriva anche l’Igea Virtus, pur strappando un punto ad un deludente Marsala, impantanato nella parte destra della classifica. L’1-1, ristabilito da Akrapovic sul finire, non evita appunto il penultimo posto ai giallorossi. Il vantaggio azzurro siglato da Barraco poco prima dell’intervallo svanisce sì, ma i progressi mostrati dalla formazione del Longano, già nella trasferta di Nocera, servono soltanto ad interrompere lo score negativo.

L’occasione per un pronto riscatto la formazione di Chianetta l’avrà già al prossimo turno, ospitando il Locri. Il derby tra ACR Messina e Gela è più un momento verità, per le due meteore della prima parte di stagione. Sotto pressione c’è la Sancataldese, ostacolo più che complesso per la corsa della Palmese. Ma è il match tra Turris ed Acireale a poter lanciare segnali significativi all’alta classifica.

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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro