Palmeri: “Con la società abbiamo sempre creduto in questa RoccAcquedolcese”

RoccAcquedolceseUna formazione del RoccAcquedolcese (foto Calogero Librizzi)

Il netto successo in casa del Santa Croce fanalino di cosa ha confermato lo stato di grazia del RoccAcquedolcese, che ha ottenuto il quarto successo utile consecutivo. Un autentico magic moment, iniziato il 20 gennaio con il successo di misura contro la Messana, proseguito nel match casalingo con la Leonzio e nelle trasferte di Mazzarrone e, appunto, Santa Croce. Successi caratterizzati da una ritrovata solidità difensiva: gli ultimi gol sono stati subiti a Modica il 13 gennaio.

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Il tecnico del RoccAcquedolcese Francesco Palmeri

Un fattore non da poco per quello che è stato il vero cruccio della formazione di mister Francesco Palmeri, che “vanta” la seconda peggiore difesa del girone. Adesso però il vento è notevolmente cambiato e il RoccAcquedolcese per la prima volta in stagione si trova fuori dalla zona playout, obiettivo che sembrava irrealizzabile fino a Natale. Eppure quando la squadra sembrava destinata ad una stagione davvero difficile, mister Palmeri ci ha sempre creduto, non perdendo mai la fiducia nei suoi ragazzi.

“Sicuramente adesso stiamo bene sia mentalmente che fisicamente, di conseguenza anche i risultati sono migliorati perché tutti questi fattori sono collegati. Può sembrare facile dirlo adesso, ma chi mi è stato vicino anche nelle settimane più dure sa che io ho sempre avuto fiducia nelle potenzialità del gruppo. Abbiamo patito molto per via di tante squalifiche e soprattutto degli infortuni. Io però sapevo che il nostro momento sarebbe arrivato, perché già tra fine novembre e inizio dicembre avevo avuto sensazioni positive. Giocavamo più da squadra e certe situazioni venivano affrontate meglio. Naturalmente chi si ferma soltanto al risultato non lo vede, ma sia io che la società già da tempo avevamo buone sensazioni”.

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Mazzeo del RoccAcquedolcese schierato titolare

La società non ha mai fatto la mancare la propria fiducia in Palmeri, anche in presenza di risultati negativi: “Purtroppo tutti gli allenatori sono legati al campo. Con la società ho un confronto continuo ma avvertire la fiducia nei miei riguardi oltre a fare piacere è stato positivo. Di solito l’allenatore è sempre il primo a pagare, anche per cercare di togliere alibi ai giocatori. La società non aveva individuato in me il responsabile di quella situazione e si è stretta al mio fianco ed è stato determinante, il resto lo ha fatto la squadra. Non ho mai avuto l’impressione che il gruppo mi fosse scivolato dalle mani, c’era soltanto da venire a capo di una situazione complicata e ci siamo riusciti. Adesso non dobbiamo fermarci, perché il difficile viene proprio ora”.

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Indriolo del RoccAcquedolcese in campo nel finale

Sabato al “Latteri-Scaffidi” sarà ospite il Città di Gela, che si gioca le residue chances playoff: “La sconfitta interna con il Milazzo sarà stata una mazzata per loro, ma rimangono una formazione di tutto rispetto, tra le migliori del torneo subito dopo Enna e Paternò. È vero che attualmente i playoff non si giocherebbero e molto dipende dal Modica, se riuscirà a recuperare un po’ di terreno dal secondo posto, senza dimenticare che ci sono ancora molti scontri diretti da giocare e non è detta l’ultima parola. Loro hanno 32 punti, verranno ad Acquedolci per vincere e tornare nelle posizioni di classifica più congeniali al loro valore. Se non rientrano nel gruppo si precludono a prescindere la possibilità di giocare i playoff e finire il campionato in buona posizione”. 

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