Ortoleva: “Dedico la D a Paratore, Maiorana e Miracola. Aperti a nuovi soci”

Ortoleva e FerraraIl presidente del Sant'Agata Antonio Ortoleva con il tecnico Pasquale Ferrara

Un sogno diventato realtà. Il Città di Sant’Agata è ufficialmente in Serie D e il presidente Antonio Ortoleva può finalmente liberare tutta la sua gioia: “Sono stati dei momenti concitati, nei quali ci siamo fatti inevitabilmente prendere dall’ansia. La dirigenza ci ha messo quotidianamente impegno, perseveranza, tenacia e organizzazione, facendo dei sacrifici economici e logistici sempre ispirati da un credo che si chiama Città di Sant’Agata. Siamo fieri e orgogliosi di aver regalato questa grande gioia prima di tutto alla città e alla tifoseria e poi anche a noi stessi”.

Ortoleva e Paratore

Passaggio di testimone: Ortoleva rileva la presidenza da Paratore

Le dediche speciali di Ortoleva sono tre: “La prima va al presidente Bernando Paratore, che mi ha preceduto al comando di questo glorioso sodalizio. Dopo mi viene in mente l’altro ex presidente Francesco Maiorana che da traghettatore ha portato la squadra dalla Promozione all’Eccellenza. Non lo dobbiamo dimenticare. Un’altra dedica va al compianto Filippo Miracola, il cui impegno e la cui passione oggi vengono trasferite nel nostro progetto tramite suo figlio Salvatore. Chi non ha memoria non ha futuro e noi abbiamo memoria”.

Il futuro è in Serie D e ora occorrerà programmare da subito per essere all’altezza anche nella categoria superiore: “Abbiamo il supporto dell’Amministrazione Comunale, il sindaco Bruno Mancuso mi è stato vicino sin dal primo momento. Ricordo come se fosse ieri le parole con le quali mi convinse ad assumere il ruolo di presidente dicendomi che avremmo dovuto servire la città come fosse un atto d’amore. Ringrazio anche gli sponsor che sono stati tanti e hanno voluto investire per la nostra progettualità. Oggi si festeggia, da domani ci siederemo attorno ad un tavolo e faremo un appello alle forze imprenditoriali perché siamo pronti anche ad ampliare anche la dirigenza. Il progetto non è solo nostro ma dell’intera città”.

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