Novelli: “Perso senza subire un tiro in porta. Dovevamo finalizzare le occasioni”

Raffaele NovelliRaffaele Novelli ha riportato l'Acr Messina in C

La prima sconfitta del campionato ha per l’Acr Messina un sapore particolarmente amaro. Nella stracittadina è stato l’Fc a esultare grazie al rigore di Caballero.

Caballero

Il rigore decisivo trasformato da Caballero

Il tecnico Raffaele Novelli può recriminare per le occasioni sprecate dai suoi e analizza così una prestazione che lo lascia comunque tranquillo per il futuro: “La squadra ha proposto calcio dall’inizio alla fine ed ha osato, giocando con ritmo e intensità. Abbiamo perso la partita senza subire un tiro in porta. Dobbiamo finalizzare le occasioni, ma la squadra è cresciuta dopo la gara con l’Acireale. Molte volte nei derby non si è lucidi e si gioca d’istinto, noi abbiamo trovato le giocate che facciamo di solito, poi nel calcio ha ragione sempre chi vince e chi fa gol. C’è del rammarico se penso ai tre punti, ma un tecnico guarda le partite sotto un altro aspetto. Ero più preoccupato dopo Cittanova, oggi questa prova ci dà maggiore determinazione, significa che siamo sulla strada giusta. Dalle sconfitte, se si analizzano nel modo giusto, si creano le vittorie”.

Marone e Arcidiacono

Marone in acrobazia anticipa Arcidiacono

L’assenza in mezzo al campo di Aliperta per squalifica può aver pesato, ma Novelli non cerca troppi alibi: “Alleno un gruppo di venticinque calciatori, non c’era lui ma ci sono gli altri che sanno cosa fare in campo. La squadra, anche senza Domenico, ha creato. In alcune situazioni con lui ci sarebbero state letture diverse, però se il nostro portiere non ha fatto una parata e non è mai stato impegnato, tranne che sul rigore, vuol dire che non abbiamo subito niente”.

Può incidere questo ko sul morale della squadra? “Dobbiamo pensare giorno per giorno e lavorare in un certo modo, migliorandoci noi migliora anche la classifica. Molte volte si può guardare su ma non ci sono delle fondamenta stabili, perché servono la mentalità, un senso di appartenenza e l’allenarsi con continuità. Mi piace giocare un calcio con idee, ma rispetto chi lo fa in modo diverso. Alla squadra posso dire soltanto che non abbiamo sfruttato le tante occasioni avute. Non conosco le chiacchiere, ma il lavoro sul campo per sopperire a queste difficoltà che stiamo avendo”.

Autori

+ posts