Il Messina fa visita al Picerno, unica formazione imbattuta del girone, capace di rifilare cinque gol al Crotone, quattro all’Avellino e tre al Trapani in trasferta. Un test durissimo anche per una formazione in palla, che ha fatto bene nel turno infrasettimanale al “Francioni”.
Il tecnico Giacomo Modica è consapevole che servono prestazioni e maggiore cinismo sotto porta: “Non è soltanto Latina la base di partenza. Dobbiamo dare continuità ed essere bravi a pensare al nostro modo di interpretare la gara di Picerno e il resto del campionato. Dobbiamo essere sbarazzini al punto giusto, avendo la consapevolezza di potere dare fastidio anche alle grandi squadre”.
La nota stonata è l’infortunio di Salvo, che potrebbe essere costretto ad un lungo stop: “Mi dispiace per Giuseppe, che era in grande crescita. È un ragazzo su cui abbiamo puntato fortemente, che ci stava dando soddisfazioni. Lo aveva già dimostrato l’anno scorso. È una grande perdita ma abbiamo la necessità di aspettarlo. Nel frattempo gli manifestiamo tutto il nostro affetto, calore e amore, in attesa di un suo ritorno”.
Di fronte la formazione più in forma del girone: “Il Picerno senza dubbio sulla base dei numeri e dei risultati che ha conseguito fino ad adesso è la squadra che ha espresso maggiore qualità e continuità, anche grazie al mercato e ai quindici riconfermati rispetto al passato torneo. Hanno anche avuto la possibilità di rinforzarsi attraverso la cessione di Murano, la loro punta di diamante, al Foggia. Possono recitare un ruolo importante, Tomei sta facendo un grandissimo lavoro, si sentirà parlare di questo allenatore”.
I valori iniziano a delinearsi: “In questo momento ci sono alcune squadre davanti ma credo che alla lunga Avellino e Foggia risaliranno. Il Benevento sta dimostrando la sua forza, il Trapani sta incominciando a risalire la china. Sono le formazioni che sono state allestite per fare qualcosa di diverso. Sono felice di quello che noi stiamo facendo, a prescindere dai risultati, che non sono veritieri. Abbiamo perso punti importanti, meritavamo qualcosa in più”.