Messina-Cosenza, tre 0-0 consecutivi. Dominio dei giallorossi nei precedenti

Una mischia in area del Cosenza

Messina-Cosenza, atto numero 34. Domenica al “San Filippo” torna l’appuntamento con una grande classica. Il bilancio complessivo degli incontri tra le due squadre è di ventidue vittorie dei giallorossi, dieci pareggi ed un successo ospite, nel lontanissimo 1949, con il 2-4 determinato dalle reti di Polacchi, Zaro (2) e Begnini e gli inutili centri di Spadavecchia e Pietta. Una prevalenza schiacciante. Il primo precedente è del 1930-31: 3-0 in favore del Messina. Il 4-0 del campionato di C 1938-39 costituisce, invece, l’affermazione più larga conseguita dai peloritani. Nel 1977-78, in Serie D, finì 1-0 per effetto del centro di Campagna al 70’. Seguì un tris di successi giallorossi in C2: 2-0 (Giobbio e Cau) nel 1978-79, 1-0 (Cau) nel 1979-80 e 2-1 nel 1981-82, match giocato a Catania e vinto con le segnature di Alivernini e Lenoci (nel mezzo Della Volpe). Pari (1-1) all’ultima giornata nel 1983-84, con gol di Del Rosso e Frigerio. Poi l’1-0 firmato Diodicibus nel 1984-85. La vittoria più dolce è, però, il 3-2 del 25 maggio 1986, con Napoli, Rossi e Catalano autori delle reti che consentirono alla squadra di Scoglio di battere il Cosenza, in un gremito “Celeste”, assicurandosi la matematica promozione in Serie B.

Ingresso di Messina e Cosenza

L’ingresso in campo di Messina e Cosenza

Gli incroci continuano tra i “cadetti”. Firme d’autore nell’1-1 dell’88-89: botta e risposta, nella ripresa, tra Schillaci (70’) e Padovano (83’). Salvezza sofferta per entrambe nel 1989-90. Il match disputato in riva allo Stretto venne deciso per i padroni di casa da un rigore trasformato da Modica all’82’. Nella stagione seguente divertente 2-2. Breda portò in vantaggio il Messina al 34’, ma dopo le reti di Aimo (34’) e Galeano (86’), fu De Trizio (88’) a regalare ai suoi il pari. Nel 1991-92 il Cosenza chiuse a ridosso della zona promozione, mentre il Messina non riuscì ad evitare la retrocessione in C1. Al “Celeste”, però, il confronto diretto vide sorridere i giallorossi, a segno due volte con Sacchetti (25’ e 84’ rigore).

Godeas ai tempi del Messina

Godeas ai tempi del Messina

Break lungo quasi dieci anni e nuova sfida nel 2001-02, con vittoria dei peloritani per 3-1. La squadra allenata da Arrigoni si impose grazie ad una tripletta di Godeas (73’ su rigore, 77’ e 88’), con l’ariete di Cormons scatenatosi dopo l’iniziale vantaggio ospite siglato da Mendil (58’). Il 10 maggio 2003 la compagine affidata a Bruno Bolchi, dopo l’esonero di Francesco Oddo, a caccia della salvezza nel campionato di B, colse tre punti fondamentali. Decisivo Carmine Coppola, con una prodezza d’autore: al 15’, su un calcio d’angolo battuto dalla sinistra, la difesa calabrese libera l’area, sul pallone si scaglia il centrocampista di Pollena Trocchia che inventa una strepitosa conclusione al volo, dai venti metri, che non lascia scampo a Srnicek. Si deve attendere quindi il torneo di D 2011-12. Grande protagonista tra i padroni di casa fu il difensore Occhipinti, nelle vesti insolite di goleador. In apertura di gara il giocatore di Scicli risultò il più lesto di tutti a ribattere in rete di testa un pallone respinto dal palo sugli sviluppi di una punizione calciata da Criaco. A metà ripresa il momentaneo pari di Varriale, abile a sorprendere su calcio piazzato il portiere avversario. Il definitivo 2-1, ancora ad opera di Occhipinti a otto minuti dal termine, con il difensore che in due tempi batte Ramunno, siglando la sua prima doppietta personale della carriera. E’ questa la più recente affermazione del Messina a spese dei calabresi.

Berardi para il rigore a Calderini

Berardi para il rigore calciato da Calderini

Nel match clou del campionato di Serie D, disputato il 21 aprile 2013, grazie allo 0-0 rimediato nello scontro diretto i giallorossi festeggiarono di fatto la virtuale promozione con due turni d’anticipo, costringendo i silani, secondi, a ricorrere alla chance offerta in estate dal ripescaggio per agguantare il professionismo. Altro pari  a reti bianche e con poche emozioni il 3 novembre 2013 e nuovo salto di serie (dalla Seconda Divisione alla Lega Pro unica) per entrambe a fine stagione. Terzo 0-0 consecutivo, infine, lo scorso 21 marzo. Berardi in copertina per il rigore parato a a Calderini, proprio in avvio della sfida, filata poi via senza grossi sussulti. Questa volta l’estremo difensore scuola Lazio non ci sarà a causa della squalifica.

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