Marra, terza volta al “San Filippo”. Aversa strapazzata nell’unico precedente

Sasà MarraSasà Marra saluta i suoi vecchi sostenitori messinesi al termine della sfida tra ACR ed Aversa Normanna

A Messina ha vissuto gli anni più intensi della sua carriera da calciatore, pilastro della squadra che tra il 1998 ed il 2002, sotto la gestione Aliotta, compì la scalata dalla C2 alla B. Centrocampista inesauribile, con oltre 100 presenze all’attivo, lasciato lo Stretto per trasferirsi ad Avellino fu decisivo per la promozione tra i cadetti conquistata dai lupi, siglando contro il Crotone la rete valsa il salto da categoria. Non affrontò mai da avversario i giallorossi, ma l’avventura da tecnico, per un curioso scherzo del destino, è invece iniziata proprio al “San Filippo” nel 2009, quando assunse la guida dell’Avellino. Quella gara, valida per il torneo di Serie D, finì 1-1, con un rigore per parte e le marcature di Romano e Magliocco. Tuttavia l’esperienza con gli irpini non andò per Marra come sperato.

Sasà Marra, tecnico dell'Aversa Normanna, ai nostri microfoni

Sasà Marra, tecnico dell’Aversa Normanna, ai nostri microfoni

Incrociò quindi il Messina anche sulla panchina della Nissa, venendo sconfitto in trasferta per 1-0 (gol di Occhipinti) nella giornata inaugurale del 2011-12, ma conquistando, con identico punteggio, il passaggio del turno in Coppa Italia al “Tomaselli”. Il 6 gennaio 2013, approdato ad Acireale, in un altro club alla prese con seri problemi societari, l’ex centrocampista giallorosso fu battuto di misura, per effetto del gol di Chiaria, da un Messina lanciato nel testa a testa con il Cosenza che si sarebbe concluso con la promozione degli uomini di Catalano. Nella scorsa stagione, allenando l’Arzanese, riuscì ad imporsi a Frattamaggiore grazie ad un centro su punizione di Giannusa (giocatore che ha appena riabbracciato ad Aversa), sfiorando con un grande rimonta, vanificata soltanto dal ko ai playout con il Tuttocuoio, una salvezza che avrebbe avuto davvero del miracoloso. Salvatore Marra, per tutti Sasà, è ora chiamato ad un’altra missione impossibile con l’Aversa Normanna, ultima in classifica in Lega Pro ed unica squadra tra i professionisti a non aver ancora vinto. Dopo un pareggio e due sconfitte nelle prime tre uscite, da quando ha rilevato Novelli in panchina, la gara di Messina rappresenta già un crocevia fondamentale. Un altro ex, Nello Di Costanzo, a febbraio venne strapazzato 4-0, in quello che è l’unico confronto tra le due compagini in riva allo Stretto. Di Bucolo al 35′, con una precisa conclusione dalla distanza e nella ripresa di Corona al 14′, Ferreira al 24′ e Buongiorno al 47′ le reti che propiziarono il poker.

ll gol di Bucolo all'Aversa Normanna

Il gran gol di Bucolo all’Aversa Normanna

L’ultimo precedente: MESSINA-AVERSA NORMANNA 4-0 del 9 febbraio 2014
Marcatori: al 35′ pt Bucolo (M), al 14′ st Corona (M), al 24′ st Ferreira (M), al 47′ st Buongiorno (M).
Messina: Lagomarsini, Guerriera, Silvestri, Bucolo, D’Aiello, Pepe, Bernardo (dal 31′ st Pagliaroli), Maiorano, Corona (dal 20′ st Buongiorno), Costa Ferreira (dal 34′ st Franco), Squillace. A disposizione: Iuliano, Ignoffo, Cucinotta, Quintoni. Allenatore: Grassadonia.
SF Aversa Normanna: D’Agostino, Balzano, Esposito (37′ st Djibo), Gatto, Porcaro, Nocerino, Jogan (dal 20′ st Vicentin), Prevete, Orlando, Comini (dal 20′ st Villanova), Suarino. A disposizione: Russo, Gennari, De Rosa, D’Ursi. Allenatore: Di Costanzo.
Arbitro: Luigi Rossi di Rovigo. Assistenti: Agostino Maiorano di Rossano e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
Ammoniti: al 33′ pt Gatto (AN), al 12′ st Esposito (AN), al 33′ st Silvestri (M).

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